(Adnkronos) – ”La grande illusione e tracotanza israeliana” alla vigilia del 7 ottobre è stata ”aver sottovalutato le intenzioni del nemico con cui trattava sottobanco con la mediazione del Qatar, dell’Onu, degli Stati Uniti, dell’Egitto”. Perché ”l’assunto base degli israeliani è che Hamas fosse un attore razionale che era interessato al benessere della popolazione, senza capire che invece l’ideologia di Hamas non prevede la presenza ebraica nemmeno nella zona della linea verde”. Lo ha spiegato all’Adnkronos la politologa Sharon Nizza che presenterà il suo libro ‘7 Ottobre 2023. Israele, il giorno più lungo’ edito da La Repubblica, alle 18 e 30 presso lo Spazio Mastai al palazzo dell’Informazione. Secondo Nizza, ”gli Accordi di Abramo, che altro non sono che un modo per testare la disponibilità saudita a fare un accordo con Israele, stanno reggendo” nonostante la guerra nella Striscia di Gaza. E ”le critiche che provengono dai Paesi arabi moderati non sono altro che critiche di facciata” perché ”il Medioriente è un luogo dove le cose avvengono sempre sottobanco”. ”I social media si sono fatti cassa di risonanza” di un ”antisemitismo che è un fenomeno in crescita” e che viene ”veicolato in maniera più forte e veloce in un’epoca dove tutto è binario e manicheo e c’è la difficoltà a entrare in profondità”, le parole di Nizza. La politologa, che da dieci anni vive in Israele e che ricorda di aver vissuto sulla sua pelle ”le accuse e le argomentazioni durante la seconda intifada quando vivevo a Milano”, afferma che ”è molto difficile combattere questo fenomeno e manca l’attenzione per farlo”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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