LA RIVINCITA DELL’INFLUENZA DELL’INFLUENCER
IL FASHION STYLE SCENDE IN CAMPO CONTRO IL VIRUS

A dare il via all’ondata positiva a favore della battaglia contro il coronavirus nel fashion system è stata la maison Giorgio Armani con una donazione di un milione e duecentocinquantamila euro e subito dopo sono arrivati l’imprenditrice ed influencer planetaria Chiara Ferragni e suo marito il rapper Fedez. In pochi giorni, partendo con una propria donazione, sono riusciti a raccogliere oltre quattro milioni di euro che sono serviti a costruire un nuovo reparto di terapia intensiva per l’Ospedale San Raffaele di Milano che è stato realizzato nelle tensostrutture sportive dell’Università Vita-Salute San Raffaele e che sarà completato il prossimo lunedì. Ai tanti messaggi di apprezzamento arrivati alla coppia non sono mancati i messaggi critici che li hanno accusati di voler ripulire la loro immagine o di farsi pubblicità.
A volte mi chiedo come certa gente possa dar fiato alla bocca senza prima attivare il cervello; ha un senso dire che Chiara Ferragni con i suoi dieci milioni e passa di followers possa aver bisogno di farsi pubblicità? La polemica più “illustre” è stata quella dell’ex ballerina Heather Parisi che così ha commentato sui social l’iniziativa dei Ferragnez: “Non era meglio promuovere la raccolta fondi per l’emergenza del covid19 a favore della sanità pubblica e degli ospedali che davvero ne hanno bisogno invece che a favore del più grande gruppo di sanità privata dell’Italia? Mi sembra Robin Hood all’incontrario”. Vorrei solo ricordare alla Signora Parisi che il San Raffaele è sì una struttura privata, ma che oggi sta fornendo cure a tutti i lombardi che ne hanno bisogno e che era la cosa più logica destinare le risorse nella Regione e nel presidio più sottopressione in Italia in questo momento. Mi spiace perché Heather Parisi era il mio mito quando, più che una bambina, la vedevo danzare a Fantastico e che andava a danza sognando di diventare come lei, ma certe ultime sue esternazioni e questa in particolare mi hanno grandemente delusa. La signora che vive da anni ad Hong Kong credo faccia meglio a documentare e commentare, come per altro fa già egregiamente, come vive Hong Kong e i suoi cittadini questo momento così difficile e di non occuparsi di situazioni che non conosce. L’altro “mito”, almeno per la sottoscritta che ama la moda e che ha amato le mitiche top model degli anni ’90, caduto dal suo piedistallo in questi giorni è stata l’ex top model Carla Bruni che con la sua inqualificabile sceneggiata durante la fashion week mentre ridicolizzava la pericolosità del coronavirus ha azzerato per sempre ogni sua credibilità. La cosa positiva di questo virus è stata quella di far emergere il vero lato delle persone e di molti personaggi pubblici che ritenevamo perfetti ed intelligenti, questo ci permetterà, almeno alla sottoscritta, di fare una bella pulizia tra amici e personaggi da seguire sui social. Dopo queste considerazioni, tornando a bomba, sono stati tanti i grandi, medi e piccoli brand a dare il loro contributo effettivo al contrario dei tanti tromboni radical chic che dispensano il verbo dai loro comodi appartamenti, meglio se a Manhattan, e poi alla resa dei conti sono solo fuffa!
Prada: due postazioni complete di rianimazione e terapia intensiva
Il colosso del lusso francese Lering, che ha tra i suoi brand anche molti ex italiani tra cui Gucci, Bottega Veneta, Pomellato etc… due milioni di euro
Donatella Versace e sua figlia Allegra a titolo personale duecentomila euro
AD Gucci, Marco Bizzarri a titolo personale centomila euro
Gruppo Benetton: tre milioni di euro
Monclear: dieci milioni di euro
Bulgari: una donazione per l’acquisto di un macchinario all’avanguardia per lo studio e la prevenzione del virus
Brand Sergio Rossi: centomila euro e il cento per cento di tutte le transazioni delle sue vendite online dal quattordici al venti marzo
Brand Miroglio: ha convertito parte della sua produzione per produrre mascherine
Ermanno Scervino: mette a disposizione la sua sartoria per produrre mascherine
Trussardi: sta sostenendo attivamente la sua comunità, la città di Bergamo così fortemente provata attraverso la Onlus Cesvi
Ho voluto mettere nero su bianco questo elenco parziale, perché questi sono alcuni nomi del fashion system che hanno fatto la loro parte, per tutti quelli che continuano ancora a sostenere che il fashion system, che per il sistema paese vale svariati milioni di euro, sia un branco di eccentrici che fa “solo vestiti”. Non solo il fashion system sta facendo la sua parte, ma anche molti influencer hanno diffuso messaggi positivi e inviti a seguire le regole, invitando a restare a casa ai loro followers che sono perlopiù giovani e giovanissimi. Chiara Ferragni ha messo la sua immensa influenza a disposizione di un messaggio che può fare la differenza e avere un appeal più efficace verso i giovani a fare la loro parte contro questa difficile battaglia cambiando le loro abitudini per il bene di tutti. Poi ci saranno i soliti che obietteranno portando all’attenzione le tante stupidità dispensate dai vari influencer in questi giorni sui social, ma la categoria dei deficienti non è appannaggio esclusivo della categoria degli influencer, ma la ritroviamo nella categoria dei giornalisti, degli insegnanti, degli idraulici etc…
In questo periodo sono tanti gli influencer che cercano attraverso la musica, i tutorial di moda, make up, skincare, cucina, fai da te di rendere parte della nostra giornata più vivibile psicologicamente. Loro non sono dei giullari del web come in molti, stupidamente, li hanno definiti, ma sono delle persone che nonostante la situazione difficile, nonostante la paura, nonostante i momenti difficili personali e familiari provano a portare l’attenzione verso altro, perché è psicologicamente insostenibile conciliare il dover restare a casa e l’essere bombardati da notizie ed immagini devastanti ventiquattro ore su ventiquattro. Tutti abbiamo bisogno di spegnere l’interruttore dell’ansia e della paura, fosse anche solo grazie alla skincare condivisa come sta cercando di fare quotidianamente su Instagram Cristina Fogazzi, alias L’Estetista Cinica che vi consiglio di seguire se siete delle addicted di creme, fanghi, profumi, per avere consigli sinceri e spassionati, per avere una carica d’ironia e su come non prendersi sul serio che di questi tempi è una roba rara e preziosa. Lei è bresciana, una città che in questo momento è nell’occhio del ciclone, lei è una tosta che si sta spendendo per raccogliere fondi per la sua città, lei è una che, nonostante tutto, ci strappa sempre un sorriso. Questo sono anche gli influencer, personalmente non amo i giudizi tranchant, vale per i fatti, ma soprattutto vale, più che mai, per le persone che non possono essere liquidate con un aggettivo o con una semplicistica equazione come può essere influencer = cretino.
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