L’accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani è “sull’orlo del collasso”. Così una fonte anonima israeliana ha dichiarato al sito di notizie Walla, mentre proseguono le trattative di Israele con gli Stati Uniti e altri Paesi mediatori in merito ai 602 prigionieri palestinesi che lo Stato ebraico avrebbe dovuto scarcerare sabato e il cui rilascio è stato posticipato dalle autorità israeliane.
Hamas: “Pronti a Restituire Solo Due Corpi in Cambio di Rilascio Detenuti”
Hamas ha dichiarato intanto di essere pronta a consegnare oggi alle autorità israeliane i corpi di due ostaggi morti, per ottenere in cambio il rilascio dei prigionieri palestinesi, secondo quanto riportato dal quotidiano panarabo Asharq al-Awsat, citando fonti palestinesi coinvolte nei negoziati.
La Richiesta di Israele
Israele aveva comunicato ai mediatori di essere pronto a scarcerare i seicento detenuti che avrebbero dovuto tornare in libertà sabato se Hamas avesse consegnato i corpi di quattro rapiti. Inoltre, aveva chiesto che non si celebrasse la cerimonia con le bare, come avvenuto con i corpi della famiglia Bibas e di Oded Lifshitz.
La Casa Bianca: “Giusta Risposta di Israele al Trattamento degli Ostaggi”
La Casa Bianca ha dichiarato di sostenere la decisione di Israele di ritardare il rilascio dei prigionieri palestinesi, citando il “trattamento barbaro” degli ostaggi israeliani da parte di Hamas, “compresa l’orribile sfilata delle bare dei bambini Bibas per le strade di Gaza”. “È una risposta appropriata” al trattamento riservato agli ostaggi dal gruppo militante palestinese, ha affermato in una dichiarazione il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Brian Hughes. Il presidente Donald Trump è pronto a sostenere Israele in “qualunque linea d’azione decida di adottare nei confronti di Hamas”, ha aggiunto.
La Tregua in Bilico
Sembra vicina al collasso la tregua a Gaza tra Israele e Hamas, tanto che il premier israeliano Benjamin Netanyahu torna a ribadire che Israele è pronto a riprendere i combattimenti “in ogni momento”. A minare ancora una volta il cessate il fuoco è stato lo stop al rilascio dei detenuti palestinesi, imposto da Netanyahu, contro la spettacolarizzazione della liberazione degli ostaggi israeliani da parte di Hamas.
Il rilascio dei palestinesi sarebbe dovuto avvenire, in base agli accordi sulla tregua, contestualmente alla liberazione, già avvenuta sabato, di sei ostaggi israeliani. Ma Israele ha fatto sapere che non avverrà fino al prossimo scambio di ostaggi.
Arresti in Cisgiordania
Due sospettati palestinesi sono stati arrestati, secondo quanto riportato dall’IDF, per aver presumibilmente aggredito e ferito due israeliani nella Cisgiordania centrale sabato scorso. Gli uomini sono stati fermati nel villaggio di Dayr Dibwan, appena fuori Ramallah, vicino al luogo in cui è avvenuta l’aggressione.
Secondo l’esercito, i palestinesi, armati di manganelli, coltelli e pietre, hanno attaccato due israeliani, ferendoli leggermente. Altri resoconti hanno parlato di “scontri” tra coloni e palestinesi, affermando che anche tre palestinesi sono rimasti feriti e che i coloni hanno, poi, appiccato il fuoco a diversi edifici in un villaggio beduino vicino alla vicina Jaba.
Conclusioni
L’accordo di cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani sono appesi a un filo sottile, con la tregua sempre più fragile. Le tensioni tra Israele e Hamas continuano a crescere, mentre i negoziati per il rilascio dei prigionieri palestinesi e degli ostaggi israeliani sembrano lontani da una soluzione. La situazione richiede un intervento diplomatico urgente e deciso per evitare una nuova escalation di violenze nella regione.