Che emozione, che goduria, davvero una splendida soddisfazione per il movimento ciclistico italiano: Fabio Aru, con fatica, sudore e prepotenza, strappa la maglia gialla di dosso a Froome, e per un pelo non vince anche la tappa. Sul traguardo di Peyragudes, arrivo in salita dopo 214.5 Km, la spunta il francese Romain Bardet, superando allo sprint il colombiano Uran e di poco il nostro ciclista.
Poteva essere la giornata tutta del sardo dell’Astana, con gialla e vittoria di tappa, ma nel tappone pirenaico il francese dell’AG2R Mondiale sfrutta la scia di Aru, scattato da solo a 300 metri dal termine della corsa, e gli si piazza d’avanti sulla linea di arrivo. Froome, invece, dopo essersi fatto portare fino all’ultimo kilometro dai suoi gregari, non riesce a reagire allo scatto di Aru e Bardet e arriva con un ritardo di 22”. Malissimo Nairo Quintana che, addirittura, molla il treno dei favoriti intorno all’11° km, giungendo alla fine con oltre 2 minuti di ritardo. Il ciclista dell’Astana, adesso, è leader con 6” di vantaggio sull’inglese del team Sky. Terzo, in classifica generale, è Bardet; mentre Quintana, uno dei favoriti alla vigilia, è ottavo con 4 minuti di ritardo.
Questa la commozione di Aru nel dopo gara: “Un’emozione incredibile ma già domani sarà una giornata molto impegnativa. Nella vita bisogna provarci. Io oggi ho provato ad attaccare a 350 metri dall’arrivo, lo strappo era veramente duro ma è andata bene“. Ma non è ancora finita, anzi da domani inizia un nuovo Tour e lui questo (N.d.R Aru) lo sa bene, e deve far tesoro di questo piccolo margine di vantaggio: “È un piccolo vantaggio ma il Tour è ancora tanto lungo, domani sarà una giornata molto impegnativa”. E aggiunge, “Sono contento di aver vinto per la terza volta in carriera al Tour. Abbiamo guadagnato in classifica generale: ora sarà battaglia sino alla fine. Siamo 4 ciclisti in meno di 40 secondi”. Domani altro tappone di montagna: si corre da Saint Girons a Foix. Solo 101 km ma con tre salite di prima categoria: il Col de Latrape (5,6 km al 7,3%), il Col d’Agnes (10 km all’8,2%) e il Mur de Peguere (9,3 km al 7,9%), con scollinamento a 27 km dall’arrivo.
ARRIVO — 1. Romain BARDET (Fra, Ag2r) km 214,5 in 5.49’38’’, media 36,810 km/h; 2. Uran (Col) a 2’’; 3. Aru; 4. Landa (Spa) a 5’’; 5. Meintjes (S.Af) a 7’’; 6. Martin (Irl) a 13’’; 7. Froome (Gb) a 22’’; 8. Bennett (N.Zel) a 27’’; 9. S. Yates (Gb); 10. Nieve (Spa) a 1’28’’; 11. Quintana (Col) a 2’04’’; 14. Contador (Spa) a 2’15’’.
CLASSIFICA — 1. Fabio ARU (Astana); 2. Froome (Gb) a 6’’; 3. Bardet (Fra) a 25’’; 4. Uran (Col) a 55’’; 5. Martin (Irl) a 1’41’’; 6. S. Yates (Gb) a 2’13’’; 7. Landa (Spa) a 2’55’’; 8. Quintana (Col) a 4’01’’; 9. Bennett (N.Zel) a 4’24’’; 10. Meintjes (S.Af) a 4’51’’; 11. Contador (Spa) a 7’14’’.
(foto dal sito web del Tour de France – http://www.letour.fr – si ringrazia)