Traduci

Chi è Naruhito, il nuovo imperatore giapponese

Chi è Naruhito, il nuovo imperatore giapponese

cms_12666/naruhito_ftg2.jpg

Naruhito è il nuovo imperatore giapponese. Formalmente asceso al trono del Crisantemo allo scoccare della mezzanotte (le 17 in Italia), il 59enne succede al padre Akihito.

Figlio maggiore dell’ex imperatore Akihito e dell’ex imperatrice Michiko, il nuovo imperatore è nato il 23 febbraio 1960 ed è diventato erede al trono nel gennaio 1989 in seguito alla morte di suo nonno, l’imperatore Hirohito. È diventato ufficialmente principe ereditario in una cerimonia nel febbraio 1991.

Il nuovo imperatore si è laureato presso il dipartimento di storia dell’Università Gakushuin a Tokyo nel 1982 e un anno dopo è entrato al Merton College presso l’Università di Oxford, studiando per altri tre anni. Ha anche completato la prima parte di un dottorato in discipline umanistiche presso la scuola di specializzazione dell’università di Gakushuin nel 1988.

Nel 1993, Naruhito ha conquistato le prime pagine di tutto il mondo quando il palazzo imperiale annunciò il suo tanto atteso fidanzamento con Masako Owada, una diplomatica in carriera laureata in economia all’Università di Harvard e studi ad Oxford in relazioni internazionali. La cerimonia nuziale si è tenuta a giugno dello stesso anno.

Naruhito e Masako hanno una figlia di 17 anni, la principessa Aiko, nata nel 2001, otto anni dopo il loro matrimonio, che in passato ha sofferto di depressione e “disturbi dell’adattamento” indotti dallo stress e dalla grande pressione della vita di corte. Naruhito, a differenza di molti padri giapponesi, ha svolto un ruolo attivo nell’allevare la figlia.

Vestita in abiti casual, la coppia imperiale nel 2011 ha visitato le aree colpite devastate dal terremoto e dallo tsunami che ha causato anche il disastro della centrale di Fukushima, parlando con i residenti colpiti. “Mi piacerebbe svolgere i miei doveri come simbolo dello stato, mentre sono sempre presente per il popolo giapponese e condivido gioia e tristezza con loro”, hanno detto l’imperatore Akihito in una conferenza stampa a febbraio.

Naruhito è anche noto per le sue ricerche sui problemi idrici e ha tenuto diversi discorsi in conferenze in tutto il mondo. Il principe ereditario è poi appassionato di tennis, jogging e alpinismo, suona la viola e ama anche esibirsi in pubblico. Per favorire le relazioni bilaterali, Naruhito ha viaggiato in diversi paesi, inclusa una visita in Malaysia nel 2017, in occasione del sessantesimo anniversario dei rapporti diplomatici tra il Giappone e il paese del sud-est asiatico.

“Credo che la buona volontà internazionale e le relative attività di scambio siano una parte importante dei nostri doveri ufficiali, che mi hanno dato l’opportunità di visitare più di 30 paesi, contribuendo all’amicizia e alla buona volontà tra il Giappone e altri paesi. Queste esperienze hanno anche contribuito ad ampliare la mia visione del mondo e ad approfondire il mio interesse”, ha detto.

Spagna…Chi è Santiago Abascal, leader di Vox

cms_12666/Santiago_Abascal_Afp.jpg

Amante delle moto di grande cilindrata, il volto incorniciato dalla barba, Santiago Abascal predica la Spagna agli spagnoli ed è espressione di un patriottismo nazional cattolico e monarchico, euroscettico e anti immigrati. Fondatore del partito populista Vox, il 43enne sta sparigliando le carte della politica spagnola. Con i 24 seggi conquistati, a meno di 44 anni dalla morte del dittatore Francisco Franco, l’ultradestra approderà ora per la prima volta nel Parlamento della Spagna democratica aumentando la frammentazione del panorama politico.

Nato il 14 aprile 1976 a Bilbao in una famiglia di tradizione politica di destra, con un nonno ex sindaco franchista nel paesino di Amurrio e un padre leader del partito Alianza popular nei paesi baschi, Abascal a 23 anni è diventato a sua volta consigliere comunale per quello che ormai era diventato il Partito Popolare nella cittadina basca di LLodio. Minacciato e aggredito, in quegli anni di terrorismo basco girava armato di una Smith e Wesson e veniva protetto da una scorta.

