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A TU PER TU CON MARCO GUAZZONE

E’ uscito il 28 Aprile in radio e su tutte le piattaforme digitali “SALSEDINE” il nuovo singolo di Marco Guazzone feat. Chiara Galiazzo.

L’elettronica si fonde con gli archi della Roma Film Orchestra, la metrica urban delle strofe con la melodia cantautorale del ritornello, la voce di Marco si intreccia con la voce magica di Chiara lungo il ricordo intenso di una storia d’amore finita, ma che forse può avere la sua seconda occasione.

Il lyric video di SALSEDINE al link :

https://www.youtube.com/watch?v=gt5pCNwjypU,

La regia di Maxim Derevianko, è un cortometraggio realizzato con l’aiuto dell’intelligenza artificiale (A.I.) che ha generato le immagini elaborando il testo della canzone. È il primo videoclip musicale di questo genere nel panorama della scena musicale pop italiana.

Biografia

cms_30429/1280px-Marco_Guazzone.jpgMarco Guazzone nasce a Roma nel 1988. Pur giovanissimo ha alle spalle diversi anni di studio di pianoforte e di composizione al Conservatorio di Santa Cecilia; seguono poi gli studi al Centro Sperimentale di Cinematografia dove segue corsi di musica da film. Si dedica comunque ad un’intensa attività dal vivo, con oltre 200 date anche nei pub inglesi. Nell’estate 2011 Marco apre le date romane di Suzanne Vega e di Moby, mentre nel 2012 è tra i giovani che superano le selezioni Sanremosocial, anticamera del Festival, con il brano “Guasto”. Viene così ammessa ai Festival di Sanremo edizione 2012, nella sezione giovani. Questa esperienza anticipa l’uscita di un Ep realizzato con la sua band, gli Stag.
Accede alla finale, superando nella prima serata lo scontro diretto con Giulia Ananìa. Ad aprile 2012 esce il suo primo album, L’ATLANTE DEI PENSIERI, prodotto da Steve Lyon e dalla sua band, gli Stag. Nel 2013 arriva il nuovo album dal vivo assieme a Stag LIVE AL PIPER CLUB.

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Il 28 Aprile e’ uscito in radio e su tutte le piattaforme digitali il tuo nuovo singolo insieme a Chiara Galiazzo dal titolo “Salsedine”. Ci racconti un po di cosa parla il brano e come e’ nata questa collaborazione?

La canzone parla di quelle storie d’amore così importanti che anche se sono finite ti lasciano un segno indelebile addosso. Come la salsedine sulla pelle dopo un tuffo nel mare, così queste storie ti segnano per sempre e te le porti dentro per tutta la vita. L’incontro con Chiara risale a tanti anni fa, dopo una grande stima reciproca è nata un’amicizia che mi ha portato a pensare subito a lei quando è nata questa canzone. Era la voce perfetta per cantare i sentimenti umani e raccontare tutte le sfumature delle emozioni della storia di “Salsedine” ed è stato un regalo preziosissimo il fatto che abbia accettato di intraprendere questo viaggio insieme a me.

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Quale è stato l’insegnamento più importante che senti di aver appreso dal tuo lavoro fino ad oggi?

C’è una lezione bellissima che ho imparato da Ed Sheeran quando abbiamo lavorato al testo in italiano del suo brano Perfect Symphony. Trasformare la propria passione in un lavoro è una grande fortuna perché ci permette di vivere ogni giorno facendo la cosa che ci piace di più al mondo. Ma questo non significa che non bisogna essere pronti a dei compromessi. Scoprire che anche un artista immenso come lui che è partito dalla strada abbia dovuto fare delle scelte importanti è stata una grande lezione di umiltà e di determinazione da imparare in questo mestiere.

E invece nel quotidiano che ruolo gioca la musica?

Fa parte di ogni momento della mia giornata, la mattina mi piace ascoltare cose nuove, scoprire nuovi artisti e realtà da cui imparare qualcosa. Ascolto musica quando mi muovo in bicicletta, quando vado a correre. È difficile pensare alla mia giornata senza musica, è la colonna sonora di tutto il mio tempo. Anche quando ho bisogno di stare in silenzio è una pausa fondamentale che, come su uno spartito, è parte integrante di quello che succederà dopo.

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Tu hai scritto moltissime colonne sonore. Il cinema è un’altra delle tue più grandi passioni?

Il cinema in realtà è la mia prima grande passione, dal cinema indipendente d’autore fino ai Blockbuster. Cerco di andare al cinema ogni settimana e spesso ci vado anche da solo. Guardo tutti i film in lingua originale.

Lo trovo uno dei mezzi di comunicazione per raccontare storie più potenti al mondo.

Da piccolo sognavo di diventare un compositore di colonne sonore, non potevo immaginare che poi sarei passato al lato oscuro del pop. Mi reputo davvero fortunato di essere riuscito a portare avanti entrambi i percorsi perché sono due mondi creativi importantissimi per la mia ispirazione.

Qual è l’aspetto che più ti colpisce e affascina nella fase di composizione di una canzone?

La magia di creare qualcosa laddove prima non cera nulla. E la cosa ancora più incredibile per me è che anche una volta finita una canzone questa resta invisibile. È qualcosa che non puoi vedere ne toccare, la puoi apprezzare soltanto con un senso, lúdito eppure appena la ascolti vivi un esperienza travolgente che coinvolge la mente e tutto il corpo, è un tuffo nello spazio e nel tempo.

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Ma come si vede Marco nel futuro? Cosa ti aspetti da te stesso?

Spero di non smettere mai di mettermi in discussione e avere sempre il coraggio di accettare sempre nuove sfide. La musica è movimento e allo stesso modo nella vita mi piacerebbe riuscire ad essere una persona aperta e dinamica sempre in evoluzione.

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Data:

10 Maggio 2023