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AFFINCHE’ LA CINA NON SUPPORTI MOSCA E’ NECESSARIO STABILIRE UN DIALOGO CON PECHINO

Il presidente del Consiglio Mario Draghi nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo ha espresso che la compattezza dell’UE sia strumento necessario per stabilire un dialogo con la Cina al fine che quest’ultima influenzi la Russia ad intraprendere una via verso la Pace.

Egli ha affermato che davanti agli orrori della guerra l’Italia sta lavorando con determinazione insieme a tutta la Comunità Internazionale per la cessazione delle ostilità. “Il nostro Paese è impegnato con i nostri partner europei per realizzare delle tregue umanitarie localizzate con lo scopo di intervenire organizzando evacuazioni e portare beni di prima necessità all’Ucraina”.

La volontà di Pace europea si scontra però con quella del presidente Putin che non mostra alcun interesse di arrivare ad una tregua che permetta ai negoziati di procedere con successo. Il suo disegno appare quello di guadagnare terreno dal punto di vista militare anche con bombardamenti a tappeto a cui stiamo assistendo ogni giorno, l’ultimo riguarda un ospedale pediatrico a Severodonetsk.

Per questo motivo la Comunità Internazionale ha adottato sanzioni sempre più dure nei confronti della Russia.

Lo sforzo diplomatico potrà avere successo solo quando lo vorrà Mosca e poiché sia efficace dovrà coinvolgere anche altri paesi in particolare la Cina. Essa ricopre un ruolo di grande influenza nelle dinamiche geopolitiche e dinamiche di sicurezza globale.

Quindi sarà fondamentale che l’Unione Europea sia compatta per mantenere degli spazi di dialogo con Pechino, al fine che quest’ultima contribuisca in modo costruttivo allo sforzo internazionale di mediazione.

Il vertice UE e Cina del prossimo 1° aprile sarà un’occasione per sottolineare la nostra posizione.

Sarà necessario stressare e ribadire la nostra aspettativa ovvero che Pechino si astenga da azioni di supporto a Mosca e partecipi attivamente e con autorevolezza allo sforzo di Pace.

Questo messaggio è stato sottolineato più volte durante il lungo confronto telefonico tra il presidente Biden e il presidente Xi Jinping il 18 marzo ed anche negli sforzi diplomatici che lo hanno preceduto.

Data:

23 Marzo 2022