NON SOLO COVID: ROMA RISCHIA LA CRISI SANITARIA
A preoccupare sono le 1.500 tonnellate di rifiuti abbandonati per le strade ogni giorno

Ci risiamo: la Città Eterna è di nuovo, eternamente invasa dai rifiuti. E ciò non costituisce una preoccupazione solo prettamente estetica, di decoro urbano: a pagarne le conseguenze potrebbero essere i cittadini stessi, con ricadute negative sulla propria salute. La situazione è davvero critica: ben 1.500 tonnellate di rifiuti ogni giorno restano abbandonati, a marcire persino per una settimana intera in condizioni climatiche proibitive. I cassonetti ormai non riescono più a contenere gli enormi cumuli, che invadono i marciapiedi.
A lanciare l’allarme salute è stato il sottosegretario Andrea Costa, intervistato dai microfoni de Gli Inascoltabili su Nsl Radio: "Esiste un rischio sanitario per i rifiuti in strada a Roma? Non c’è dubbio, non lo dico io ma ci sono i dati, le evidenze e le esperienze del passato. È chiaro che con l’arrivo dell’estate e l’innalzamento delle temperature i rifiuti non raccolti e abbandonati possono rappresentare un rischio anche per la salute, è un tema che le amministrazioni locali devono affrontare e risolvere”.
La situazione rifiuti nella Capitale è precipitata ormai 8 anni fa, quando è sorto il problema di trovare un’alternativa sostenibile allo smaltimento in discarica. Nel 2013 ha chiuso i battenti il maxi invaso di Malagrotta, e i rifiuti sono finiti nel territorio provinciale e regionale, con residui che però “invadono” anche le altre regioni. L’ultimo accordo ponte, infatti, prevede che 36mila tonnellate di rifiuti romani vengano destinate a Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Abruzzo e Marche per lo smaltimento.
Contribuisce ad esacerbare la problematica la scarsa adesione dei cittadini alla raccolta differenziata, che è passata dal 43% del 2016 all’appena 46% odierno. Un vero e proprio flop, considerato che l’amministrazione Raggi aveva previsto un’impennata al 70% entro il 2021.
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