NECESSARIO “INVERTIRE LA ROTTA” SULLA DISUGUAGLIANZA
L’appello del presidente delle Filippine all’Assemblea Onu

Il Capo di Stato filippino Rodrigo Duterte è intervenuto il 21 settembre scorso con un videomessaggio all’apertura dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’edizione 2021 ha già visto la partecipazione di numerosi leader mondiali via web o attraverso messaggi preregistrati, ma alcuni interventi si svolgeranno anche in presenza: è stato concesso, a causa della pandemia, che le attività di quest’anno si svolgano in modalità "ibrida", con alcune sessioni in presenza e altre a distanza.
Nel suo intervento Duterte si è mostrato molto critico sull’approccio generale alla riorganizzazione del mondo nel dopo Covid ma anche sulla modalità globale con cui la pandemia è stata affrontata. Descrivendo l’attuale situazione internazionale come "desolante", ha ricordato che la pandemia ha sconvolto la vita di tutti, la crisi climatica è peggiorata, le disuguaglianze si sono acuite e l’equilibrio geopolitico è in uno stato di pericoloso flusso. “Da quello che posso comprendere, il futuro sarà probabilmente di disuguaglianza, in cui i poveri giocano a rincorrere i ricchi, senza speranza né possibilità di riuscire a colmare il divario. Non possiamo, in tutta coscienza, permettere che ciò accada. Un ordine moralmente e materialmente ingiusto è intrinsecamente effimero" ha affermato.
Il Presidente filippino si è quindi rivolto ai rappresentanti presenti in aula, chiedendo come, in quanto governi, potrebbero conciliare i propri obblighi nei confronti dei propri cittadini con le proprie responsabilità nei confronti del resto dell’umanità. Ha indicato come esempio i tassi di vaccinazione anti Covid-19, che sono profondamente diversi tra paesi ricchi e poveri. Ha sottolineato come mentre in alcuni paesi ricchi si proceda verso le dosi di richiamo, nei paesi in via di sviluppo il tema sia declinato attualmente sulla base di "mezze dosi", e ha definito tale approccio "scioccante oltre ogni immaginazione" e come "un atto egoistico ed esecrabile sia razionalmente che moralmente". In tal senso ha ricordato all’uditorio il contributo di 1 milione di dollari delle Filippine al COVAX Facility delle Nazioni Unite, esortando tutti i partner, ben più facoltosi del suo paese, a sostenere economicamente l’iniziativa.
Nel suo discorso Duterte ha anche sottolineato "le diverse vulnerabilità dei paesi di tutto il mondo" ai cambiamenti climatici, affermando che i rischi e gli oneri "semplicemente non sono gli stessi per tutti". Il mondo è ora "a un punto critico di svolta, in cui l’incapacità di agire porta a conseguenze catastrofiche per l’intera umanità" ha detto con determinazione.
Sul tema dell’impegno nella lotta ai cambiamenti climatici, in vista della COP 26, la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che prenderà il via alla fine del mese di ottobre, ha ricordato che le Filippine hanno presentato il proprio contributo con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 75% entro il 2030. Il paese ha anche imposto una moratoria contro la costruzione di nuove centrali a carbone e una direttiva per esplorare l’opzione dell’energia nucleare. Il presidente ha affermato, tuttavia, che questo contributo "sarà reso inutile" senza un’azione urgente per il clima da parte dei paesi sviluppati, specialmente di quelli che possono davvero far pendere l’ago della bilancia, e ha posto tale necessità in un contesto etico.
Allo stesso modo ha sottolineato l’importanza morale nel rilancio dell’ONU come istituzione che necessita di un profondo svecchiamento rispetto alle modalità con cui agisce e si costituisce attualmente. In tal senso le sue parole sono apparse dure e provocatorie ma tuttavia ben comprensibili all’interno del suo intervento. “Se l’ONU vuole guidare il mondo fuori dalle tante crisi che dobbiamo affrontare, le cose devono cambiare. L’ONU deve potenziarsi, riformandosi. In questo risiede la speranza per l’umanità" ha concluso il Presidente filippino.
Lascia un commento
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.