Dopo le due brutte e immeritate sconfitte contro Pescara e Crotone, finalmente il Bari, sia pure a piccoli passi, torna a muovere la classifica. Pareggia ad Avellino, per 1-1, con le reti di Maniero e Insigne, pur giocando in inferiorità numerica per quasi un’ora di gioco. Una grande prova, quella fornita dai ragazzi di Camplone, che hanno giocato con cuore, determinazione e senza risparmio d’energia, dimostrando anche, di saper soffrire. Non era facile giocare su un campo ostico come Avellino (una gara molto sentita dalle due tifoserie), dopo due sconfitte consecutive.
Eppure, i biancorossi hanno giocato una partita di grande personalità, soprattutto nel primo tempo, andando pericolosamente al tiro con Rosina, De Fendi, De Luca e Maniero, autore di un gol spettacolare su rovesciata. Tra i biancoverdi, è stato bravo Frattali, in alcune circostanze, a sventare i pericoli che arrivavano copiosamente verso la propria porta.
“Abbiamo giocato una grande partita – dichiara soddisfatto mister Camplone ai microfoni di Sky – e di grande personalità, soprattutto nel primo tempo, fino al rigore. Quando pensiamo sia facile, però, commettiamo l’errore, come in questo caso, di giocare la palla all’indietro. Peccato…”.
In effetti, a dieci minuti dalla fine del primo tempo, un errore nel disimpegno di Di Noia, apre un varco nella difesa barese che costringe Cissokho al fallo da rigore con relativa espulsione. Ma Micai, uno dei migliori quest’oggi, non si lascia intimidire. Intuisce l’angolo di Castaldo e, con un balzo felino, si butta sulla sua destra e para in due tempi. Da quel momento, l’esordiente Micai (alla sua terza partita in assoluto in serie B), innalza una barriera che lo renderà protagonista assoluto del match.
Infatti, i padroni di casa cominciano a spingere sull’acceleratore e, trascinati dal proprio pubblico, si rendono pericolosi, sul finire del primo tempo, con Arini e, all’inizio di ripresa, con Bastien e Gavazzi. Strepitoso in questo frangente il 23enne portiere biancorosso che salva letteralmente il risultato.
“Micai – ha continuato il tecnico biancorosso – si è fatto trovare pronto e ha fatto una grandissima prestazione. Mi ha impressionato molto. Micai titolare? Vedremo. In ogni caso, la squadra è stata molto brava a soffrire, ma è stata in palla e si è resa pericolosa anche con l’uomo in meno, anche se ha sbagliato qualche ripartenza”.
Il Bari, effettivamente, risponde con due ripartenze micidiali e sfiora il gol in entrambe le occasioni con Jakimovski (bravo il portiere biancoverde a deviare in angolo) e Maniero che inciampa, in area, al momento del tiro. Micai, ancora protagonista, respinge su Gavazzi, per ben due volte, ma nulla può, quando Insigne, tutto solo davanti alla porta, realizza la rete del definitivo pareggio. Poi solo sofferenza.Per Camplone è arrivato il 5° punto in altrettante partite (1 vittoria, 2 pareggi e 2 sconfitte), con 6 reti fatte e 8 subìte (a differenza delle 7 fatte e 8 subìte con Nicola nelle stesse partite). Quasi tutte le reti subìte dal Bari sono frutto di errori individuali, tuttavia, sono tante in cinque gare e, nel calcio, si sa, per raggiungere traguardi ambiziosi, bisognerebbe incassare pochi gol. E’ migliorato invece il fattore realizzativo rispetto alle ultime gare del girone di andata e, soprattutto, la personalità con cui gioca in casa e fuori e la facilità con cui il Bari mette gli uomini dinanzi alla porta.
In ogni caso è un pareggio importante per il morale dei ragazzi che hanno visto sfumare, nei finali delle ultime due gare, punti preziosi, perché tiene a distanza l’Avellino, una delle dirette concorrenti per la zona play-off e rimane sulla scia di Pescara e Novara reduci da altrettanti pareggi. Il Cesena, invece, scavalca il Bari e rientra a pieno titolo nella corsa verso la zona play-off.