Traduci

ANCHE LA GRECIA SOTTO LA SCURE DEL CORONAVIRUS

Il contagio da coronavirus si è purtroppo diffuso anche in Grecia, dove solo nelle ultime 24 ore si sono registrati 3 morti. Le vittime sono in tutto 13, mentre i casi totali sono 530 (35 dei quali emersi nella giornata di ieri). La maggior parte degli infetti è di sesso maschile; come comunicato da Sotiris Tsiodras (vice-responsabile per le comunicazioni sull’emergenza Covid-19), il 79% di loro è attualmente ricoverato in ospedale poiché affetto da gravi malattie, fattore di rischio per le fatali complicazioni dell’infezione.

cms_16674/Foto_1.jpg

Il governo ha subito intrapreso misure di contenimento dell’epidemia: sono state chiuse le scuole, i bar, i ristoranti, i parrucchieri ed i mercati, lasciando svolgere regolare attività solo a supermercati, farmacie, uffici postali, servizi di consegna e di asporto.

Mitsotakis ha redatto un piano di aiuti economici che sovvenziona 800€ a favore di tutti i dipendenti, i lavoratori autonomi, i commercianti e coloro che hanno annullato i loro contratti a seguito della diffusione del virus. Il totale delle misure adottate in questi giorni coinvolge 1,4 milioni di lavoratori, con un costo finanziario di 2 miliardi di euro. Per tutte le imprese e i singoli cittadini, i prestiti bancari sono stati rinviati per i prossimi 3 mesi.

Del punto di vista finanziario, la situazione sulle isole rimane critica. Gli hotel resteranno chiusi almeno fino al prossimo 30 aprile, stroncando sul nascere la stagione turistica che stava per aprirsi. Persino gli spostamenti dei traghetti sono limitati dalle stringenti misure assunte dal governo nella speranza di arginare il contagio.

cms_16674/Foto_2.jpg

Ciò che ha suscitato grande dibattito è stata la chiusura delle chiese, che ha turbato la popolazione greca, da sempre molto attaccata alla fede. Intanto, le autorità proseguono imperterrite nel loro programma di contenimento, richiamando prontamente i cittadini con l’hashtag #stateacasa. Pare che le raccomandazioni siano state ben recepite, perché in pochi giorni le strade si sono letteralmente svuotate, trasformando i prima vivaci centri urbani in “città fantasma”. Tuttavia, se tali misure non dovessero produrre i risultati attesi, ci si dovrà preparare ad una vera e propria battaglia contro il virus che sta terrorizzando il mondo intero.

Autore:

Data:

21 Marzo 2020