PROPOSTE DI LETTURA – ELISA BIAGINI, " DA UNA CREPA"
Nel bosco
Non ho ancora conosciuto Elisa Biagini (1970, fiorentina, ha lavorato anche negli States), ma non dispero che ciò possa accadere in futuro, nonostante la mia scarsa propensione ai viaggi. Le ho telefonato, forse nel ’95 o nel ’96, perché mi avevano colpito alcuni suoi versi pubblicati sulla rivista mensile POESIA: internet era agli albori, almeno per me, e mi sembrava il mezzo più accessibile per avere i suoi libri. Ho avuto la sensazione di parlare con una persona schiva, cordiale, forse un po’ stupita del mio interesse di lettore. Mi spedì “Uova” (editrice Zona) e “Questi nodi (gazebo verde), con testi in italiano e in inglese. Successivamente acquistai “Nel bosco” e “L’ospite” (Giulio Einaudi ed.), mentre “Da una crepa” (Einaudi) e “Filamenti” (quest’ultimo recentissimo) non sono ancora nel mio scaffale ma ci arriveranno. Ha un sito personale (www.elisabiagini.it) e una scarsa propensione a diffondere le notizie e gli appuntamenti che la riguardano tramite i social media, o almeno così ritengo. In ogni caso si tratta di un’autrice affermata, da leggere e da considerare con attenzione. Parlare di poesia contemporanea e dimenticarsi di Elisa Biagini sarebbe una leggerezza imperdonabile. Molti di noi, compreso soprattutto chi scrive, sono forse sottobosco. Lei è “Nel bosco”!
Tratto dalla silloge: Da una crepa, Giulio Einaudi ed.
Quando l’occhio si oscura
non cercare il calore della
mano che la palpebra abbassa,
scappa la melodia della parola,
la voce che ti sorride coi denti rifatti.
Se la lingua è mondo, è
specchio, trovatici con la pupilla
spalancata, pescaci da quel nero
quell’inchiostro che dica la parola
verticale. Alla sua ombra crescono
domande, si fa spazio
al respiro del pensare.
Non parola orizzontale che sommerge,
ma il bianco dei margini, la pausa che
copre l’assenza tra te e me.
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