PARIS FASHION WEEK

COLLEZIONI SPRING-SUMMER 2020

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Parigi tutte le sfilate porta via! E’ toccato alla fashion week che si è svolta dal ventitré settembre al primo ottobre scorso nella capitale francese e ai grandi nomi della moda francese come Dior, Saint Lauren, Givenchy, Vuitton e Chanel chiudere il fashion month dedicato alle sfilate delle collezioni e alle tendenze che indosseremo la prossima primavera-estate 2020.

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Il fashion show della maison Christian Dior è un vero incanto, la designer Maria Grazia Chiuri con la sua collezione ha voluto rendere omaggio a Catherine Dior, sorella del fondatore della maison Christian e alla sua passione per la botanica che appare sullo sfondo in foto circondata da fiori nel posto che amava di più che era il suo giardino. Un “angolo” del Museo di Storia Naturale di Parigi è diventato un bosco con centosettanta di alberi veri e che al termine della sfilata hanno trovato un’adeguata ricollocazione e prontamente ripiantati per dar vita ognuno ad un progetto di sostenibilità. Una location e una collezione che sono stati un’ode alla natura e che ha puntato i riflettori sull’attualissimo tema dell’ambiente e la sua preservazione. Il focus della collezione è sempre lui, l’iconico Miss Dior, l’abito in tulle leggero ed impalpabile che la designer rinnova e arricchisce di preziose applicazioni o stampe floreali, ma c’è anche spazio per capi più smart, ma altrettanto chic come le giacche in pied-de-poule e in tweed, le jumpsuit, le camicie dal taglio maschile che si “addolciscono” grazie ai colori pastello come l’azzurro e gli shorts (un capo tormentone di tutte le fashion week e che sarà un must have della prossima estate) e dove gli accessori imprescindibili sono il cappello in paglia e la tote bag che per la prossima estate si dota di tasche frontali per avere sempre a portata di mano tutto il necessario.

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Anche per la maison Yves Saint Laurent le donne della prossima estate saranno catapultate nei meravigliosi anni ’70 che tanto hanno influenzato le sfilate newyorkesi e milanesi. Da Saint Laurent è tutt’altro fashion show con il Trocadero sullo sfondo la Torre Eifell che si trasforma in una passerella moderna con grandi riflettori che proiettano fasci di luce verso il cielo all’incedere delle modelle, ma che per la pantera nera Naomi Campbell alla quale è stata affidata l’ultima uscita indossando l’iconico smoking si abbassano al suo incedere inimitabile (le fashion week sono state indiscutibilmente la riscossa delle cinquantenni, se a Milano la regina indiscussa delle passerelle è stata la cantante pop Jennifer Lopez a Parigi non si è parlato d’altro della sensualissima e bellissima cinquantenne Naomi Campbell). Il designer Anthony Vaccarello immagina una donna hippy chic che indossa sensualissimi long dress, shorts, camicie con volant e scollature abissali e ai piedi solo stivali. Il nero la fa da padrone come il bellissimo smoking sparkling indossato da Naomi per chiudere la sfilata, in questa collezione l’accessorio feticcio sono stati gli occhiali a mascherina black, una collezione dove c’è tanto della storia della maison che il designer ha saputo riportare in passerella con un mood contemporaneo e street style che da alcuni anni è la chiave della maison per la conquista della fetta di mercato più giovane.

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Lo stilista più amato da influencer, it-girl e modelle, Olivier Rousting per la collezione primavera-estate 2020 disegnata per la maison Balmain ha voluto vincere facile. Nella cornice dell’Opera Garnier di Parigi manda in passerella tutto quello che di Balmain piace alle clienti: blazer oversize, maniche scenografiche, tanto sparkling, outfit total black, jumpsuit attillatissime e l’immancabile pelle spalmata o in vernice. Una collezione di fatto molto “influencer”, dal punto di vista del fashion troppo comfort zone che non ha regalato ai fashion editor presenti nessuno stupore.

