Ovunque è stato dichiarato lo stato di calamità naturale, centinaia di migliaia di case sono rimaste senza elettricità e acqua, la circolazione sulle strade e i trasporti ferroviari sono stati interrotti. Anche se la situazione meteorologica sembra migliorare in diverse località, il suolo resta saturo e i fiumi straripano. In Austria la situazione resta ”drammatica”, ha avvertito Johanna Mikl-Leitner, governatrice della regione della Bassa Austria. Lo Stato ha messo a disposizione 300 milioni di euro da un fondo speciale per far fronte alle dodici dighe che si sono rotte e alle evacuazioni ancora in corso. A Vienna, dove continua a piovere, quattro linee della metropolitana sono ancora parzialmente chiuse. Sul Danubio sono rimaste incagliate circa 70 imbarcazioni, tra cui una nave da crociera fluviale diretta a Budapest con 102 passeggeri, in maggioranza svizzeri, secondo la compagnia svizzera Thurgau Travel. Anche le vicine Ungheria e Slovacchia temono inondazioni, così come la Germania orientale. Dresda ha eretto muri protettivi mobili lungo l’Elba allagata. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto ”molto rattristato” dalle ”immagini drammatiche” degli ultimi giorni, promettendo di fornire assistenza ai Paesi maggiormente colpiti. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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