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ACCORATO INTERVENTO DI EMMA BONINO IN AULA

Sta facendo scalpore l’appassionato intervento di Emma Bonino in Senato, durante la discussione sulla Manovra.

Per la Senatrice, la Manovra, sulla quale il Governo ha scavalcato il Parlamento con la richiesta di una doppia fiducia in Camera e Senato, è “il più grave attacco nella storia della Repubblica alla democrazia, alla Costituzione, all’ordinamento liberale, così come, seppur imperfetto, lo abbiamo conosciuto”.

La leader di Più Europa, continuando, ha dichiarato che “il Parlamento è stato umiliato, ridotto quasi alla farsa. Questo non è un trofeo di cui andare orgogliosi, ma una ferita grave alla nostra democrazia. Questo perché pretendete la fiducia su un oggetto misterioso che nessuno ha avuto la possibilità, oltre al dovere, di esaminare”.

Emma Bonino si riferisce non solo alla richiesta di una doppia fiducia, ma anche al pochissimo tempo concesso ai Parlamentari per discutere della Manovra, di cui, effettivamente, non si conoscono ancora precisamente i dettagli.

Il suo intervento, però, non è dedicato al provvedimento in sé per sé, ma più in generale a quello che, come detto, definisce un attacco alla democrazia, anche nei modi usati dalla maggioranza parlamentare. Sottolinea, però, che nonostante gli esponenti del Governo abbiano fatto la voce grossa negli ultimi sei mesi, alla fine, hanno dovuto cedere alle richieste europee di buonsenso e responsabilità: “Dopo tanta volgarità e tanto disprezzo per le istituzioni, una penosa e silenziosa retromarcia, per fortuna dell’intero Paese. È bizzarro che un Governo così sovranista si faccia dettare, dettaglio per dettaglio, la Manovra dalle istituzioni europee, e per fortuna, però questo è ‘prima gli italiani’. Tra l’altro, nonostante i dieci miliardi di ‘limature’, questa Manovra non affronta nessuno dei reali problemi del Paese”.

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A questo punto dell’intervento, la radicale dichiara la sua intenzione, o comunque tentazione, di non partecipare al voto “Per onorare quello che rimane di questa democrazia Parlamentare”. Si alza un vociare in Aula, forse gesti poco consoni, forse insulti, perché la Parlamentare cambia improvvisamente atteggiamento ed alza la voce, rivolgendosi direttamente alla fonte di questi gesti: “Voi che non capite il senso delle istituzioni, non avete idea di quanto è grave la decisione che sto per prendere!”. Si crea ulteriore caos. Calderoli, che presiede il dibattito, le chiede di rivolgersi alla Presidenza. L’inquadratura proposta dalla tv Parlamentare non permette di capire cosa stia effettivamente succedendo, ma si sente, ben distinta, la voce di Emma Bonino che, decisa, afferma, probabilmente rivolta a qualcuno che cercava di prenderne le parti: Mi difendo da sola!”.

Ritrovato, quindi, il suo aplomb, continua: “Voi passate addosso alle istituzioni come rulli compressori, ma vedrete, serviranno anche a voi un bel giorno. Ne ho visti altri passare e andare, ma quello che resta sono esattamente gli equilibri di potere tra i vari ruoli”.

A suo avviso, però, purtroppo, anche gli equilibri di potere sono a rischio, se non già distrutti: “Qui non c’è neanche più la differenza tra l’esecutivo e il giudiziario, così come tra l’esecutivo e il legislativo, e chi non è d’accordo se ne vada pure”.

Intimata da Calderoli a concludere, chiosa, con la voce rotta da visibile emozione, che poi la porterà fino alle lacrime a intervento finito: “Io ho finito il mio tempo, ma non ho finito il mio impegno a difesa della democrazia liberale e dell’Europa così come la conosciamo, grazie”. Arrivano tanti applausi.

Comunque la si voglia pensare, Emma Bonino ha dimostrato, ancora una volta, un incredibile attaccamento al proprio dovere e allo Stato Italiano. Sorprende, inoltre, come un normale intervento parlamentare abbia scatenato una simile reazione da parte dei rappresentanti del Governo.

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Data:

22 Dicembre 2018