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Abbas alla Casa Bianca, Trump mediatore per la pace con Israele

cms_6180/trump_abbas_afp.jpgDonald Trump ha detto a Mahmoud Abbas che intende mediare un accordo di pace in Medio Oriente tra palestinesi e israeliani. “Noi dobbiamo creare pace tra gli israeliani e i palestinesi”, ha detto il presidente americano incontrando alla Casa Bianca l’omologo palestinese. “Lo faremo” ha aggiunto affermando di vedere “buone, buone possibilità” che questo possa avvenire. “E penso che voi la pensiate allo stesso modo”, ha continuato.

Nella conferenza stampa con Abbas, Trump ha promesso che lavorerà come “mediatore, arbitro e facilitatore” per ottenere un accordo di pace tra israeliani e palestinesi. Ed ha esortato il leader palestinese a “parlare con una voce unificata contro l’incitamento alla violenza e l’odio”. “C’è un tale odio, ma si spera che non ci sia ancora per molto”, ha aggiunto riferendosi alla sua convinzione che vi siano buone possibilità che con la sua mediazione si raggiunga un accordo.

’’La soluzione dei due Stati’’ per mettere fine al conflitto israelo-palestinese ’’può essere un contributo alla lotta al terrorismo’’, ha detto il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abbas al termine dell’incontro. ’’Auspico di poter lavorare quanto prima con il presidente Trump per raggiungere un accordo storico basato sulla soluzione dei due Stati’’, ha aggiunto Abbas nell’ambito di una conferenza stampa congiunta con il presidente americano.

’’E’ giunto il momento che Israele metta fine all’occupazione dei territori palestinesi – ha quindi affermato Abbas -. Noi vogliamo ottenere la nostra libertà e il diritto all’autodeterminazione’’. Abbas si è quindi detto ’’fiducioso’’ circa la ’’capacità di Trump di avere successo’’ in quanto è ’’determinato a raggiungere la pace’’.

Le Pen Vs Macron, duello tv all’ultimo colpo

cms_6180/lepen_macron_tv_1_afp.jpg“Il signor Macron è il candidato della mondializzazione selvaggia, della guerra di tutti contro, tutto pilotato dal signor Hollande che manovra nella maniera più chiara possibile”. Così Marine Le Pen ha attaccato Emmanuel Macron nell’apertura del dibattito televisivo, sottolineando che se l’avversario rimane “un banchiere affarista” lei invece è la “candidata del popolo, la candidata della Francia” da proteggere.Marine Le Pen esprime “uno spirito della sconfitta”, uno spirito per il quale “la mondializzazione è troppo dura, che l’euro è troppo duro”. Replica così Macron attaccando l’avversaria nel ballottaggio, accusandola di rappresentare questo spirito di sconfitta anche sul fronte del terrorismo.L’ex ministro dell’Economia invece rivendica di voler riportare al centro della politica “lo spirito della conquista” francese: “Siamo la quinta potenza mondiale, siamo forti nel mondo” il francese “si parla dappertutto, la sua civiltà è dappertutto”, ha detto.

“Lei cerca di far dimenticare di aver fatto parte di un governo che non ha risolto i problemi, anzi… non si vuole prendere le sue responsabilità”. Rivolgendosi a Macron chiamandolo ’ministro dell’Economia”, in riferimento al ruolo svolto nel governo socialista del candidato centrista, Le Pen ha poi accusato l’avversario di non avere un programma per rilanciare l’economia francese.

“Perché non avete fatto avvantaggiare il presidente Hollande delle vostre ricette? E se non avete queste ricette perché si è presentato alle elezioni presidenziali? Lei fa quello che sa fare, aiutare i grandi gruppi di interesse“, ha attaccato ancora la leader di Fn.

“Lei non rispetta la persone, lei è rimasta un quarto d’ora, io ho parlato con i lavoratori, lei gioca con la loro rabbia”, ribatte Macron che torna sulla vicenda Whirlpool di Amiens dove nei giorni scorsi i due candidati francesi hanno duellato a distanza, il centrista in un incontro al chiuso, e Marine Le Pen di fronte allo stabilimento con gli operai, “nel parcheggio a farsi i selfie con i lavoratori”, come ha ironizzato oggi Macron.

Macron ha accusato Le Pen di non aver presentato una soluzione delle vertenza: “La sola cosa che proponete è la nazionalizzazione, ma io mi batterò per la ripresa industriale del sito, lei si approfitta dell’angoscia delle persone“.

