(Adnkronos) – Il suo colore non la rende meno pericolosa, anzi. Ma è proprio per quella tinta pastello che la cocaina rosa ‘spacca’ fra i giovani ed è sempre più diffusa, anche in Italia. Si sniffa come la polvere bianca, ma questa droga di ultima generazione non ha nulla a che vedere con l’estratto delle foglia di coca. E’ in realtà una miscela di diverse sostanze sintetiche come “polveri e compresse di Mdma e anche ketamina”, potente analgesico-dissociativo. E’ diventata ben presto la nuova sostanza preferita dalla ‘Roma bene’. Le ultime indagini della Polizia hanno intercettato un giro di spaccio che punta, in particolare, ad alcuni quartieri nell’area nord, quelli più ricchi: Parioli, Salario-Trieste, fino a piazza Bologna. Fra i consumatori, anche tanti minorenni. Ed è sempre la cocaina rosa la sostanza trovata – secondo il sito di news Tmz – nel sangue dell’ex membro degli One Direction Liam Payne, morto la scorsa settimana dopo essere precipitato dal terzo piano di un albergo. A lanciare un’allerta su questo prodotto, a giugno di quest’anno, era stato il Rapporto europeo sulle droghe 2024, segnalando “la presenza nel mercato degli stupefacenti nell’Ue”. Tra i vari trend di consumo, il report evidenziava la diffusione della ‘cocaina rosa’ anche nell’Unione. Una diffusione preoccupante, secondo gli esperti dell’Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenza (Emcdda), in particolare per le singole sostanze presenti in questa miscela color rosa, come la ketamina, di cui i consumatori sono ignari. Chi si sballa con la cocaina rosa, in pratica, non sa cosa assume. Se questa droga è arrivata nel vecchio continente da un paio d’anni , “ha una storia più lunga in America Latina, dove contiene la sostanza 2C-B. Infatti, il suo secondo nome è ‘tucibi'”. La 2C-B è una sostanza psicoattiva appartenente alla famiglia delle feniletilammine 2C, con effetti prevalentemente psichedelici. “In Europa, tuttavia, in questo prodotto dai colori vivaci e caratteristici sono state rinvenute diverse sostanze sintetiche, tra cui ketamina e Mdma – avverte il report – Per molti aspetti, la cocaina rosa è un esempio del marketing più sofisticato sulle sostanze sintetiche rivolto ai consumatori, che probabilmente hanno ben poca comprensione di quali sostanze chimiche stanno effettivamente assumendo”. Questo rende la cocaina rosa imprevedibile, pericolosa e che crea dipendenza. I suoi effetti sono prevalentemente psichedelici, rendono più energici e socievoli. Ma – mettono in guardia gli esperti Emcdda – possono variare a seconda di come viene assunta, delle reazioni individuali e della ricetta con cui viene fatta, ossia della sua precisa composizione (può non contenere alcuna traccia di 2C-B). In generale, gli effetti raggiungono il picco entro 1-3 ore e durano dalle 4 alle 8 ore. E gli effetti collaterali? Sono molteplici, spiegano gli esperti dell’Ohio Recovery Center: allucinazioni, nausea, agitazione, ipertermia, convulsioni e la sindrome da delirio eccitatorio, una pseudopatologia che può portare ad arresto cardiaco e morte. L’uso a lungo termine di cocaina rosa, inoltre, può causare gravi danni cardiovascolari e cognitivi che incidono sulla personalità, sulla memoria, sull’umore e sulla salute mentale in generale. “Sulla cocaina rosa ho sentito dei prezzi che sembrano anche inverosimili. Però aumentano il valore del prodotto – spiega all’Adnkronos Salute Riccardo Gatti, medico specialista in psichiatria e psicoterapeuta – E’ la droga dei ricchi, dell’amore, di non si sa che cosa. Va tenuto conto che l’effetto delle sostanze è legato senz’altro a cosa hanno dentro, a come agiscono sui recettori cerebrali, e così via, però è anche legato alle aspettative di chi la prende”. Oggi c’è la cocaina rosa, domani chissà. Il “mass market della droga” offre sempre “nuovi mix”. “La tendenza è: sempre più potente. E’ pericoloso, perché chiaramente sono prodotti che non solo sono potenti, ma spesso nemmeno sono stati sperimentati sull’uomo, quindi poi gli effetti reali che fanno queste somme di sostanze a breve e a lungo termine non li sappiamo. Sappiamo solo che c’è parecchia gente che esce fuori di testa con questi prodotti mix e che a volte ottiene l’effetto opposto di quello che vorrebbe. E’ comunque una grande illusione”. La situazione si è “molto complicata rispetto ai periodi in cui c’erano solo tre, quattro sostanze in circolazione, e capitava che qualche imprudente le mischiasse fra loro e con l’alcol. Ora invece si può trovare di tutto – chiosa – e chi va a comprare non sa mai cosa compra. Probabilmente neanche chi vende quella sostanza sa esattamente che cosa stia vendendo”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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