Traduci

ARGENTINA: BOOM DI PRODUZIONE DI GAS NON CONVENZIONALE

L’Argentina, quanto a risorse, ha un asso nella manica: il bacino di gas non convenzionale di Vaca Muerta, la cui produzione procede a gonfie vele e concorre, per un buon 45%, alla produzione nazionale avendo raggiunto lo scorso giugno un nuovo record pari ad 82 milioni di metri cubi giornalieri. Questo lusinghiero risultato è stato espresso in un comunicato dal ministro dell’Economia Sergio Massa il quale, su Twitter, ha reso nota la produzione totale di gas del solo mese di giugno, pari a 138 milioni di metri cubi al giorno. “Questi numeri sono il riflesso di uno Stato che si impegna a raggiungere la sovranità energetica e diventare un attore chiave nel mercato regionale”, ha specificato. Ed ha ragione anche se, volendo riassumere in breve, l’Argentina ha grosse potenzialità ma non altrettanti mezzi. La sua economia, difficile, non dispone di risorse finanziare tali per promuovere a dovere la produzione di gas sia a livello “regionale”, come affermava il ministro, sia a livello internazionale date le recenti sanzioni alla Russia e la possibilità che si è aperta per tanti paesi emergenti di poter sfruttare la situazione. A mancare sono le infrastrutture per i gasdotti e tutto l’indotto necessario per poter esportare il cosiddetto “oro blu”.

cms_31313/Image-1.jpeg

È da tempo che il presidente argentino Alberto Fernandez sollecita investitori specie stranieri (anche italiani) a realizzare impianti e a sviluppare la rete necessaria per la distribuzione. Si parla in particolare di “gas non convenzionale”, termine con il quale si fa riferimento a tipi di gas naturale che non possono essere estratti utilizzando i metodi tradizionali. Questi includono principalmente il gas di scisto (shale gas), il gas di carbone (coalbed methane) e il gas di petrolio in sabbie bituminose (tight oil). La loro estrazione richiede infatti tecniche avanzate come la fratturazione idraulica (fracking) e la perforazione orizzontale affinché il gas sia reso accessibile per la produzione. Il giacimento di Vaca Muerta, tradotto “vacca morta” e che deve il suo nome alle sue forme che buffamente disegnano e riportano alla sagoma di una mucca sdraiata, si estende su una superficie di 36mila chilometri quadrati e dispone di risorse estraibili non convenzionali stimate in 16 miliardi di barili di petrolio e 93mila miliardi di metri cubi di gas naturale: un tesoro che servirebbe a coprire 6 volte il fabbisogno del paese per i prossimi 20 anni ovvero, con le politiche appropriate, l’Argentina otterrebbe un introito di oltre 30 miliardi di dollari all’anno di export. Per Alberto Fernandez esso rappresenta “una riserva della quale il mondo ha bisogno in questo momento” ma occorrono, come detto, molti investimenti per attrarre i quali il governo promette di impegnarsi.

cms_31313/Image.jpeg

I progetti dei gasdotti consentiranno non solo di collegare Vaca Muerta direttamente con la provincia di Buenos Aires ma, in un secondo momento, permetteranno l’allacciamento della rete argentina a quella brasiliana, con l’obiettivo dichiarato dal governo di soddisfare non solo quindi la domanda interna ma anche quella relativa a tutto il sud del Brasile. Bolsonaro affermò “stiamo negoziando con l’Argentina”, proprio a proposito di questo sviluppo energetico comune. Parimenti l’ambasciatore argentino a Brasilia Daniel Scioli aveva affermato che “il Brasile ha bisogno di gas e noi abbiamo bisogno dei mercati e degli investimenti”. La prima parte di questo progetto, denominato gasdotto Nestor Kirchner e che, come visto, servirà la zona di Buenos Aires, “porterà ad un incremento della capacità di trasporto della rete fino a 24 milioni di metri cubi al giorno e genererà un risparmio di 1,465 miliardi di dollari sulle importazioni di Gnl e Gas Oil”, si legge in una nota ufficiale. Perché, per assurdo, pur disponendo di tutte queste risorse, l’Argentina dipende ancora fortemente dalle importazioni di energia per l’incapacità economico-finanziaria, come visto, di sfruttarle appieno. Flavia Royon, segretaria all’Energia, con riferimento a questa prima fase di questo progetto, ha dichiarato che “ogni mese verranno stabiliti record. È il risultato di una politica energetica dove le risorse vengono messe al servizio del nostro Paese, sostituendo le importazioni e generando posti di lavoro”.

Data:

26 Luglio 2023