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Il grande designer Pierpaolo Piccioli per la collezione primavera-estate 2020 della maison Valentino ha voluto portare elementi, tessuti ed accessori dell’haute couture nel pret-a-porter e di conseguenza alla portata di una fetta di clienti più grande. La bellezza della collezione, ancora una volta, è nella palette colori e nei suoi inediti accostamenti, la sfilata si apre con venti outfit total white che acquistano carattere e tridimensionalità per merito di preziosi ricami, delle piume, degli arricciamenti, delle sapienti pieghe, delle paillettes e resi ancor più abbaglianti dagli accessori gold. Poi finalmente arriva il colore ed è un’esplosione di rosso corallo, verde acido anche in versione fluo, stampe floreali e jungle che nelle sapienti mani del designer acquistano un’anima chic e glamour proprio come la donna Valentino sa di essere. Le linee sono nette e pulite quasi a contrapporsi all’enfasi del colore e degli accessori che diventano l’oggetto del desiderio come la bag Valentino-Garavani Rockstud Spike che per la prossima estate diventa fluo acquistabile immediatamente online mentre lei faceva bella mostra in passerella. Anche in questa collezione c’è tutto Pierpaolo Piccioli, il suo grande talento e la sua verve creativa che al momento non ha eguali nel fashon system.

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La donna portata in passerella dalla maison Givenchy è una donna forte che non si lascia condizionare dalle tendenze del fashion system, è una donna che vive pienamente il suo tempo senza echi nostalgici per gli anni passati. La collezione di Givenchy per la prossima primavera-estate è senza data di scadenza, una collezione minimal dove l’unico punto fermo è l’eleganza, una collezione dove i capi potranno essere indossati per sempre senza mai apparire datati. Anche la palette colori usata è estremamente chic, una stampa su tutte, quella floreale, che non sarà mai demodé così come il denim che diventa un capo sofisticato dall’allure tipicamente parigino.

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La designer Stella McCartney sfila a Parigi e non a Londra come era solita fare dopo essere entrata a far parte del colosso del lusso LVMH pur mantenendo la maggioranza e il suo ruolo di designer della maison che porta il suo nome. Come è stato per le passate collezioni della McCartney anche questa ha un’impronta fortemente ambientalista e cruelty free (una collezione sostenibile per il settantacinque per cento), è stata la prima negli anni a sostituire i classici tessuti con quelli più eco sostenibili come il cotone organico, il chachemire eco frendly e il poliestere riciclato. Detto questo certamente degno di nota e plauso la designer porta in passerella una collezione anonima, dove di glamour se ne vede poco, sfilano le solite linee oversize e una palette colori “sgargiante” che ha poco a che fare con l’eleganza. Staremo a vedere se alle clienti basterà salvare il pianeta a discapito del fashion.

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Virginie Viard firma la sua terza collezione alla guida della storica maison francese Chanel dopo la scomparsa del designer Karl Lagerfeld e come sempre la location è il Grand Palais che per questa collezione si trasforma per assumere le sembianze dei tipici tetti parigini. Affacciandosi a ringhiere con aria sognante e guardando dalle finestre le modelle hanno sfilato indossando per lo più outfit black and white, camicie in chiffon di seta con volant, gonne a palloncino, pantaloni modello capri, l’immancabile tessuto tweed, ma la vera novità arriva la sera dove la designer immagina una donna che indossa un completo inconsueto con giacca corta dalla forma a scatola e shorts. E’ stata una collezione all’insegna della continuità stilistica con il suo predecessore non pienamente riuscita dove l’unico guizzo creativo se visto con gli shorts e il denim.

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La chiusura della fashion week parigina è stata affidata alla maison Louis Vuitton che ha allestito il suo fashion show al Museo del Louvre quasi a voler mitigare con la solennità del luogo le “esagerazioni” dei quarantasette outfit che hanno sfilato in passerella creati dal designer Nicolas Ghesquiere. E’ stata una collezione mix and match con capi classici come il trench, il blazer e il pantalone gessato che vengono indossati con capi dalle decorazioni volutamente esagerate come i lunghi gilet con paillettes, le stampe vivaci, i cappelli a bombetta e l’onnipresente monogramma. E’ stata una collezione che conferma le dichiarazioni del designer convinto che stiamo vivendo una nuova Belle Epoque, come sempre sono stati gli accessori a catalizzare l’attenzione di tutti che sono impazziti per la clutch identica in tutto e per tutto alle cassette VHS tanto care alle donne degli anni ’80 e ’90.

Dopo aver archiviato anche la fashion week parigina possiamo affermare con certezza che la prossima estate sarà caratterizzata da queste macro tendenze che poi daranno vita a tante altre micro tendenze: gli shorts, le bermuda, il mood seventy, le maniche a palloncino e scenografiche in genere, le jumpsuit, il total white, gli accessori gold, la stampa floreale, la stampa tropicale e quella jungle, il modello a secchiello per quanto riguarda le borse…e dalla prossima estate passo e chiudo!

T. Velvet

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