Il Polo Nord rischia di rimanere senza ghiacciai prima del 2050

Lo dicono i risultati di uno studio internazionale

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I cambiamenti climatici stanno erodendo poco a poco il nostro pianeta, con il serio rischio che si possa giungere a un punto di non ritorno.

Uno studio condotto da un team di ricercatori provenienti da diversi paesi del mondo, guidato da Dirk Notz dell’Università di Amburgo, ha dimostrato che un totale scioglimento dei ghiacciai del Mar Glaciale Artico potrebbe avvenire entro il 2050, e forse anche prima del previsto; ciò dipenderà certamente dall’efficacia delle misure di contenimento per il deterioramento ambientale.

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Il risultato della ricerca è frutto di una comparazione tra diversi modelli climatici, con annessa valutazione del peggior scenario futuro - caratterizzato, cioè, da scarse misure di prevenzione del riscaldamento globale - proprio nell’area del Mar Glaciale Artico. Le simulazioni effettuate hanno dimostrato che il totale scioglimento dei ghiacciai marini potrebbe avvenire con molta probabilità nel periodo estivo.

Allo studio ha preso parte anche la Fondazione CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici), che, come specificato nella presentazione sul sito della stessa, dal 2006 ha dato inizio alla sua mission di “promuovere la conoscenza nel campo della variabilità climatica, le sue cause e impatti e le interazioni con il clima globale, attraverso lo sviluppo di simulazioni ad alta risoluzione dei modelli dell’atmosfera e dell’oceano, della superficie e dell’idrologia sotterranea, degli impatti ambientali e socio-economici.”

Il CMCC, infatti, grazie ad un’équipe di esperti del reparto di ricerca ODA (Ocean Modeling Data Assimilation), ha analizzato la variabilità del ghiaccio in simulazioni con diversi scenari futuri. Dorotea Iovino, ricercatrice del CMCC, ha spiegato che “i modelli CMIP6 differiscono ampiamente nel simulare quando l’Oceano Artico sarà libero dai ghiacci, con un’estensione del ghiaccio marino inferiore al milione di km2. Tuttavia, la maggior parte dei modelli, e in particolare quei modelli in grado di catturare meglio l’evoluzione del ghiaccio marino osservata, prevedono che l’Artico si ritroverà libero dai ghiacci a settembre prima del 2050, in tutti gli scenari presi in esame.

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Dirk Notz ha dichiarato che “anche riducendo le emissioni globali rapidamente e in maniera sostanziale, e con ciò riuscendo a rimanere al di sotto dei 2°C di riscaldamento globale rispetto ai livelli pre-industriali, ciò nonostante il ghiaccio marino nell’Artico potrebbe occasionalmente scomparire in estate anche prima del 2050. E questa è una notizia che ci ha veramente sorpreso”.

Nel Mar Glaciale Artico ogni anno, durante la stagione più calda, avviene un graduale scioglimento dei ghiacciai, che riprendono poi a estendersi in inverno. Negli ultimi decenni, però, la coperta di ghiaccio dell’Artico si è molto ridotta, provocando ingenti danni all’ecosistema marino, che comprende foche, orsi polari e altre specie a rischio estinzione.

Francesco Ambrosio

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