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AL VIA ESERCITAZIONI MILITARI AL CONFINE CON LA RUSSIA

Il governo estone ha convocato mercoledì 1.700 soldati di riserva per un’esercitazione senza preavviso che includerà l’installazione di una barriera di filo spinato lungo 40 km del confine con la Russia, mentre la crisi migratoria nella vicina Bielorussia si intensifica.

L’UE ha accusato la Bielorussia di aver favorito la presenza di migliaia di migranti dal Medio Oriente e dall’Africa e di averli spinti ad attraversare la Polonia, la Lituania e la Lettonia, membri dell’UE e della NATO. Tali azioni sarebbero paragonabili a veri e propri atti di guerra poiché alcune compagnie bielorusse sono ritenute colpevoli di importazione al confine orientale dell’Europa di veri e propri spostamenti della popolazione proveniente da paesi in guerra o in cui sussistono forme di emergenza umanitaria. In particolare, negli scorsi giorni sono stati registrati numerosi voli di collegamento in tal senso, soprattutto dopo che l’Unione ha concertato e messo in atto nuove sanzioni contro Minsk. La Bielorussia e il Cremlino hanno negato il proprio coinvolgimento nella crisi e rispedito le accuse al mittente, affermando che l’UE non è in grado di fronteggiare la crisi.

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Gli analisti internazionali hanno avvertito che le tensioni della Bielorussia – uno stretto alleato della Russia – con il resto dei paesi confinanti potrebbero trasformare la crisi umanitaria indotta in uno scontro militare. Per questa ragione i Paesi membri dell’Europa al confine orientale sono in stato di emergenza e si stanno organizzando per un eventuale dispiegamento di forze militari in prossimità dei confini.

L’Estonia ha una storia geopolitica simile alla Lituania e alla Lettonia, sebbene non confini con la Bielorussia.

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L’esercitazione rapida è in programma fino al 25 novembre ed è stata indotta per testare la risposta rapida della catena di comando nazionale, secondo quanto dichiarato dal governo estone.

I soldati di riserva aiuteranno a installare 40 km di filo spinato sulla lunghezza del confine russo, dove i rischi di attraversamenti illegali sono più alti: questo quanto affermato da polizia e guardia di frontiera estoni in una nota.

Ciò che sta accadendo in Polonia, Lituania e Lettonia richiede anche il rafforzamento delle infrastrutture di confine in Estonia” ha commentato il capo della polizia e della guardia di frontiera Elmar Vaher.

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Data:

18 Novembre 2021