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AFGHANISTAN: LA DRAMMATICA CONDIZIONE DELLE DONNE

In Afghanistan i Talebani hanno dato il divieto alle donne di lavorare per qualsiasi Organizzazione non governativa. Questa è stata la decisione annunciata tre settimane fa, peggiorando ancora di più la condizione delle donne in questo Paese. Nonostante ciò, Save the Children ha dichiarato di aver ripreso determinate attività nei casi in cui sono state fornite garanzie affidabili per un pieno e sicuro ritorno al lavoro del proprio personale femminile. Precedentemente, dopo il divieto del governo afghano del 24 dicembre 2022, anche l’Organizzazione aveva sospeso le sue attività, salvo poi fare questo annuncio. “Il nostro personale femminile è essenziale per offrire in modo sicuro ed efficace i nostri servizi e non possiamo assolutamente operare senza di loro”, queste le parole del Direttore Operativo di Save the Children, David Wright.

“Le donne rappresentano – continua il comunicato – il 50% della nostra forza lavoro e sono fondamentali per raggiungere donne e ragazze”. La condizione delle donne afghane è davvero molto critica. Con il ritorno dei talebani al potere, la situazione è tornata indietro di almeno 20 anni, quando il regime aveva il potere negli anni ‘90. Attualmente le donne nel Paese mediorientale hanno molteplici limitazioni di differente natura. Dal punto di vista lavorativo gli vengono precluse le cariche maggiori o significative, allo stesso modo per le cariche pubbliche e governative non vi sono praticamente chance per le donne di fare carriera. Per quanto riguardo lo studio anche qui i talebani hanno messo tantissimi divieti, permettendo l’accesso all’Università e a scuola in aule separate dagli uomini.

Oltre a ciò, tante altre sono le leggi o divieti che dimostrano quanto sia difficile la situazione femminile in Afganistan. Obbligo rigido di portare il velo, vietato lo sport in pubblico, un limite di 72 km senza essere accompagnati da un uomo, rimosse le immagini delle donne dai manifesti pubblicitari, presenza quasi inesistente nei programmi televisivi sono solo alcune delle leggi imposte dal regime e che fanno comprendere al meglio la criticità del contesto. L’annuncio di Save the Children della ripresa di alcune attività a cui partecipano le donne è quindi un piccolo raggio di luce in una condizione totalmente al buio.

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Data:

18 Gennaio 2023