La S.p.A.”Nuovo trasporto viaggiatori” (Ntv) fondata da Luca di Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone, per competere con Trenitalia sull’alta velocità ferroviaria, ha comunicato in una breve, ma chiara nota, di aver dato mandato ai propri Avvocati «di assumere ogni opportuna iniziativa» nei confronti del Vice Presidente del Senato Maurizio Gasparri «autore di sconcertanti e reiterate dichiarazioni» a difesa della propria immagine e «soprattutto di quella degli oltre 6 milioni di passeggeri che nonostante la sorprendente posizione contraria assunta da un’alta carica istituzionale, hanno scelto e continueranno a scegliere Italo».
Nei giorni scorsi, infatti ,il Senatore Gasparri aveva attaccato Ntv: «Italo treno ma che promozioni, presto chiuderete». E ancora: «Siete quasi falliti, rischioso comprare i biglietti venduti da Della Valle & Montezemolo».
La società aveva, in un primo momento, replicato dicendosi «dispiaciuta e sorpresa che il Vicepresidente del Senato, Sen. Avv. Maurizio Gasparri, una delle più importanti cariche istituzionali del Paese, si scagli contro una società privata che faticosamente sta cercando di affermare nel trasporto ferroviario ad Alta velocità i principi della concorrenza» e sostenuto che si tratta di «un triste modo di fare politica».
«I tweet del Sen. Avv. Maurizio Gasparri contro l’acquisto dei biglietti Italo sono la conferma della considerazione che la politica dà alla liberalizzazione del trasporto ferroviario», aveva affermato Ntv, aggiungendo, che tali messaggi «appartengono ad una vecchia politica, portatrice di valori superati e di quella cultura del monopolio che al bene del Paese, alla concorrenza e ai benefici di un mercato aperto e trasparente, preferisce, contro i cittadini, il punitivo ritorno al mercato iperprotetto.
“Il Vicepresidente del Senato Gasparri dovrà rispondere anche agli oltre 6 milioni di viaggiatori che hanno apprezzato Italo, felici di poter finalmente scegliere, così come dovrebbe avvenire in tanti altri settori del Paese”. Una replica che poi si è trasformata appunto nell’annuncio di misure legali contro Gasparri.