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Al San Nicola, un pareggio tra Bari e Pescara che sa di beffa.

Un pareggio, così, lascia l’amaro in bocca. Un risultato stretto per i ragazzi di Mangia, che, anche questa sera, hanno onorato la maglia biancorossa, giocando con grande agonismo dal primo all’ultimo minuto. Di fronte, una squadra, il Pescara, che non sta vivendo un buon periodo di forma e che, al San Nicola ha pensato solamente a difendersi.

La partita – Il Bari parte subito all’attacco e va, alla conclusione, già all’11, con un tiro dalla distanza di Stevanovic che finisce al lato di pochissimo. Poi, tanto possesso palla (sterile) da parte del Bari, fino alla mezz’ora, quando, Melchiorri, nell’unica ripartenza del primo tempo, si fa atterrare, in area di rigore, da Rossini ( ammonito nell’occasione). L’arbitro assegna il calcio di rigore, ed il Pescara, va inaspettatamente in vantaggio con Memushaj, al 30’. La reazione dei galletti è di quelle importanti e da quel momento si assiste ad un monologo martellante del Bari fino al termine della gara. Al 34’, Donati, gran botta dalla distanza che viene deviata da Aldegani in angolo. Un minuto dopo, Caputo, di testa, anticipa Galano, ma la palla è alta sulla traversa. Al 40’, è Wolski, dopo una travolgente azione corale, a colpire di testa, ma anche questa volta la palla va fuori. E’ un vero assedio dei biancorossi nell’area del Pescara. Al 43’, altra clamorosa occasione da gol per il Bari, ma Stevanovic colpisce il palo. Nel recupero, Galano ci prova dalla distanza, ma il portiere respinge.

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Dopo l’intervallo, i biancorossi rientrano in campo determinati ed iniziano a macinare gioco con grande intensità e continuità, trascinati da un pubblico meraviglioso che non smette mai di stupire. Sembra una corrida con i tifosi pronti a sottolineare, con boati e applausi, i tentativi di Romizi, Stevanovic e Defendi di pareggiare i conti. E’ bravo, in questo frangente, il trentottenne Aldegani (che ha sostituito, in corso di gara, l’infortunato Fiorillo). Ma il tempo passa ed il gol non arriva. Mangia, così, sostituisce, al 60’, Wolski, autore di una buona prestazione, con De Luca. Ci prova subito il neo entrato, ma il numero uno pescarese è sempre attento. Al 65’, netto fallo su Caputo, in area di rigore, ma l’arbitro non ravvisa alcuna irregolarità. Un minuto dopo, è ancora Galano ad impensierire la retroguardia ospite, ma la sua rovesciata finisce fuori. Il Bari va avanti a testa bassa e non demorde, mentre gli abruzzesi sono alle corde. Allora, ci prova De Luca, al 76’, con un’azione personale, ma il suo tiro finisce tra le braccia del portiere. Due minuti dopo, incredibile errore di Stevanovic, che, tutto solo al centro dell’area, tira inspiegabilmente alto. Il Bari chiude in avanti una partita generosissima. E’ un monologo della squadra di casa che va al tiro a ripetizione. All’ 85’, Donati tira dalla distanza, ma il portiere si stende e devia in angolo. La palla sembra non voler entrare, ma i galletti continuano a giocare dimostrando anche una invidiabile condizione atletica.

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Giocano con il cuore e si buttano ancora in avanti quando, finalmente, al 88’, sugli sviluppi di un corner (il Bari ne ha battuti 14 ), la zanzara colpisce di testa e regala il meritato pareggio. I 20.000 tifosi festanti presenti al San Nicola sembrano, ora, il doppio. Ma non c’è il tempo per gioire: il Bari, infatti, è già in avanti per provare a vincere la partita. C’è ancora il tempo per un paio di conclusioni pericolose dei biancorossi con Caputo e Galano, ma il punteggio rimane sul risultato di 1-1. Dopo il triplice fischio finale, i tifosi riservano, ai loro beniamini, solo applausi. Nonostante ciò, la delusione sul volto dei ragazzi è evidente, così come la stanchezza. “Più che fare i complimenti, ai ragazzi, non potevo – ha dichiarato, a fine gara, il tecnico del Bari Mangia. Sono stati bravi tutti. Se continuiamo con questa intensità, questa squadra farà bene. L’arbitraggio? Diciamo che siamo in credito con la fortuna. La vittoria sarebbe stata naturale per quello che si è visto in campo. Ringrazio Defendi che ha giocato in un ruolo non suo e ha fatto bene”.

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Data:

29 Ottobre 2014