72esima EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO
Gli outfit della Prima serata

Neanche due anni di pandemia sono riusciti a scalfire lo sport nazionale preferito da tutte le fashion addicted: commentare, con gli occhi puntati sul palco dell’Ariston, gli outfit che vestiranno, co-conduttrici e cantanti in questa settimana sanremese.
Perché Sanremo è Sanremo, perché Sanremo è calcolare al secondo l’ora in cui cenare, perché Sanremo è calcolare la batteria del telefono per non restare a secco di commenti, perché Sanremo è riuscire a fare le telefonate importanti, perché dopo non c’è né per nessuno, perché Sanremo è saper programmare la giusta dose di snack, bibite energetiche e tazze di caffè per restare sveglia, che a una certa età, è la missione impossibile da portare a casa in questa settimana fashion-canterina della musica italiana. Quando è iniziata la mitica sigla dell’Eurovisione quasi ci si commuove e per una settimana, come per una fashion week, potremmo “dimenticare” tutto il brutto di questi tempi che stiamo vivendo con la speranza, che da stamattina sino a domenica, al bar non si parli di green pass, contagi, quarantena e morti, ma solo di canzoni, di make up, di abiti, di glamour, di scenografia, di luci, di fiori e di quella buona dose di trash che ci piace tanto. L’avventura è iniziata, e dopo essermi sparata tre dosi di vaccino ed essere rimasta l’unica negativa, dopo due anni di pandemia, non mi spaventa più niente…nemmeno entrare nel loop sanremese!
La prima a scendere la temutissima scalinata dell’Ariston è stata l’attrice, Ornella Muti nel suo abito strapless (senza spalline) in tulle di seta con cristalli Swarovski, modello bustier, scollo in taffettà di seta e ricami silver a segnare il seno del designer Antonio Scognamiglio. L’outfit, complice anche l’acconciatura e la montatura degli occhiali, risulta troppo old style, e la nuance calda dell’abito non è in sintonia con il sottotono della sua pelle. L’inizio non è entusiasmante. Voto: 5
Quando ho visto scendere un’eterea Noemi bellissima nel suo abito impalpabile in chiffon della designer, Alberta Ferretti mi sono sentita subito meglio. L’abito è perfetto per la sua bodyshape, è perfetto nella sua nuance di rosa cipria che si fonde con la sua pelle che la fa apparire “nuda”. Perfetta è la scollatura profonda che, per chi ha poco seno, risulta sempre elegante, perfetti il make up nude e il colore dei capelli, come perfetti sono lo strascico e l’orlo. Voto 9
Quando sono saliti sul palco La Rappresentante di Lista tutto il glamour che aveva lasciato Noemi sul palco dell’Ariston si è dissolto come neve al sole. Se bastasse una coroncina in testa, delle extension arruffate biondo platino, gli anfibi con tacco a rocchetto ai piedi e un frac sui generis per fare gli alternativi, anche se l’outfit d’archivio è della maison Moschino, sarebbe davvero tutto troppo facile. Con questo outfit confuso si ritorna nel buio del fashion. Voto 3
Il secondo abito di Ornella Muti continua sul fil rouge dell’old style, del modello bustier e dei bijoux, ma questa volta, a differenza del primo abito, l’eleganza è stata dimenticata in camerino. Lo scollo sinuoso che lascia scoperte le spalle ed il profondo spacco laterale sono una coppia che scoppia nello steso abito, non è mai chic avere tutta la “mercanzia in bella vista”. Si deve scegliere: scoprire sopra, coprire sotto e viceversa, mai contemporaneamente. Voto 4
La cantante Ana Mena ha scambiato l’esibizione sul palco dell’Ariston per una serata in discoteca. Il mini dress in paillettes rosso fragola con cuissard in pendant si fa fatica ad identificarlo nel mood della maison Emporio Armani. L’outfit, l’acconciatura e il make up fanno subito anni ’90 quando ci si catenava in pista per tutta la notte. Voto 3
L’ultima a calcare il palco del Teatro Ariston è stata Giusy Ferreri nel suo long dress di Philipp Plein con scollo all’americana, spacco laterale ed oblò all’altezza dei fianchi impreziositi da cristalli che sortiscono l’effetto ottico di assottigliare il punto vita. L’abito ha un fitting perfetto, come l’orlo, il make up e l’acconciatura dal mood easy sono quel twist in più che rendono l’outfit moderno. La cantante batte Ornella Muti dieci a zero e ci dimostra come un abito dal mood classico può diventare fresco e contemporaneo grazie all’assenza dei bijoux, ad un trucco e parrucco fintamente “lasciati al caso” ed essere chic scegliendo di focalizzare l’attenzione sulle gambe coprendo il sopra. Unica pecca i sandali con maxi plateau. Voto 8
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