Allo stadio “Libero Liberati” di Terni (così intitolato in memoria del corridore ternano campione del mondo di motociclismo), il Bari, all’insegna della continuità, pareggia per 0-0 e conferma i progressi costanti mostrati nelle ultime gare. Un pareggio che sta stretto al Bari per le diverse occasioni da gol sprecate, ma che permette alla squadra biancorossa di avanzare, sia pure lentamente, in classifica. Era importante dare continuità di risultati per impreziosire i 3 punti conquistati con il Cesena nella gara precedente, ma non era facile, anche perché, il trittico di gare in sette giorni, ha imposto un turnover quasi obbligato a Stellone.
Ben sei calciatori nuovi rispetto alla formazione iniziale che aveva giocato contro il Cesena, con il centrocampo (Martinho, Basha, Romizi e Fedato) completamente rivoluzionato. Un avvicendamento che non ha risparmiato neppure il portiere Micai (beniamino dei tifosi biancorossi), sostituito dal ventiquattrenne uruguaiano Ichazo. Una scelta apparsa, ai più, eccessiva, ma convinta e responsabile da parte del tecnico che, alla vigilia, aveva dichiarato: “E’ un avvicendamento che alla lunga paga”. Ma i timori della vigilia sulla bontà di queste scelte, apparse forse eccessive, vengono spazzati via da un buon primo tempo dove sono proprio i galletti a creare gioco (a tratti con buona autorevolezza) e ad avere le due occasioni più nitide per passare in vantaggio. In entrambi i casi, Fedato spreca clamorosamente gli assist di De Luca e Martinho. Carbone allora, nella ripresa, risistema la squadra in campo. La Ternana sembra più compatta e ordinata e si avvicina più minacciosa verso l’area barese (ma senza mai pungere). A metà del secondo tempo, i rossoverdi si rendono pericolosi con l’unico tiro in porta (parato da Ichazo) ad opera del neo entrato Bacinovic. Il Bari, invece, fa fatica a ripartire con azioni veloci e ficcanti come aveva fatto nei primi quarantacinque minuti. Stellone, allora, corre ai ripari. Inserisce Furlan, Brienza e Castrovilli (al posto di Fedato, Martinho e De Luca) per dare freschezza, qualità e vivacità in avanti. Ma, nonostante i cambi, il Bari si sveglia solo nei minuti finali con Maniero. L’attaccante barese, però, non riesce a concretizzare altre due clamorose occasioni, sia per un po’ di imprecisione che per un po’ di sfortuna.
“E’ stata una partita sostanzialmente equilibrata – ha dichiarato Stellone ai microfoni di Radionorba al termine della gara – anche se noi abbiamo disputato una buona gara e avremmo meritato qualcosa in più… penso alle occasioni di Fedato e Maniero. C’è mancato qualcosina in più per portare a casa la vittoria e i ragazzi negli spogliatoi erano tristi. Però la squadra è stata ordinata, compatta e ha rischiato poco. Mi rende fiducioso la prestazione di quei giocatori che avevano giocato meno. Turnover? Avrei fatto le stesse scelte anche in caso di sconfitta”.
Un buon punto, quindi, ma anche qualche rimpianto. Si ha la sensazione, infatti, di aver incontrato una squadra non irresistibile ed inferiore al Bari sotto l’aspetto delle individualità e della qualità, una squadra che si poteva battere. Ma questo pareggio evidenzia, anche, la forza della squadra biancorossa lontano dal San Nicola. E’ imbattuta fuori casa (Perugia, Vicenza e Ternana) e non ha preso gol. Mostra una buona organizzazione in difesa e non rischia nulla. Dal Cittadella alla Ternana la squadra è cresciuta tanto e può ancora migliorare, ma ci vuole maggiore continuità e maggiore concretezza in avanti, dove si spreca ancora troppo e si segna solo con Maniero (ancora una buona gara per lui). A centrocampo, la coppia Fedele Valiani sembra, al momento, offrire maggiori garanzie rispetto a Basha e Romizi. Ma la panchina, alla lunga, sarà il valore aggiunto di questo Bari.