Adobe, la famosa casa produttrice di software tra cui il celebre Photoshop, starebbe lavorando ad un modello di intelligenza artificiale che può generare video da indicazioni testuali. Si tratterebbe di un modello di intelligenza artificiale, inserito nella suite Premiere Pro e denominato Firefly, progettato per trasformare istruzioni testuali in video elaborati. Questa mossa potrebbe essere interpretata come una risposta a Sora, l’IA di OpenAI che è stata già messa alla prova di alcuni registi hollywoodiani e da creativi statunitensi. Tuttavia, Adobe non sarebbe la sola in questa corsa all’innovazione: altre grandi aziende stanno lavorando su progetti simili. Tra queste, spicca Google, che si prepara a lanciare entro la fine dell’anno Imagen 2, presentato in anteprima durante la conferenza Cloud Next 2024 a Las Vegas.
Nello specifico, Adobe Firefly sarebbe un software di IA diverso dai tradizionali modelli di IA, che si basano su enormi quantità di dati centralizzati, in quanto Firefly adotterebbe un approccio decentralizzato, basandosi sulla libreria di immagini di Adobe per la generazione di contenuti. Il problema più gravoso dei numerosi generatori di immagini di IA di immagini IA come Midjourney, Stable Diffusion e DALL-E è l’utilizzo indiscriminato di materiale prelevate da internet, senza tener conto della proprietà o dei diritti d’autore. Firefly, al contrario, utilizzerebbe esclusivamente immagini e testi sicuri per l’uso commerciale dalla sua libreria di immagini, Adobe Stock: ovvero copyright free. Durante un’anteprima con alcune testate americane, come TechCrunch, un portavoce di Adobe ha mostrato come Firefly possa trasformare una foto statica in un coinvolgente video. In particolare, è stata utilizzata un’immagine di una valigetta chiusa per generare un filmato in cui la stessa viene aperta, rivelando al suo interno una serie di diamanti. Gli utenti potranno, ad esempio, estendere i clip video o utilizzare la funzionalità simile al “Generative Fill” di Photoshop per modificare il contenuto video tramite semplici prompt di testo. Tuttavia, non è stata ancora annunciata una data precisa per il rilascio di questi strumenti, sebbene sia previsto che debutteranno entro quest’anno. Combinate con gli strumenti di editing tradizionali, le capacità avanzate di intelligenza artificiale potrebbero migliorare l’efficienza della produzione video dei creativi e aprire nuove possibilità, rafforzando così la posizione di Adobe nel mercato dei software creativi.
Per affrontare la dilagante paura dei deepfake, che inevitabilmente circondano i nuovi strumenti di intelligenza artificiale generativa, Adobe afferma che ogni video creato dall’IA conterrà delle informazioni aggiuntive, i cosiddetti metadati, con l’indicazione non solo dell’eventuale intervento dell’IA ma anche della tipologia di software utilizzato per generare il filmato. Infine, con Firefly, Adobe si starebbe quindi preparando a voler ridefinire il panorama della produzione video, offrendo agli utenti da una parte strumenti avanzati che combinano l’intelligenza artificiale con la creatività umana, mentre dall’altra si impegnerebbe a garantire una “IA etica” con la trasparenza e l’autenticità dei contenuti generati.