Venerdì 7 febbraio 2025 a Roma, nella splendida Sala del Carroccio in Campidoglio, Antonella Giordano sarà la protagonista dell’evento dedicato al suo libro “La Signora dai cento Cappelli “ (edizioni Croce), da cui prende il titolo.
ANTONELLA GIORDANO

Spendere le dovute parole per presentare Antonella Giordano come autrice crea in chiunque una legittima ambascia perché è una persona schiva e di una modestia rara. Non ama esibirsi e le volte in cui partecipa agli eventi è solamente perché insistentemente invitata. Non partecipa a premi letterari e non scrive se non per fare informazione di servizio o per sostenere i diritti umani. Le royalties, i trofei, i palcoscenici non le interessano. Eppure riesce ad avere una visibilità straordinaria. Recano le sua firma ben 18 libri e oltre 3.000 articoli ma chi la conosce sa bene che il volume dei suoi lavori è di gran lunga superiore perché ha pubblicato molto e continua a pubblicare con vari pseudonimi. Perché è lei stessa a dirlo quando le fanno questa domanda. “Non è me stessa che conta ma ciò che racconto”. E ciò che racconta investe il diritto, l’economia, la storia, la cronaca, l’arte, la letteratura e molto altro e tutto attraverso un registro espressivo che spazia dalla saggistica alla narrativa, dai testi accademici alla poesia, dall’opinionismo alle favole. Ed è così che inevitabilmente ha collezionato i premi più prestigiosi (quelli con nomination segreta) e le massime onorificenze istituzionali. Prima di scrivere questo articolo le ho chiesto una sua breve bionota. La risposta? “Alla mia età sintetizzare tutto ciò che ho fatto è difficile. All’anagrafe il mio nome è Antonina e il mio cv è pubblico. I miei scritti sono tutti come mie creature. In tutti ho messo il cuore per consegnarlo alla collettività. Citare uno perché di maggior successo e ometterne un altro non rientra nel mio sentire.”
IL LIBRO

Rispetto la volontà di Antonella e mi soffermo su questo suo originalissimo libro recensito magnificamente dal professor Salvo Germano (https://wordnews.it/2024/12/07/la-signora-dai-cento-cappelli-di-antonella-giordano/) . La Signora dai Cento cappelli è un saggio biografico dedicato alla figura dell’attivista Maria Laura Annibali, una donna da decenni impegnata per la difesa dei diritti LGBT+ attraverso tutte le forme di comunicazione e di informazione. Una donna per la quale Antonella Giordano non solo ha scritto il libro (ripeto, originalissimo per la struttura narrante e per lo stile espositivo) ma per cui devolve tutte le sue royalties all’Associazione DìGay Project di cui la Annibali stessa è presidente. E tutto, per coerenza con quanto ho premesso, senza apparire nemmeno con una sua immagine (a fronte delle troppe monotematiche presenti) nemmeno in quarta di copertina. Ancora una volta si conferma la sua grandezza nell’umiltà. Il suo stile è inconfondibile ma considerando che di “Antonelle” Giordano giornaliste e scrittrici ne esistono tante forse un ‘attenzione editoriale sarebbe gradita a quanti la stimano e leggono quotidianamente nelle testate in cui collabora. Da persona di rigore sicuramente ha rilevato ciò ma, silenziosamente, “guarda e passa”.
Nel libro Antonella racconta ciò che la vita di Maria Laura Annibali le ha comunicato senza scivolare nel paradigma della cronistoria. I fatti sono presi a riferimento per formulare riflessioni sul contesto storico, sulla politica, sulla vita. Non a caso precisa che nel libro il lettore scoprirà che la storia della Annibali è la storia del suo incontro con lei.

Afferma Antonella Giordano:
L’incontro con una persona può cambiarti la vita se quella persona l’incontri davvero.
Il vero incontro produce un’importanza decisiva sulla propria biografia.
Non sempre la consapevolezza è immediata.
Sarà il tempo a darne conferma perché tiene fermo il vero incontro nel ricordo.
Sono convinta che la storia di una persona è un termine di confronto per chi l’ascolta ma può diventare una pietra miliare se la si racconta. Se una storia di vita non è mera narrazione e non si ferma alla condivisione di avvenimenti e sentimenti ma riesce a comunicare la compenetrazione empatica tra chi scrive e la protagonista allora il racconto sublima in una valorialità esponenziale soprattutto in epoche di analfabetismo relazionale: una risorsa in cui sprigionare la propria identità relazionale, spesso strumentalizzata da derive ideologiche avversariali verso tutto ciò che appare come diverso da sè. Ogni essere, nel rispetto nella sua singolarità e della sua possibilità di manifestarla, è una risorsa. Ogni persona è umana soltanto quando può riconoscere e accettare la differenza, nella reciprocità, può imparare a scoprire i propri limiti, la propria fragilità, il valore della dignità e il valore incomparabile dell’umanità nella reciprocità. Radicata è in me, nel contempo, la convinzione che ciò rende le persone incantevoli e che le persone più incantevoli hanno sempre un vissuto complesso. Sono spesso le più difficili ma anche quelle che sanno dare moltissimo.
Chi ama scrivere sa che scrivere una storia è un impegno complesso. Resteranno pagine di una mia storia consegnate alla Storia.

Appuntamento, dunque, il 7 febbraio 2025 alle ore 18.00 a Roma, Campidoglio, Sala del Carroccio.
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Con grande orgoglio e ammirazione, porgiamo le nostre più sentite congratulazioni alla dott.ssa Antonina Giordano, nostra stimata Condirettore, per la presentazione del suo ultimo libro “LA SIGNORA DAI CENTO CAPPELLI”. In ogni pagina, la sua ineguagliabile capacità di riconoscere e accettare la differenza, come lei stessa ha scritto, emerge con forza, invitando i lettori a scoprire i propri limiti, la propria fragilità e il valore incomparabile dell’umanità nella reciprocità.
Ogni persona è umana soltanto quando può riconoscere e accettare la differenza, nella reciprocità, può imparare a scoprire i propri limiti, la propria fragilità, il valore della dignità e il valore incomparabile dell’umanità nella reciprocità.
— Antonina (Antonella) Giordano
La dott.ssa Giordano si conferma ancora una volta una figura di grandezza nell’umiltà, capace di toccare le corde più profonde del cuore umano attraverso la sua scrittura. “LA SIGNORA DAI CENTO CAPPELLI” è un ulteriore testimonianza del suo impegno nel promuovere valori di dignità, comprensione e reciprocità, valori che sono alla base di una società più giusta e umana.
Antonina Giordano non è solo una brillante giornalista e scrittrice, ma anche una fonte d’ispirazione per tutti noi. Il suo lavoro continua a illuminare il cammino verso una maggiore consapevolezza e apprezzamento delle diversità che ci arricchiscono come individui e come collettività.
Congratulazioni, dott.ssa Giordano, per questo straordinario traguardo. La sua voce rimane un faro di speranza e di saggezza nel mondo della letteratura e oltre.
( il direttore Attilio miani)
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