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A TU PER TU CON ATIPICA – Intervista

Classe 2001 Atipica nasce come cantautrice e polistrumentista, iniziando a scrivere le sue prime canzoni a 17 anni. Il suo stile fonde mondi sonori apparentemente distanti, unendo l’intensità del rap con la raffinatezza del jazz, creando un linguaggio musicale unico e personale.

Il suo nome artistico rappresenta la volontà di trasformare l’originalità e la particolarità in punti di forza, abbracciando la diversità come valore essenziale. La sua musica diventa così uno spazio di libera espressione, in cui sperimentazione e tradizione convivono in perfetto equilibrio.

Dopo essere apparsa nel progetto Empirìa Deluxe Edition del produttore 3D, il 2025 la vede debuttare con il suo primo singolo ufficiale.

  • Ci parli di “spacciami il cuore”, il tuo primo inedito? Come è nato?

Spacciami il cuore è nato come tutti i pezzi che scrivo, nella mia stanzetta. Lo avevo iniziato ma non avevo finito di scriverlo, poi l’ho portato in studio e fatto ascoltare al mio produttore. Lo abbiamo immediatamente completato. È stato un lavoro bellissimo e molto sinergico e siamo molto soddisfatti del risultato finale. Parla prevalentemente del caos, mi piace pensare che nella vita non tutto debba essere in ordine, incasellato, scaglionato ma ogni tanto bisogna “abbracciare il caos” che ci si presenta.

  • Ci dici come mai hai scelto proprio il nome d’arte “Atipica”?

Il mio nome è fondamentalmente un riassunto di quello che sono. In passato magari mi è stato fatto notare che ero diversa dalle altre, ma poi è diventato un vero punto di svolta perché ho capito che proprio la diversità è qualcosa di bello su cui ognuno di noi può lavorare.

  • La tua passione per la musica invece come è nata? Ti è stata trasmessa da qualcuno?

La musica fa parte di me da sempre, che io mi ricordi non c’è stato un evento in particolare, è una passione che mi accompagna e mi ha accompagnato in ogni singolo momento della mia vita, difficile o bello.

  • Oltre la musica, quali sono le atre forme d’arte che ti appassionano e che influenzano il tuo lavoro?

La musica ovviamente è al primo posto in assoluto, non saprei indicare una forma d’arte in particolare. Ciò che mi stimola in ogni singola forma d’arte e la condivisione e la libertà di espressione. Mi piace l’idea di condividerle e fonderle tutte insieme se possibile.

  • Sei una ragazza giovanissima, che consiglio ti senti di dare agli altri ragazzi che come te devono intraprendere questo percorso?

È banale magari dirlo, ma prima di tutto bisogna crederci, e non avere mai dubbi.

  •  Dal primo inedito ad aprire i concerti di Fabrizio Moro, uno dei cantanti più famosi della musica italiana. Come ti senti?

È molto difficile da descrivere l’emozione che provo. Solo fino all’altro giorno ero nella mia stanza a scrivere e ora mi ritrovo sul palco del PalaLottomatica e Forum.  Questa è la dimostrazione che non esiste nulla di scritto, è tutto cosi imprevedibile e meraviglioso….

  • Progetti futuri?

Continuare a scrivere sicuramente perché è quello che mi rende più viva e far uscire un nuovo singolo sicuramente.

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Data:

9 Aprile 2025
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