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ALLA RICERCA DEL BENESSSERE PSICOLOGICO

Il benessere psicologico è una componente essenziale della salute globale di una persona; lo stato di benessere comprende diversi aspetti come la gestione dello stress, l’autoconsapevolezza, la stabilità emotiva e la qualità delle relazioni sociali.

Il benessere psicologico è uno stato di equilibrio complesso che coinvolge la mente, le emozioni e le relazioni.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (1948) definisce il benessere psicologico come uno “stato nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive e/o emozionali per rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, adattandosi costruttivamente alle condizioni esterne e ai conflitti interni”.

Per comprendere al meglio questo stato mentale Carol Ryff ha evidenziato ben sei elementi sostanziali che rappresentano il livello di benessere psicologico di un individuo.

L’autonomia ovvero la capacità di riuscire essere indipendenti, di auto-determinarsi, di accrescere un pensiero autonomo in relazioni alle varie alle pressioni sociali, di valutare sé stessi in base ai propri standard, è il senso di scelta nella regolazione del proprio comportamento.

Od al contrario il preoccuparsi smisuratamente delle aspettative e del giudizio del prossimo, di non riuscire ad essere autonomi nel dover prendere delle decisioni rilevanti, conformarsi alle pressioni sociali.

La padronanza del contesto, cioè il riuscire a poter padroneggiare l’ambiente che circonda e in cui l’individuo vive, carpendo le opportunità e fronteggiando le avversità, in relazione ai propri valori ed i propri sentimenti. Od al contrario avere delle problematicità nel gestire la quotidianità, arrivando a percepirsi come impotenti e non riuscendo ad esplorare delle nuove opportunità.

La crescita personale, equivale a dire il sentirsi in continuo sviluppo e in grado di esprimere il proprio potenziale, rimanendo aperti a delle nuove esperienze che la vita pone di fronte. O viceversa vivere una condizione di frustrazione, di insoddisfazione, di noia e di costrizione, non riuscendo a sentirsi in grado di potersi esprimere in modo autentico.

Avere delle relazioni positive con il prossimo, ovvero il riuscire a costruire delle relazioni affettive e sociali che si basino sulla fiducia, sul calore, sull’intimità, sull’empatia e sulla reciprocità. Od all’opposto il sentirsi negativi, percepirsi chiusi, isolati, sfiduciati e poco aperti nei confronti degli altri; è il sentimento di connessione con gli altri e la piacevole sensazione di essere oggetto di attenzione e amore da parte loro

Gli scopi della vita, cioè il riuscire a sentire di poter direzionare le proprie energie verso degli obiettivi definiti, che diano un senso alla propria vita, in continuità tra passato e presente.

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Bibliografia

Ryff, C. D. (2014). Psychological well-being revisited: Advances in the science and practice of eudaimonia. Psychotherapy and psychosomatics, 83(1), 10-28.

Ryff, C. D., & Singer, B. (1998). Human health: New directions for the next millennium. Psychological Inquiry, 9(1), 69-85.

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Data:

15 Aprile 2025

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