Traduci

A TAVOLA CON L’ECO DEI VALORI DELLE OLIMPIADI

Come ogni anno l’avvicinarsi del ferragosto ci mette davanti ad una scelta da operare nel migliore dei modi, quella del menù che dovrà soddisfare le nostre aspettative per il pranzo estivo. Quest’anno però la musica sembra diversa perché da pochi giorni sono terminate le Olimpiadi in Francia che, magicamente, ci hanno ricordato di essere una grande nazione che, grazie ai suoi atleti, ha conquistato senz’altro medaglie importanti, ma soprattutto, ha trasformato il grande palco delle Olimpiadi in una unica sequela di emozioni, uniche, inimitabili, eccelse. E’ stato emozionante assistere agli abbracci degli atleti a fine gara, alle lacrime di gioia e di dolore, ed è stato altrettanto emozionante sentire i commenti degli atleti vincenti o perdenti tutti unanimi nel complimentarsi a vicenda, con espressioni di profonda gioia. Possiamo dire che abbiamo assistito a delle Olimpiadi che avevano un unico denominatore: l’unione dei popoli tramite lo sport. Direte cosa c’entra con il menù di ferragosto?

Bene… il pranzo del ferragosto riporta in un qualche modo i valori che le Olimpiadi ci hanno trasmesso, trasferendoli sulla nostra tavola, perché è un importante momento di convivialità, di condivisione, di gioia, di unione e, poco importa se non riusciamo ad ottenere una medaglia perché è il percorso per raggiungerla che è stato entusiasmante. Ecco allora che la scelta dei piatti con conseguente abbinamento dei vini, proprio a simboleggiare un gioco di squadra, diventa necessario.

Iniziamo con un sautè di cozze di facile preparazione a cui avviciniamo un vino di particolare eleganza, il Greco Bianco Calabrese. Con lo stesso vino portiamo in tavola un carpaccio di pesce spada, condito con un filo di olio EVO di ottima qualità. Proseguiamo con l’immancabile spaghetto alle vongole, che faremo mantecare in padella per qualche minuto con dell’acqua di cottura ed a cui avremo dato un po’ di forza tramite una lieve spolverata di peperoncino. Una spigola cotta al sale farà il suo esordio sulla nostra tavola in grande stile, ricordandoci con dignità le nostre origini marinare. Entrambe le pietanze potranno essere accompagnate da un calice di vino bianco del vitigno autoctono Grillo, abbastanza sapido e minerale, espressione di una Sicilia dal cuore caldo.

Come ben sapete non amo concludere i pasti con un dolce, pertanto in questo caso lascio a voi la scelta di come concludere nel migliore dei modi. Personalmente opterei per un Whisky Single Malt giapponese, che presenterà sentori di affumicatura che andranno a pareggiare i conti con un pasto all’insegna della territorialità conclamata, facendomi sentire cittadino del mondo per un giorno.

Amo lo sport per i valori che trasmette ed amo l’Italia per la capacità che ha di esprimersi in ogni situazione, sia che si tratti di sport oppure nella preparazione di un pranzo degno di olimpiade. In entrambi i casi alziamo in alto la nostra medaglia che verrà assegnata alla vittoria più importante, la passione per quello che si fa.

Buona degustazione.

Autore:

Data:

13 Agosto 2024