LA BILOCAZIONE

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La bilocazione (o multilocazione) è un fenomeno paranormale per il quale un individuo è presente con il proprio corpo, contemporaneamente, in due o più posti diversi.

Talvolta il soggetto ne è consapevole mentre altre volte no, per cui il fatto è verificabile solo tramite la testimonianza di terze persone.

La bilocazione sembrerebbe favorita da intensi stati di sofferenza fisica o psichica, da condizioni di trance o da particolari fasi del sonno: i viaggi astrali, di cui ho parlato in uno dei miei articoli, possono in qualche occasione aprire la porta a questo fenomeno.

Ad oggi la Scienza non è arrivata a spiegare razionalmente tale manifestazione ma la storia - soprattutto l’agiografia cattolica - pullula di esempi in questo senso: da Paolo di Tarso a padre Pio da Pietrelcina, non abbiamo che l’imbarazzo della scelta!

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René Magritte

Vediamo qualche esempio.

Nella vita di Sant’antonio da Padova (+ 1231) si narra che mentre il santo stava predicando nella città di Montpellier, in Francia, si ricordò che quello stesso giorno doveva cantare l’Alleluia alla Messa celebrata nel convento di Padova ma non aveva incaricato nessuno di sostituirlo. Allora sospese il discorso, si tirò il cappuccio sul capo e rimase immobile per alcuni minuti. In quello stesso istante i frati del convento padovano lo videro nel coro della loro chiesa e lo udirono cantare l’Alleluia. Terminato il canto, i fedeli di Montpellier lo videro scuotersi come da un sonno e riprendere la predica.

Un altro caso decisamente eclatante riguarda la Venerabile Suor Maria di Gesù da Agreda (+ 1665), che avrebbe catechizzato una tribù indigena del Nuovo Messico senza aver mai lasciato il suo convento in Spagna.

Più vicino ai nostri giorni, padre Pio da Pietrelcina (+ 1968), la cui vita era letteralmente costellata di doni soprannaturali.

Un rapporto del Sant’Uffizio del gennaio 1922 riporta testualmente l’interrogatorio che mons. Raffaello Carlo Rossi, inquisitore, fece a padre Pio.

Quando il prelato chiese al frate di spiegargli il fenomeno delle sue bilocazioni, questi gli rispose: “Mi è capitato di essere in presenza di questa o quella persona, in questo o in quel luogo. Non so se la mia mente mi è stata trasportata lì, o quello che ho visto era una sorta di visione del luogo o della persona. Non so se ero lì con il mio corpo o solamente con lo spirito”. Interrogato poi su come si presentasse questo fenomeno e in che modo si concludesse, rispose: “Ordinariamente mi è venuto pregando, la mia attenzione era rivolta all’orazione; poi mi ritrovavo senz’altro come prima”.

Dal suo ingresso in religione nel 1918, Padre Pio non lasciò mai il suo convento, eppure sono tantissime le persone che testimoniano di averlo visto e di aver parlato con lui in diverse parti del mondo, e questo ancora oggi.

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S. padre Pio da Pietrelcina

“Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa - se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito fino al terzo cielo. E so che quest’uomo - se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare”. (2Cor 12,2-4)

Queste sono le esatte parole con cui San Paolo, l’Apostolo delle genti, descrisse le propria esperienza di bilocazione: ancora oggi, coloro che sperimentano questo particolare fenomeno lo descrivono così o con parole simili, sottolineando il loro forte coinvolgimento emotivo seguito da uno stato di assorbimento estatico.

Tuttavia non bisogna credere che il fenomeno della bilocazione sia un’esclusiva del cattolicesimo. Questo termine lo ritroviamo anche in un ampio spettro filosofico: pensiamo all’induismo, alla filosofia greca, allo sciamanesimo, al buddismo, all’occultismo e alla Cabala. E questi sono solo alcuni esempi tra i tanti. Alla base c’è sempre, però, la pratica ascetica legata alla respirazione, alla preghiera e alla meditazione. Diciamola tutta, alla consapevolezza di sé.

Nonostante vi siano diverse manifestazioni del fenomeno di bilocazione, la base rimane in ogni caso lo SDOPPIAMENTO di un soggetto in due corpi, uno materiale e l’altro immateriale - il corpo astrale - talvolta invisibile al soggetto stesso.

Attenzione a non confondere la bilocazione con il viaggio astrale: in quest’ultimo caso il soggetto, si reca spiritualmente in un luogo ma senza avere la sensazione di sdoppiamento né, tantomeno, senza materializzarsi o essere visto da terzi.

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René Magritte

Sono riconosciute due tipologie di bilocazione: quella OGGETTIVA, in cui il soggetto è visto contemporaneamente, da testimoni, in due luoghi diversi e quella SOGGETTIVA, in cui è il soggetto stesso ad essere testimone della propria esperienza.

Vi sono poi diversi tipi di manifestazioni del fenomeno, che possono essere riconducibili a sei principali:

  1. Il soggetto, cosciente o in stato di leggera trance, percepisce il proprio doppio vicino a se;
  2. La coscienza del soggetto si trasferisce nel proprio doppio, il quale può decidere di lasciare temporaneamente il corpo fisico per viaggiare in altri luoghi;
  3. Il soggetto è come assopito e non ha una reale coscienza di ciò che accade ma le persone che gli sono attorno sono in grado di vedere sia il suo corpo fisico che il suo doppio accanto a lui. Oppure possono vederlo, contemporaneamente, in due luoghi diversi; al suo risveglio, però, il soggetto non ricorderà nulla di quanto accaduto;
  4. Il soggetto sogna in maniera ricorrente luoghi sconosciuti e incontra persone con cui intrattiene conversazioni: in verità non si tratta di un sogno perché queste stesse persone testimonieranno di aver effettivamente parlato con il soggetto o di averlo visto in quel determinato luogo;
  5. Il soggetto vuole coscientemente mettersi in comunicazione mentale con persone lontane sapendo che, per fare ciò, dovrà compiere un “viaggio”: in questo caso il suo doppio viene visto o udito sia dalle persone oggetto del desiderio, si da quelle vicine ad esse. Questo fenomeno viene chiamato “apparizione telepatica”;
  6. Il soggetto, durante il sonno o in stato di ipnosi, lascia il corpo per recarsi in un mondo ultraterreno dove incontra persone defunte di cui gli restano precisi ricordi.

Questa classificazione non è assolutamente esaustiva, in quanto ogni caso è a sé stante e può essere corollato da altri fenomeni soprannaturali, quali la telecinesi o la chiaroveggenza.

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Durante la bilocazione avviene davvero uno sdoppiamento del corpo oppure si tratta di un fenomeno “virtuale”?

Se la Scienza non sa dare una risposta, l’Esoterismo invece non ha dubbi: il corpo non è fatto soltanto di materia ma anche di spirito. È proprio questo corpo eterico che si stacca da quello fisico per vivere esperienze che vanno oltre la dimensione materiale, fino a quella ultraterrena. Di prove, per chi ha occhi per vedere e orecchie per intendere, ce ne sono quante ne vogliamo.

Quello che dobbiamo chiederci non è SE è possibile ma COME. Dobbiamo ricominciare a “pensare largo”, a ritrovare la scienza della conoscenza sepolta in noi da generazioni di “ammaestramento coscenziale” e tecnologico. Non è difficile, basta ascoltare la voce che, dentro di noi, cerca di farsi strada. Quella è l’unica verità, l’unica che dovremmo ascoltare.

Simona HeArt

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