I MARCHI REGISTRATI NELL’ECONOMIA GLOBALE

Sono cresciuti del 543,44% tra il 1980 ed il 2019

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La Banca mondiale calcola il numero delle domande di marchio che vengono ad essere realizzate nei vari paesi considerati. In modo specifico, le domande di marchio sono indicate come di seguito: “Le domande di marchio depositate sono domande di registrazione di un marchio presso un ufficio nazionale o regionale per la proprietà intellettuale […]. Un marchio è un segno distintivo che identifica determinati beni o servizi come quelli prodotti o forniti da una determinata persona o impresa. Un marchio fornisce protezione al titolare del marchio garantendo il diritto esclusivo di usarlo per identificare beni o servizi, o di autorizzare un altro a usarlo dietro pagamento. Il periodo di protezione è variabile, ma un marchio può essere rinnovato a tempo indeterminato oltre il termine previo pagamento di canoni aggiuntivi. Le domande di marchio residente diretto sono quelle presentate da richiedenti nazionali direttamente presso un determinato ufficio nazionale di Proprietà Intellettuale” (https://data.worldbank.org/indicator/IP.TMK.RESD?view=chart).

Ranking dei paesi per marchi registrati nel 2019.Al primo posto per valore dei marchi registrati nel 2019 ci sono gli USA con un valore pari a 351.823 unità, seguiti dall’India con un valore pari 322.293 unità e dal Brasile con un valore pari a 218.764 unità. A metà classifica vi sono Mongolia con un valore pari a 1574 unità, Azerbaijan con un valore pari a 1548 e Croazia con un valore pari a 1493 unità. Chiudono la classifica St Vincent and the Grenadine con un valore pari a 15 unità, seguita da Sao Tome and Principe con un valore pari a 7 e Dominica con un ammontare pari a 2.

Stati Uniti. Il valore dei marchi registrati negli USA è cresciuto nel periodo tra il 2015 ed il 2019 da un valore pari a 303.233 unità fino ad un valore pari a 351.823 unità ovvero pari ad una variazione di 48.590 unità ovvero pari ad una variazione di 16,02%. Nel passaggio tra il 2015 ed il 2016 il numero dei marchi registrati in USA è diminuito da un valore pari a 303.233 unità fino ad un valore pari a 300.552 unità ovvero una variazione pari ad un ammontare di -2.681,00 unità pari ad un valore di 0,88%. Nel passaggio tra il 2016 ed il 2017 il valore del numero dei marchi è cresciuto da un ammontare pari a 300.552 unità fino ad un valore pari a 330.498 unità ovvero pari ad una variazione di 29.946 unità ovvero pari ad una variazione di 9,96%. Nel passaggio tra i l 2017 ed il 2018 il numero di marchi registrati negli Usa è cresciuto da un valore pari a 330.498 unità fino ad un valore pari a 342.150,00 unità ovvero pari ad un variazione di 11.652 unità ovvero pari ad un valore di 3,53%. Nel passaggio tra il 2018 ed il 2019 il numero dei marchi registrati in Usa è cresciuto da un ammontare pari a 342.150 unità fino ad un valore pari a 351.823 unità ovvero pari ad una variazione di 9.673,00 unità ovvero pari ad una variazione di 2,83%.

India. Il numero dei marchi registrati in India è cresciuto significativamente tra il 2015 ed il 2019 passando da un ammontare pari a 250.585 unità fino ad un valore pari a 322.293 unità ovvero pari ad una variazione di 71.708 unità pari ad un valore del 28,62%. Nel 2015 il valore dei marchi registrati in India è stato pari ad un valore di 250.585 unità ed è cresciuto fino ad un valore di 264.662 unità ovvero pari ad un valore di 14.077 unità pari ad un valore di 5,62%. Nel passaggio tra il 2016 ed il 2017 il numero dei marchi registrati è passato da un ammontare pari a 264.662 unità fino ad un valore pari a 242482 unità ovvero una riduzione pari ad un valore di 22.180 unità pari ad un valore di -8,38%. Nel passaggio tra il 2017 ed il 2018 il numero dei marchi registrati in India è cresciuto da un ammontare pari a 242.482 unità fino ad un valore pari a 297.750 unità ovvero pari ad una variazione di 55.268 unità pari ad un ammontare del 22,79%. Nel passaggio tra il 2018 ed il 2019 il valore dei marchi registrati in India è cresciuto da un valore pari a 297.750 unità fino ad un valore pari a 322.293 unità ovvero pari ad una variazione di 24.543 unità pari ad un ammontare di 82,4%.

Brazil. Il numero dei marchi registrati in Brasile è cresciuto significativamente nel passaggio tra il 2015 ed il 2019 ovvero da un valore pari a 130.720 unità fino ad un valore pari a 218.764 unità ovvero una variazione pari ad un valore di 88.044 unità ovvero pari ad una variazione di 67,35%. Tra il 2015 ed il 2016 il valore dei marchi registrati è cresciuto da un valore pari a 130.702 unità fino ad un valore pari a 137.878 unità ovvero una variazione pari ad un valore di 7.158 unità pari ad un valore di 5,84%. Nel passaggio tra il 2016 ed il 2017 il numero dei marchi registrati in Brasile è cresciuto da un valore pari a 137.878 unità fino ad un valore pari a 159.192 unità ovvero pari ad una variazione di 21.314 unità pari ad un valore di 15,46%. Nel passaggio tra il 2017 ed il 2018 il valore dei brevetti in Brasile è cresciuto da un valore pari a 159.192 unità fino ad un valore pari a 176.063 unità ovvero una variazione pari ad un valore di 16.871 unità pari ad un ammontare del 10,60%. Successivamente tra il 2018 ed il 2019 il valore dei marchi registrati in Brasile è cresciuto del 24,25% da un ammontare pari a 176.063 unità fino ad un valore pari a 218.764 unità ovvero pari ad un valore di 42.701 unità.

Conclusioni. Tra il 1980 ed il 2019 il valore dei marchi registrati a livello globale è cresciuto da un ammontare pari a 429.231 unità fino ad un valore pari a 2.761.875 unità, ovvero con una variazione pari a 543,44%. Tuttavia, i dati della Banca Mondiale non riportano nel 2019 il numero dei marchi registrati in Cina. Certamente la crescita del numero dei marchi è un segno del cambiamento dell’economia globale nel senso dell’economia della conoscenza, della ricerca e sviluppo. La centralità dei beni immateriali manifesta il cosiddetto “capitalismo cognitivo”, una condizione centrata sulla capacità delle aziende e dei paesi di massimizzare la creatività, l’ingegno, la professionalità e le conoscenze scientifiche del capitale umano.

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Angelo Leogrande

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