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AL BARI IL BIG MATCH DEL CENTRO SUD E LA CAPOLISTA FROSINONE FRENA

La partita più attesa della 30ma giornata del campionato di serie B, Bari – Frosinone, non delude le aspettative e regala emozioni e spettacolo ai tanti tifosi biancorossi, a cominciare dai circa 22.000 spettatori del San Nicola. Finisce 1-0 per il Bari, al termine di una gara equilibrata, avvincente e sofferta. Ma la notizia importante è che il Bari, quello ammirato nelle giornate precedenti, è tornato, spazzando via i timori della vigilia, dopo il brutto stop di Chiavari. E lo fa davanti al proprio pubblico sfoderando una prestazione da squadra matura e conquistando, in chiave play-off, tre importantissimi punti proprio nel momento più delicato della stagione e contro una delle squadre più in forma del campionato e capolista (ora sorpassata dalla Spal), prima di incontrare il Bari.

Il Frosinone è la squadra migliore del torneo – esordisce il tecnico Colantuono nel post partita – e noi abbiamo giocato una grande partita. Sapevamo che il Frosinone avrebbe palleggiato di più, ma siamo stati bravi e compatti dietro sapendo che loro hanno un potenziale offensivo incredibile. Abbiamo lottato e sofferto contro una squadra in salute”.

In effetti, la vittoria acquista maggior importanza proprio in considerazione del valore degli avversari che si può evidenziare in alcuni semplici, ma significativi numeri. Il Frosinone, infatti, è la squadra che ha vinto più gare non solo in casa (10, come la Spal, Verona, Benevento e Bari, ma anche in trasferta (5, come Verona, Spal, Perugia e Carpi). Inoltre, è la sesta miglior difesa del campionato con 29 reti subìte (dietro a Pisa, Carpi, Spezia, Spal e Benevento), così come è la terza squadra con meno sconfitte (7). Ha fatto meglio solo la Spal con 5 e il Perugia con 6. Prima di incontrare il Bari, veniva da una striscia positiva di sette risultati utili consecutivi (4 vittorie e 3 pareggi), in cui aveva incassato appena 2 reti, realizzandone 6. Se a questo aggiungiamo che il Frosinone è una buona squadra con elementi di assoluto valore come Dionisi, Soddimo, Ciofani, ha una buona organizzazione di gioco e un bravo allenatore come Marino, allora diventa facile capire come la squadra laziale non si trovi in alto per caso. L’unico neo (a volerne trovare uno), sono i 21 gol subìti in trasferta, sui 29 totali incassati.

La partita – In attesa di recuperare tutti i calciatori (e in particolare Sabelli e Morleo per la difesa), Colantuono prova il 3-4-3 e schiera Micai; Capradossi, Tonucci, Suagher (dal 37’ Moras); Furlan (dal 79’ Romizi), Basha, Fedele, Daprelà; Brienza, Floro e Galano (dal 68’ Macek). Marino, invece, schiera Bardi; Terranova, Ariaudo, Krajnc; Fiamozzi (dall’ 84’ Frara), Sammarco, Maiello, Soddimo, Mazzotta (dal 75’ Kragl), Ciofani e Dionisi.

Un primo tempo tiratissimo e sostanzialmente equilibrato, dove il Frosinone ha mostrato una migliore organizzazione di gioco. Partono subito forte gli ospiti che, già in avvio di gara, vanno vicino al gol con Soddimo, ma Micai devia in angolo. Il Bari per larghi tratti della gara è costretto a difendersi, subendo la pressione della squadra laziale, senza, tuttavia, subire tiri in porta. Ma il Bari, quando riparte fa male. In una delle rare ripartenze, infatti, sorprende la difesa avversaria e reclama un rigore per una spinta (sembrata evidente) di Mazzotta ai danni di Furlan lanciato a rete.

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C’era un rigore su Furlan per noi – continua Colantuono – e non capisco perché non sia stato dato. Mi sembrava netto”. Per La penna, però, è tutto regolare. Col passar dei minuti, il Bari cresce prende campo e, sul finire di tempo, sfiora il vantaggio con un tiro al volo di Floro Flores su perfetto cross di Brienza. Ma Bardi si distende e devia in angolo. Nella ripresa, parte ancora forte il Frosinone che, approfittando di un’amnesia difensiva, sfiora il vantaggio con Sammarco. Ancora una volta, Micai respinge. Reagisce il Bari con Brienza, il cui tiro dalla distanza costringe Bardi alla deviazione in angolo. Passa qualche minuto e Furlan (su cross di Daprelà), di testa, porta in vantaggio il Bari.

“Mi gratifica che il gol sia nato da ragazzi come Daprelà e Furlan – incalza Colantuono – che hanno trovato meno spazio ultimamente, perchè quando sono chiamati in causa si fanno trovare pronti e danno queste soddisfazioni. So di poter contare sul gruppo”. Il Frosinone allora, nel tentativo di recuperare lo svantaggio, sale in cattedra e organizza un buon possesso palla che, tuttavia, non sortisce gli effetti sperati. Micai, infatti, non correrà più pericoli fino al termine della partita.

Una vittoria sofferta, ma meritata. Un Bari che non ha mai mollato e che ha saputo aspettare il momento giusto prima di colpire il Frosinone. Ma è anche una vittoria del gruppo in quanto l’azione del gol è stata propiziata e conclusa da calciatori poco utilizzati nell’ultimo periodo, così come Romizi, entrato nel finale. Questa gara dimostra che il Bari se la può giocare con tutte, ma deve entrare in campo sempre con grande determinazione e concentrazione. E’ bello vedere come un giocatore come Brienza (non più giovanissimo) e dai piedi raffinati, rincorrere e contrastare gli avversari fino al 94’. E’ un esempio per tutti. Bene anche il modulo adottato da Colantuono. I giocatori si sono trovati abbastanza bene e, al di là del possesso palla del Frosinone, il Bari ha concesso davvero poco. La classifica, ora, in alto è diventata più corta e il Bari deve insistere sull’acceleratore se vuole provare a scalare ulteriormente la classifica.

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“Sono convinto – conclude Colantuono – che andando avanti così questo stadio si riempirà di più. Questi tifosi sono incredibili. Quando c’è l’inno mi viene la pelle d’oca. Ma noi dobbiamo dare maggiore continuità se vogliamo fare qualcosa in più”.

(si ringrazia il tifoso Marcello Terlizzi e alcuni amici del suo gruppo per l’invio del materiale foto-video)

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Data:

11 Marzo 2017