Il solo pensiero che l’ International Post abbia il quaranta per cento di lettori all’estero mi riempie il cuore di gioia e di non poca vergogna. Gli Italiani, hanno sempre avuto il coraggio delle loro azioni salvo alcune eccezioni che purtroppo fanno parte dei “senza vergogna” che, come se non bastasse, ci governano pure.
Fatte le debite eccezioni, Alì Babà, al loro confronto, era un signore onesto, puro ed integerrimo che si circondava di solo quaranta ladroni.
Nel nostro caso pare che i ladroni siano molti di più. Le notizie lette negli ultimi mesi a proposito di furti, furtarelli, appropriazioni indebite e reati vari commessi da personaggi pubblici in qualità di amministratori, sono semplicemente “scandalosi & indimenticabili”. Anche la stampa e la comunicazione continua a distrarci parlando di presidenzialismo e finanziamenti pubblici ai partiti che saranno aboliti…non prima di quattro anni o che sicuramente dureranno in eterno sotto altro nome. Anche le tasse cambiano nome ma rimangono le stesse con impropri aumenti.Quello che mi fa veramente imbestialire è la convinzione di “ lor signori “ nel considerarci stupidi, decerebrati ed ignoranti. Vuoi vedere, mi sono chiesto, che abbiano ragione loro. Un piccolo riepilogo potrebbe aiutarci a riflettere sul caso. Vogliamo parlare dei furti? Indigenza, povertà e fame avranno costretto un ladro a rubare del rame nel Salento, a portar via le ruote di un auto nel Bergamasco, un altro sciagurato è stato sorpreso a rubare la benzina dal serbatoio della Panda fiat di suo cognato ed un altro ancora è stato colto in fragrante mentre portava via della legna da ardere da un fondo non suo. I protagonisti? Tutti personaggi anonimi e sconosciuti protagonisti di storie di fame e di povertà. Non vorrei e non potrei giustificare alcuna forma di furto, però, sono convinto che sia la “necessità” a fare l’uomo ladro.
La necessità, parola che non credo abbia qualcosa a che fare con i nostri amministratori pubblici strapagati & incriminati. Sarebbe meglio essere più precisi e circostanziati. Quanti di voi ricordano la sfacciataggine di alcuni amministratori regionali e nazionali che, dopo aver percepito per il loro lavoro (sic) lauti stipendi, hanno trovato il coraggio di farsi rimborsare spese assurde ed ingiustificate degne del peggior ladrone incallito? Assessori, Consiglieri e Presidenti indagati per peculato & ruberie. Che la crisi abbia potuto colpire anche loro… non ci credo nemmeno se mi dovessero torturare. A tutto c’è un limite. Come non indignarsi di fronte a questi “piccoli grandi” scandali.Mi permetto ricordarvi quanto accaduto pochi mesi fa nel gruppo consiliare della Regione Liguria. Qualche signora, si fa per dire, si è fatta rimborsare persino il cibo per i suoi adorati gatti e le spese per l’acquisto della propria lingerie sexy. Altra brutta storia, indegna ed eclatante, è quella di un tale signor Marelli, che tra i diversi rimborsi ottenuti, non ha disdegnato aggiungere alla nota spese la folle cifra di un euro, dico 1 euro, per l’acquisto di un ovetto kinder. Nemmeno i lavavetri extracomunitari piazzati agli incroci delle nostre strade accetterebbero più una singola monetina. Scandaloso ! Sono tutte notizie di quest’anno, fresche e veritiere.
Che fantasia fervida ha dimostrato quel tale legista, lombardo, che nella nota spese ha avuto il coraggio o la “sfacciataggine” di richiedere un rimborso di ben 15.000 euro per l’acquisto di pasticceria mignon. Spero almeno gli sia venuto il diabete!La notissima Nicole Minetti, per nostra fortuna toltasi dalla politica, riuscì ad ottenere, tra i tanti rimborsi, i soldi spesi per le sue cremine di bellezza, emulando il suo Governatore dapprima “incriminato” e ultimamente “rieletto” in Parlamento. Ricordo perfettamente che la stessa Nicole riuscì a farsi rimborsare anche il costo del libro “Mignottocrazia” di Paolo Guzzanti che parlava appunto di lei e delle sue vicende sessuali. Penso che la poveraccia, in seguito, non lo abbia nemmeno letto, in quanto lo stesso volume, totalmente stampato a chiare lettere, non contenesse nemmeno una figurina o un disegnino della sua immagine.
Ma la vergogna delle vergogne e l’oscar dell’ingordigia, a mio parere, andrebbe assegnato al “duro e puro” leghista Pieluigi Toscani, per quel che scrivevano i giornali, che ha preteso e ottenuto il rimborso dei gratta e vinci e delle scommesse che faceva regolarmente. Dovremmo, forse ringraziarlo per non averci piantato una grana accusando per truffa i monopoli di stato visto che si lamentava di non aver effettuato mai alcuna vincita. A tutto c’è un limite, ma costoro pare non ne tengano conto…ed è tutto vero!