A Paestum la XXI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

Dal 15 al 18 novembre si terrà la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, un evento di livello mondiale, l’unico sul Turismo Archeologico aperto a tutti: archeologi, operatori interessati, giornalisti e appassionati.
Quest’anno la XXI edizione della rassegna si svolgerà ancora una volta nella suggestiva cornice di Paestum, al Centro Espositivo Savoy Hotel, all’interno del parco archeologico patrimonio dell’Unesco. Tanti saranno gli espositori, 25 di paesi esteri, e 70 saranno gli incontri, tra conferenze e workshop, per approfondire meglio la tematica del Turismo Archeologico. La rassegna sarà quindi una grande occasione di scambio interculturale per Paesi che vivono realtà diverse. Un ampio spazio verrà dato anche alle nuove tecnologie multimediali utilizzate nell’archeologia, grazie alla mostra ArcheoVirtual. La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, oltre a valorizzare le eccellenze dei siti archeologici dell’area mediterranea, si propone come scopo di dare molto spazio a chi lavora nel settore, attraverso workshop ed eventi dedicati, veri e propri momenti di formazione e arricchimento.
Tra le varie sezioni della manifestazione ci sono:
ArcheoExperience:laboratori di archeologia;
ArcheoIncontri: eventi su progetti culturali e di sviluppo territoriale;
ArcheoLavoro: curato dalle università, è un orientamento post laurea per chi vuole lavorare nel settore del Turismo Archeologico;
ArcheoStartUp: presentazioni di progetti innovativi per la valorizzazione dei beni archeologici;
Premio “Antonella Fiammenghi”:assegnato alla miglior tesi di laurea sul Turismo Archeologico;
Premio “Paestum Archeologia”: assegnato a chi si impegna nella valorizzazione del patrimonio archeologico;
Incontri con i Protagonisti: momenti in cui pubblico incontra importanti archeologi e volti noti della TV.
Infine, a tutti questi eventi e novità si aggiunge il prestigiosissimo International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, ispirato al coraggio dell’omonimo direttore del sito archeologico di Palmira, che si è sacrificato per difendere il patrimonio storico e archeologico della città siriana, rasa al suolo dall’Isis nel 2015. Ogni anno questo riconoscimento si propone di premiare le migliori scoperte archeologiche, con giudizio insindacabile di prestigiose riviste archeologiche quali Antike Welt (Germania), Archéologie Suisse (Svizzera), Current Archaeology (Regno Unito) e Dossiers d’Archéologie (Francia).
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