Traduci

75esima EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO – only women’s fashion – 3 serata – Le pagelle

La terza serata del Festival di Sanremo ha messo a dura prova la mia resistenza con ben tre co-conduttrici e una bulimia fashion che non ha portato nulla di buono. Non era mai successo che sul palco dell’Ariston ci fossero ben tre donne e un viavai di outfit affollatissimo come quello della terza serata. A darmi energia ci hanno pensato i mitici Duran Duran che dopo quarant’anni sono tornati a Sanremo ed è stata subito operazione nostalgia.

Quando si dice che l’abito non fa il monaco e mai parole furono tanto sbagliate! Basta guardare Miriam Leone per convincersi che non è così. Un abito può distruggere una bellezza autentica come quella dell’ex Miss Italia in un battito di ciglia. L’abito in velluto nero dal corpetto strapless con maxi perle decorative (non bastava il velluto, ci hanno messo pure le maxi perle per allargare la silhouette) ha un che di stantio (Rita Hayworth era più avanti) che riesce a non essere donante nemmeno addosso ad una Miss. Il colore nero su una persona con stagione cromatica spring valorizzata da colori caldi è un colpo al cuore, ma come se non bastasse ci aggiungiamo la latitanza del trucco e parrucco ed ecco servito il disastro fashion. Voto 3

La missione delle stylist di questo Sanremo sembra essere quella di allargare la silhouette delle donne e l’abito di Clara raggiunge lo scopo, non come quello della Leone, ma l’impegno c’è stato. L’abito abat jour con fianchi strutturati e profondo spacco centrale (mai elegante) è un altro disastro fashion. Le décolleté non si possono guardare sotto un abito elegante, la non acconciatura è stata copiata dalla Leone, ma almeno abbiamo avuto uno sfozo per quanto riguarda il make up. Voto 4

Anche l’abito di Elettra Lamborghini ha un gusto old style, ma almeno ha il pregio di essere donante per la sua silhouette, molto bello lo scollo quadrato impreziosito da decorazioni di micro perline. Il colore candido è donante per il suo sottotono e il trucco e parrucco appaiono più studiati. Voto 7

Katia Follesa riporta il velluto nero sul palco dell’Ariston con un abito dallo scollo a cuore, modello sirena e profondo spacco laterale con decori di cristalli che attraversano corpetto e spacco. Un outfit senza infamia e senza lode. Voto 5

Se nella prima serata l’outfit di Sarah Toscano era fuori contesto, ma cool, nella terza serata non solo è fuori contesto, ma ha perso la coolness. La mini jumpsuit con profili a contrasto non ha l’allure del mini dress della prima serata e i collant stampati, se pur Pucci, sono un pugno nell’occhio. Voto 3

Al contrario, Joan Thiele reste fedele sia alla coolness che al fuori contesto della prima serata. Il lungo mantello in velluto nero sopra la mini giacca profilata con catena dorata e culotte in tweed dell’iconica maison doppia CC sembra un outfit uscito da un magazine di settore. Inadatto al palco dell’Ariston, ma un outfit fresco e studiato nei minimi particolari come le décolleté in raso e cinturino alla caviglia, il make up, l’acconciatura e il maxi fiocco di raso a decorare una lunga treccia. Voto 9 per l’outfit Voto 3 per il dress code

Anche Noemi perde la magia della prima serata indossando un abito in taffettà di seta troppo rigido, con troppi orpelli che prendono sembianze di ruches e volant che decorano busto, fianchi ed orlo. Il color blu notte (nuance fredda) non ha aiutato un sottotono valorizzato da nuance calde e l’acconciatura non è riuscita nell’intento retrò acquistando quell’allure “dell’appena uscita dalla doccia”. Voto 5

Dopo aver visto l’abito di Noemi la co-conduttrice Miriam Leone non ha voluto essere da meno presentandosi sul palco dell’Ariston con un abito bomboniera. La scenografica gonna composta da due maxi balze le hanno impediscono di scendere le scale e ha fatto impallidire quelli indossati da Antonella Clerici in passato su quel palco. Rispetto a Noemi abbiamo una nuance calda di rosso perfetta per lei che con Noemi ha in comune la stagione cromatica: spring. Voto 3

Il secondo abito di Elettra Lamborghini continua nel solco dell’old style, ma con un fitting pazzesco. Il corpetto con scollo a cuore interamente tempestato di cristalli è decisamente scenografico e Il black and white è un binomio timeless come la sovra gonna che diventa una lunga coda che fa subito vecchia Hollywood. Voto 7

Gli outfit dei Coma Cosa gridano ancora: “ridateci il barocco di Alessandro Michele!” e per gli amanti del genere saranno sicuramente apprezzati. L’ispirazione arriva dagli anni ’30 con un minidress di frange e perline giallo burro e calze rosse ricamate. Io continuo a sostenere che loro pensano a Carnevale più che a Sanremo. Voto 3

Il secondo abito di Katia Follesa abbandona il mood old style per un mood più fresco e meno strutturato. Un abito plissé azzurro polvere che segna il punto vita senza apparire artificiale o costrittivo, ma con uno scollo poco donante a chi ha un seno generoso come lei (doveva essere più profondo per donare verticalità), anche se l’effetto wow stenta ad arrivare. Voto 6

Al terzo cambio d’abito di Elettra Lamborghini è apparso chiaro che sul palco dell’Ariston si aveva voglia di carnevale. Una sorta di sposa avantgarde a cui ogni commento è superfluo. Voto 0

La bulimia fashion della terza serata ha prodotto l’ennesimo cambio d’abito della Follesa (ma non sarebbe stato meglio pochi abiti, ma belli per tutte le co-conduttrici?) è sulla falsa riga di quello plissé, ma senza il plissé. Resta la struttura scivolata dell’abito, le maniche lunghe fermate sul polso da un nastrino, ma non lo scollo a V, anzi sale sino a trasformarsi in dolcevita e questo non fa che peggiorare la verticalità del busto. Voto 5

Il nuovo abito di Miriam Leone è arrivato sul palco dell’Ariston sotto mentite spoglie: non basta indossare una stola per trasformare un abito da cocktail in un abito da sera. Detto questo l’abito con ampia gonna a ruota e scollo all’americana color giallo burro (nuance must have della prossima stagione) le dona moltissimo e le fa acquistare un’allure di sofisticata bellezza. Il collier oro si sposa perfettamente all’abito, sia per forma che per colore, ma anche l’acconciatura è apparsa più curata ed in sintonia con il mood dell’outfit. Voto 9 per l’outfit Voto 3 per il dress code

La cantante Gaia continua ad indossare long dress “sbrindellati” e non donanti (assume posizioni strane sul busto e difetta sui fianchi). L’unica variazione sul tema è stato solo il colore: si è passato dal nude della prima serata all’argento della terza serata. Voto 3

Autore:

Data:

14 Febbraio 2025