Piomba poi nel dibattito l’acquisto della quota di maggioranza di Stx France da parte di Fincantieri. La candidata del Front National, infatti, ha accusato il candidato del centro di aver venduto i cantieri di Saint Nazaire agli italiani.

“Non ho venduto nulla per quanto riguarda i Chantiers de l’Atlantique”, sottolinea Macron. “I sindacati – spiega il candidato di ’En Marche’- hanno firmato coraggiosamente un accordo di disoccupazione parziale, non c’è stato alcun licenziamento e oggi ci sono ordini per 10 anni. Mi imputate tutti i peccati di questi ultimi 30 anni. Sono nella vita politica del Paese da meno tempo di lei”.

“Sono stati venduti agli italiani”, replica alzando la voce Le Pen. L’ex ministro dell’Economia smentisce rispondendo a tono: “Avete un grosso problema con i dossier industriali. Non ci avete lavorato abbastanza”. Secondo l’accordo firmato ad aprile con il governo francese, Fincantieri che in precedenza era stata selezionata dal Tribunale coreano per rilevare il 66% circa di Stx France, avrà una quota di circa il 48% degli storici cantieri di Saint Nazaire. Fondazione Cr Trieste sarà al 5-6% e Dcns al 12%. Lo Stato francese manterrà la quota del 33% che deteneva già.

Sin dal primo minuto del lungo match tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen è duello all’ultimo colpo, colpi bassi compresi. I toni sono da subito molto tesi, i due candidati si parlano uno sull’altro e si scambiano accuse, soprattutto Le Pen che continua a chiamare Macron ’ministro dell’Economia’ volendo appiattire l’avversario sui risultati del governo impopolarissimo di Francois Hollande. Ed infine Le Pen non manca neanche di mettere a segno un colpo basso, accusandolo di giocare al “professore con lo studente, che non è la mia specialità”, secondo il sito di Le Parisien riferito al fatto che l’avversario ha sposato Brigitte Macron che era la sua professoressa.

In generale, stando anche ai commenti sui social, la Le Pen appare più determinata ed aggressiva, ma c’è anche chi sottolinea che Macron sta giocando come il gatto con il topo, aspettando poi il momento giusto per assestare l’affondo.

Brexit, May attacca Ue: “Ci minaccia per influenzare elezioni”

cms_6180/may_theresa_AFP.jpgIl Regno Unito non ha alcuna intenzione di staccare un assegno da 100 miliardi di euro per il divorzio dall’Unione europea. Così il ministro per la Brexit, David Davis, replica alle indiscrezioni pubblicate dal Financial Times, che indica appunto in 100 miliardi di euro la cifra che Bruxelles pretenderebbe da Londra. Il Regno Unito, ha detto Davis in un’intervista mattutina a Itv, pagherà ciò che è legalmente dovuto e “non quello che vuole la Ue”.

Di fronte alle cifre che sono circolate in questi giorni riguardo all’entità delle somme dovute dalla Gran Bretagna per chiudere i suoi obblighi finanziari verso l’Europa, Davis ha replicato: “Non pagheremo 100 miliardi di euro”.

Nel pomeriggio arriva un duro attacco di Theresa May all’Unione europea. Alcuni “burocrati di Bruxelles”, ha detto la premier britannica parlando a Downing Street, hanno lanciato delle “minacce” al Regno Unito per far fallire il negoziato per la Brexit e influenzare il risultato delle elezioni dell’8 giugno. Oggi il Parlamento britannico è stato ufficialmente sciolto ed ha avuto inizio la campagna elettorale.

“C’è gente a Bruxelles che non vuole il successo dei negoziati per la Brexit”, ha detto la premier. Chiunque si troverà a governare dopo il voto dell’8 giugno, ha continuato, dovrà affrontare un “compito prioritario: ottenere l’accordo migliore possibile per il Regno Unito”. E, ha aggiunto, “negli ultimi giorni abbiamo visto quanto questi negoziati saranno difficili”.

May ha poi attaccato la “stampa continentale”, affermando che “la posizione negoziale della Gran Bretagna è stata riportata in modo errato”. La posizione della Commissione europea “si è irrigidita. Politici e funzionari europei hanno lanciato minacce contro la Gran Bretagna”, ha aggiunto. Tutto questo “è stato fatto deliberatamente per influenzare il risultato delle elezioni“, ha sostenuto.

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4 Maggio 2017