L’ACCENDINO MAGICO
Intervista a Roberto Fazioli

In scena a Roma dal 23 settembre all’11 ottobre al Teatro Golden “L’accendino Magico” di Claudio Greg Gregori e Riccardo Graziosi che sono anche interpreti insieme a Claudia Campagnola, Lallo Circosta, Vania della Bidia e Roberto Fazioli. Diretti da Greg.
La trama è avvincente… per saperne di più Elisabetta Ruffolo ha intervistato Roberto Fazioli.
L’accendino magico, una commedia ironica e surreale! Perché?
Innanzitutto, bisogna essere sempre ironici nella vita con gli altri e soprattutto con se stessi in modo che si possa avere uno scambio di energia e “giocare” insieme come fanno i bambini. Se non c’è ironia nella vita e nell’Arte, c’è qualcosa che non va. Nel Teatro l’ironia serve ad arrivare al pubblico perché trasmette gioia.
Personaggi caleidoscopici, il tuo qual è?
Sono il proprietario dell’accendino che permette al soggetto che lo possiede di spostarsi in varie dimensioni e di fare un cambiamento.
L’accendino mi è stato rubato e i cinque personaggi si spostano in un’altra dimensione e nello stesso tempo cambia anche il soggetto, diventano cafoni, fanno lo scambio di coppie.
Come proprietario cerco disperatamente di riavere l’accendino e man mano che loro si dilettano ad usarlo, alla fine dello spettacolo c’è una frase “l’uomo è abituato ad avere sempre di più e quando ha avuto quello che desiderava, vuole ancora di più”, invece bisogna rimanere nella propria dimensione. Vivere qui e ora come sto facendo io dopo la pandemia, in questo momento bisogna vivere il presente.
Sono un monaco un po’ fantasy che cerca di recuperare l’accendino e…
Il ritrovamento di un accendino magico perché permette di variare le dimensioni…Se capitasse nelle realtà che uso ne faresti?
Cercherei di vivere in una dimensione dove non c’è invidia, cattiveria. La felicità arriva senza cercarla. Una dimensione dove ci sia un po’ di equilibrio su tutte le cose.
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