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1,7 milioni di casi nel mondo.

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I casi confermati di coronavirus in tutto il mondo sono 1.698.416. Sono i dati forniti dalla Johns Hopkins University, secondo la quale solo negli Stati Uniti si contano 501.560 contagi. Secondo i calcoli fatti dall’università americana, i decessi sono 102.764 mentre i guariti sono oltre 370mila.

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cms_17029/5.jpgSono 19468 i morti in Italia nella crisi coronavirus. Rispetto a ieri, sono stati registrati altri 619 decessi, come rende noto la Protezione Civile. I guariti totali sono 32534, con un incremento di oltre 2000 unità nelle ultime 24 ore. I casi attualmente positivi, nel complesso, sono 100269. In isolamento domiciliare 68744 persone, i ricoverati con sintomi sono 28144. In terapia intensiva 3381 pazienti, oltre 100 in meno rispetto a ieri.

“Abbiamo regioni più colpite di altre, i dati ci inducono a dire che non si deve abbassare la guardia. Non abbiamo sconfitto il virus, servono comportamenti responsabili. Credo che anche in Lombardia siamo sulla strada giusta per contenere la diffusione”, dice il capo dipartimento Angelo Borrelli, che nel punto stampa sottolinea l’esecuzione di quasi 1 milione di tamponi (963473) in tutto il territorio nazionale.

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cms_17029/arcuri.jpg“Voglio cominciare rivolgendo un appello ancora più accorato: per Pasqua e Pasquetta non fate sciocchezze, usate il vostro senso di responsabilità, il virus non è sconfitto”. Lo ha detto il commissario Domenico Arcuri nel punto stampa nella sede del Dipartimento di Protezione civile. “Siamo sulla buona strada ma non siamo ancora alla fine del tunnel anzi la fine è ancora lontana, continuate a essere responsabili -ha aggiunto-. Negli ultimi quattro giorni abbiamo perso 3.226 uomini e donne per il virus, un numero di nostri concittadini che è 7 volte superiore al numero delle vittime che fece il terremoto dell’Aquila’’.

“Noi ci metteremo definitivamente alle spalle questa drammatica emergenza solo quando verrà scoperto un vaccino. Fino ad allora siamo noi che dobbiamo dare una mano a noi stessi. Non possiamo e non dobbiamo sbagliare i tempi di uscita dalla fase 1. Se fosse sbagliato il momento di definire una sia pure graduale uscita avremmo corso il rischio che il contagio si ripresenti con la forza e la massa che siamo finora riusciti a contenere e produrrebbe danni pesanti”, ha detto Arcuri. “Dobbiamo continuare a lavorare tutti per evitare che i contagi riesplodano”, ha sottolineato. “Noi stiamo lavorando per prepararci alla cosiddetta fase 2, per quando essa arriverà. Il commissario straordinario e i suoi uffici e la Protezione civile continueranno ad essere i bracci operativi di questa fase e dovranno contribuire a conseguire obiettivi”, ha detto ancora.

“Avevamo l’obiettivo di raddoppiare i posti letto di terapia sub intensiva o come è meglio dire i posti letto delle malattie infettive e pneumologiche. Erano 6.525 all’inizio della crisi, oggi sono 35.903, non li abbiamo raddoppiati, li abbiamo incrementati di sei volte”, ha spiegato.

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“Il vaccino contro Covid-19 sta percorrendo tempi record, credo si possa essere fiduciosi di ottenere qualcosa in tempi probabilmente rapidi e questo ci conforta”. Lo ha detto Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip) e componente del comitato tecnico-scientifico, in conferenza stampa alla Protezione civile a Roma. “Normalmente – ha ricordato – occorrono almeno due anni per mettere a punto un vaccino, in questa occasione i tempi non saranno sicuramente quelli”.

Villani ha voluto cogliere anche “l’occasione per ribadire alcune cose. La prima è che il percorso vaccinale di ogni bambino può e deve essere continuato. Direi a maggior ragione in questo periodo”. “L’altro punto è: prepariamoci per l’autunno. E’ importante che tutti coloro che si devono vaccinare per l’influenza lo facciano – ha sottolineato – Il ministero sta preparando l’apposita circolare. Per i bambini, ricordiamocene. Perché mai come questo autunno sarà importante vaccinarsi, è una garanzia per tutti e va fatto”, ha concluso Villani aggiungendo anche che negli ospedali resta garantita anche nell’emergenza la continuità dei percorsi per i bambini malati cronici.

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Data:

12 Aprile 2020