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Naufragio migranti, il Papa: “Agire subito”

Naufragio migranti, il Papa: “Agire subito”

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(Enzo Bonaiuto) – Agire subito e in maniera decisa. E’ quanto chiede Papa Francesco al termine dell’Angelus in piazza San Pietro, lanciando un appello corale alle istituzioni mondiali, dopo aver “appreso con dolore la notizia del drammatico naufragio, avvenuto nei giorni scorsi nelle acque del Mediterraneo, in cui hanno perso la vita decine di migranti, tra cui donne e bambini”.

Il Pontefice rinnova “un accorato appello, affinché la comunità internazionale agisca con prontezza e decisione, per evitare il ripetersi di simili tragedie e garantire la sicurezza e la dignità di tutti”, invitando tutti a “pregare insieme, per le vittime e per le loro famiglie” e a “chiedersi il perché” di quanto avviene. Quindi, un minuto di silenzio assieme alla folla di fedeli.

Trump a Macron: “Tu tassi le aziende Usa, io tasso il tuo vino”

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“Ho un buon rapporto con il presidente Macron, ma hanno fatto un errore. Gli ho detto di non farlo, ’tasserò il vostro vino’”. Donald Trump si esprime così, rispondendo alle domande dei cronisti nello Studio Ovale, sulla ’digital tax’ varata dalla Francia e su eventuali misure per rispondere al provvedimento. “La Francia ha introdotto una tassa per le nostre compagnia. Sbagliato… Noi tassiamo le nostre aziende, non devono farlo loro”, dice Trump. “Ho sempre preferito i vini americani a quelli francesi, anche se non bevo… Hanno un aspetto straordinario”, aggiunge il presidente degli Stati Uniti. Altri paesi “si sono avvantaggiati ai danni degli Stati Uniti, ma non da quando io sono presidente”.

“Ho appena parlato al telefono con il premier britannico Boris Johnson, è pronto a partire. Penso che farà grandi cose, stiamo lavorando ad un accordo commerciale molto sostanziale. In questo momento siamo ostacolati dal rapporto che hanno con l’Unione Europea, potremmo ottenere 4-5 volte di più rispetto a quanto otteniamo ora”, dice ancora Trump.

Padre Dall’Oglio, 5 mln dagli Usa per informazioni

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A ben sei anni dal sequestro di Padre Paolo Dall’Oglio c’è un’offerta di cinque milioni di dollari per informazioni che consentano di fare luce sulla vicenda del gesuita rapito in Siria il 29 luglio del 2013. “Il programma Rewards for Justice del Dipartimento di Stato Usa offre una ricompensa fino a cinque milioni di dollari per informazioni sulle reti di sequestratori dell’Isis o sulle persone responsabili del rapimento dei religiosi cristiani Maher Mahfouz, Michael Kayyal, Gregorios Ibrahim, Bolous Yazigi, e Paolo Dall’Oglio”, si legge in una nota. Il Dipartimento di Stato ha confermato ad Aki – AdnKronos International che è stata diffusa lo scorso 23 luglio.

La nota sottolinea come questo sia un “momento importante nella nostra battaglia contro l’Isis” e come “il sequestro di esponenti religiosi dimostri le tattiche spietate dell’Isis”, che “resta una minaccia significativa per gli Stati Uniti e per i nostri alleati in Medio Oriente e nel mondo”.

Di Padre Paolo non si hanno più notizie dal 29 luglio di sei anni fa, quando è stato rapito a Raqqa, la città che nel 2014 sarebbe diventata la ’capitale’ dell’autoproclamato “califfato” di Abu Bakr al-Baghdadi. Prima di lui sono stati rapiti il prete greco-ortodosso Maher Mahfouz e l’armeno-cattolico Michel Kayyal, sequestrati il 9 febbraio del 2013 a circa 30 km da Aleppo.

Il 22 aprile di quell’anno vengono catturati anche i due vescovi di Aleppo Gregorios Ibrahim, metropolita per i siriaci ortodossi, e Boulos Yazji, metropolita per i greco-ortodossi. L’offerta di una ricompensa di cinque milioni di dollari in cambio di informazioni è stata diffusa in inglese, francese e arabo.

Uccide padre, fratello e altre due persone in strada

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Un ventiseienne di Los Angeles ha aperto il fuoco la notte scorsa nella casa della sua famiglia uccidendo il padre, il fratello e ferendo la madre. Poi si è dato alla fuga e in un distributore di benzina ha ucciso un’altra donna e poi un uomo che viaggiava a bordo di un autobus. La polizia, che ha alla fine catturato Gerry Dean Zaragoza, ancora non ha stabilito il movente del killer.

“Stiamo valutando la situazione, interrogando testimoni ma ancora non abbiamo ottenuto una risposta specifica”, ha ammesso il capitano William Hayes della squadra omicidi del Los Angeles Police Department. Secondo le prime ricostruzioni, la sparatoria è iniziata nella casa di Zaragoza a Conoga Park.

Il killer conosceva la donna che ha ucciso nel distributore di North Hollywood dove ha ferito un altro uomo. Poi avrebbe tentato di rapinare un bancomat ed aperto il fuoco contro un autobus ad una fermata a Van Nuys, uccidendo un altro uomo.

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29 Luglio 2019