Alla testa di Vox, che ha fondato nel 2014 dopo aver lasciato il Partito Popolare ritenendolo troppo timido coi separatisti catalani, ha riscosso il suo primo importante successo elettorale lo scorso dicembre alle elezioni regionali in Andalusia dove ha ottenuto 12 seggi su 109. Un’avanzata che ha già avuto come effetto di spostare a destra il partito Popolare e Ciudadanos.

Abascal, che non si era presentato personalmente al voto, aveva saputo intercettare lo scontento di una parte degli andalusi con il suo programma in cento punti che riguarda tutta la Spagna, senza particolare attenzione a questa regione, se non l’enfasi contro gli immigrati, che in gran parte sbarcano su queste coste. La Spagna che sogna il 43enne – divorziato da una prima moglie da cui ha avuto due figli, convive ora con la blogger e influencer Lidia Bedman, madre di altri due suoi figli – è un Paese centralista, dove viene cancellata l’autonomia catalana e vengono ridotte al minimo le prerogative delle amministrazioni locali. Vox parla di lotta alla corruzione, taglio delle tasse, abolizione della legge contro la violenza di genere, sostegno alla famiglia tradizionale, chiusura delle moschee estremiste e “controllo dell’immigrazione in funzione delle necessità dell’economia nazionale e della capacità dei migranti di integrarsi e accettare i nostri valori”.

In attesa delle elezioni e dei risultati, Vox negli ultimi tempi ha conquistato già le prime pagine internazionali. L’irruzione del nuovo soggetto politico nel panorama nazionale è stata evidenziata dalla Bbc: “La crisi catalana e la crescita di Vox hanno cambiato il dibattito nella politica spagnola”, è stata la sintesi dell’emittente. Dagli Stati Uniti, in vista del voto, Foreign Policy ha delinato lo scenario in cui il prossimo governo spagnolo potrebbe essere influenzato da un “partito xenofobo” o dalle pressioni dei separatisti catalani. Un esecutivo con il sostegno dell’estrema destra o degli indipendentisti, secondo Foreign Policy, “sarebbe un grave pericolo per la democrazia spagnola”.

Politico, negli stessi giorni, aveva evidenziato l’effetto domino che Vox ha provocato, influenzando il Partito Popolare e la linea del leader Pablo Casado: “Lo spostamento a destra di Casado è una reazione ai cambiamenti che hanno scosso la politica spagnola”, ha scritto Politico. In Francia, Le Monde ha analizzato il ’decollo’ di Vox e fa riferimento ad una causa scatenante: “Cos’è cambiato? Senza dubbio il processo di indipendenza catalana”, ha scritto il quotidiano. “Vox è anche l’unica formazione in Spagna che sostiene la sospensione dell’autonomia, il ritorno a un modello di stato unitario e il divieto dei partiti indipendentisti”.

A Londra, il Guardian ha osservato che “la crescita di Vox, alimentata principalmente dalla crisi catalana ma anche dalle guerre culturali del femminismo, correttezza politica e centralizzazione, ha causato il panico nel Partito Popolare e in Ciudadanos, spingendo entrambi i partiti a destra”. In questo quadro, secondo il Financial Times, spicca ancora la figura del leader socialista Pedro Sanchez, che “è rimasto moderato e ha mantenuto un alto profilo durante la campagna. Questo dovrebbe garantirgli dividendi elettorali e metterlo nelle condizioni di imporsi”.

Migranti oltre confine con Uber, autista multato

cms_12666/Francia_polizia_confine_Afp.jpg

Il tribunale di Nizza ha condannato un autista milanese di Uber a pagare 5mila euro per aver cercato di portare sei immigrati irregolari dall’Italia alla Francia. L’uomo, un quarantenne, riporta il quotidiano locale Nice Matin, è stato fermato il 7 febbraio scorso nel comune di La Turbie con sei extracomunitari a bordo del suo furgone.

“Uber sta considerando con molta attenzione l’accaduto, e ci siamo immediatamente attivati per raccogliere tutte le informazioni disponibili sui fatti”, avevano detto da Uber non appena appreso l’accaduto. “Confermiamo, inoltre, che lavoriamo costantemente per aumentare la sicurezza dei driver e che stiamo valutando tutte le azioni necessarie per evitare che questi episodi accadano nuovamente in futuro”.

Autore:

Data:

1 Maggio 2019