XI JINPING PROMETTE DI SOSTENERE LO SVILUPPO DEL TIBET
È il primo presidente cinese dal 1990 a recarsi in visita ufficiale nel paese

Prima di lui, solo Jiang Zemin, nel 1990, si era spinto a tanto. Dopo oltre un decennio di “assenza” da parte dei leader cinesi, Xi Jinping si è recato in visita ufficiale a Lhasa, capitale del Tibet, in occasione del 70° anniversario dell’invasione della regione da parte delle truppe comuniste. Il segretario generale del Partito Comunista Cinese è stato accolto in pompa magna da una marea di tibetani in abiti etnici, alcuni dei quali si sono lanciati nell’esecuzione di danze tradizionali. Subito dopo, Xi si è recato presso il ponte sul fiume Nyang per valutare le condizioni ambientali dell’area, in cui scorre anche il fiume Yarlung Tsangpo.
Il politico cinese ha visitato il Museo dell’urbanistica venendo al corrente della pianificazione dello sviluppo urbano, della rivitalizzazione rurale e della costruzione di parchi urbani. Ha fatto tappa anche alla stazione ferroviaria di Nyingchi per informarsi circa la pianificazione della ferrovia Sichuan-Tibet prima di prendere un treno per Lhasa - capitale del Tibet nonché città più “alta” del mondo, a con i suoi 3.656 metri sopra il livello del mare.
La visita ha tutti i presupposti per rivelarsi proficua poiché il leader cinese non si è focalizzato sulla questione del separatismo, bensì sulle tematiche di stabilità e sviluppo del paese ospitante. “Tutte le regioni e le genti di tutte le etnie in Tibet marceranno verso una vita felice” ha promesso. Parole non del tutto infondate, visto che sarebbe in programma la costruzione di grandi infrastrutture, in grado di trainare la crescita economica e l’occupazione in Tibet.
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