che
per il bene dei figli ci sono limiti che non bisogna mai oltrepassare”. Mario Adinolfi con l’Adnkronos commenta con ironia la violenta lite, finita su tutti i giornali, con tanto di lanci di sedie e piatti, riferisce ‘Il Messaggero’, tra Paolo Virzì e la ex moglie, l’attrice Micaela Ramazzotti in un ristorante romano all’Aventino, dove erano presenti il nuovo compagno dell’attrice, il noto personal trainer Claudio Pallitto e la figlia undicenne della coppia. ”Questa scena avvenuta nel ristorante – afferma il fondatore de ‘Il popolo della famiglia ‘ – trasforma un po’ Virzi’ in Fantastichini di ‘Ferie d’agosto’ (la pellicola da lui diretta che segue le vicende di due famiglie, una più ‘pignola’ e di sinistra, l’altra più ‘caciarona’ e di destra, che si incontrano e si scontrano durante le vacanze al mare, ndr). Pensare a un over 60
nei suoi film ha sempre rappresentato una dinamica tra le famiglie di destra e di sinistra
in cui c’è una certa superiorità nello sguardo registico sulla famiglia di sinistra mentre quella di destra è sempre rappresentata come cafona, ipocrita, profondamente spaccata e zeppa di adulteri. La famiglia di sinistra invece, nonostante le sue contraddizioni nei film di Virzì è decisamente più radical chic. Nel film in cui Virzì incontrò la Ramazzotti e che fece scoppiare l’amore tra di loro (‘Tutta la vita davanti’, ndr) ad esempio – prosegue – c’è il personaggio buono che è Valerio Mastandrea, il sindacalista della Cgil e il personaggio cattivo Massimo Ghini che interpreta il ruolo dell’imprenditore di destra. E ora – conclude con un sorriso – l’imprenditore di destra si ritrova divorziato dalla moglie che si è messa con il personal trainer. Lo schema è un filino riconducibile a una trama filmica che Virzì
conosce bene ma in cui stavolta si trova
dall’altra parte”. (di Alisa Toaff) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)