LA TASSEOMANZIA
Molto vicina al nostro immaginario esoterico, la TASSEOMANZIA è un’arte divinatoria che utilizza i fondi di the per scrutare il proprio destino in amore.
Il nome deriva dallo strumento utilizzato, ovvero la tazza (in francese tasse) e si diffuse in Europa nella metà del XVII secolo, a seguito dall’importazione di questa bevanda dalla Cina. I cinesi praticavano quest’arte fin dal IV secolo, ma con una devozione ed una sacralità che purtroppo non hanno trovato riscontro nella cultura occidentale. Allora come oggi, i cinesi preparano il the in religioso silenzio, eseguendo i vari passaggi lentamente e con evidente concentrazione: si tratta di una vera e propria cerimonia che, prima di nutrire il corpo, delizia tutti gli altri sensi.
La Tasseomanzia non riguarda solo i fondi di the ma anche quelli di caffè o di vino rosso: in generale, di tutto ciò che lascia un “fondo” che si presti alla lettura.
Gli antichi Romani, ad esempio, praticavano l’Oinomanzia, ovvero la lettura dei fondi di vino all’interno della coppa mentre nel Medioevo era d’uso la Ceromanzia, che interpretava le forme assunte dalla cera liquida solidificatasi in una coppa di acqua fredda.
Come sempre tutto ha una sua origine e una sua trasformazione: in poche parole, una sua storia.
La Tasseomanzia
La pratica della Tasseomanzia si diffuse inizialmente nei salotti aristocratici perché, oltre al fatto che il costo delle foglie di the non era accessibile a tutte le estrazioni sociali, richiedeva una grande preparazione e competenza. Tanto per cominciare il the doveva essere preparato in una certa maniera e, soprattutto, il consultante doveva saper interpretare correttamente le svariate forme assunte dalle foglie: sono questi disegni, infatti, a tracciare il responso dell’oracolo.
Senza troppi indugi, vediamo qual’è la PROCEDURA di preparazione del the.
Innanzitutto è meglio utilizzare tazze ampie e bianche, che non abbiano disegni o decorazioni che disturbino la lettura dei fondi.
Poi, si passa alla scelta del the: i migliori sono quelli indiani o cinesi perché più scuri rispetto agli altri e devono essere utilizzati rigorosamente in foglie sciolte.
Una volta pronto, il the va lasciato riposare qualche minuto e quindi versato in tazza senza il colino. La persona che desidera avere un responso dall’oracolo deve formulare la domanda a voce alta e concentrarsi su di essa durante la degustazione del the, al termine della quale lascia un minimo di liquido e, beninteso, tutte le foglie.
Una volta che le foglie si sono depositate sul fondo della tazza, si getta il liquido in eccesso e la si copre con un piattino.
Dopo aver girato tre volte la tazza in senso orario se ne capovolge il contenuto sul piattino, dandole tre leggeri colpi per far staccare quante più foglie possibili.
La tazza rappresenta il presente mentre il piattino il futuro.
Rito del the
A questo punto inizia la lettura dell’oracolo che va effettuata da sinistra a destra e dall’alto verso il basso: più la forma è vicina al bordo della tazza, prima si avvererà il desiderio.
Le forme più vicine al manico, invece, indicano eventi importanti per il consultante mentre le altre solo eventi passeggeri o di poca importanza.
Vediamo qualche forma e il suo significato:
Albero = successo
Anello = matrimonio
Croce = problemi all’orizzonte
Cuore = fedeltà del partner o incontro d’amore
Occhio = prestare attenzione
Ragno = denaro o fortuna
Uovo = fertilità o crescita
Viso = nuove amicizie
Queste sono solo alcune delle innumerevoli immagini e combinazioni che si possono creare, perciò è necessaria una accurata preparazione oltre ad una buona dose di empatia e sensitività, spesso innate.
Lettura delle foglie di the
È veramente affascinante il mondo della divinazione ed è sempre interessante scoprire ed approfondire l’origine di tali pratiche.
Non bisogna mai dimenticare, però, che niente e nessuno può sostituirsi al libero arbitrio dell’uomo, che solo è il regista e l’attore della propria esistenza.
La divinazione non è altro che la manifestazione di un processo già in corso e il suo compito è proprio quello di portare alla coscienza un qualcosa che non si è ancora in grado di razionalizzare. Una volta raggiunto lo scopo, però, tutto torna nelle nostre mani e siamo noi a decidere, consapevolmente, quale direzione dare alla nostra vita. Cambiare è SEMPRE possibile!
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