PERCORSI DI-VINI

Il Chianti

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Ebbene sì, è arrivato il momento di confessarlo… non lo si può più nascondere, per anni abbiamo giocato con questo vino portandolo alla ribalta nel mondo.

Non c’è un solo americano che non conosca il Chianti, tanto da essere citato in alcune pellicole importanti come “Il silenzio degli Innocenti” oppure nel sequel “Hannibal” dove l’attore Antony Hopkins, interpretando il protagonista Hannibal Lecter in una scena all’interno di un ristorante, dialogando con il cameriere dice: "Penso che berremo anche una bottiglia di vino rosso...com’è il vostro Chianti? Il nostro Chianti è molto buono, mediamente corposo, con un accenno di ciliegia”.

Probabilmente il dottor Letternon pensava di aver contribuito con la sua espressione alla promozione di questo importante prodotto della nostra tradizione e, contestualmente, acceso nuovamente i riflettori su un territorio, quello della regione Toscana, mirabile sotto molti aspetti.

Forse desiderava soltanto bere del buon vino, e anche se così fosse, come dargli torto?

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Il nome Chianti prende origine dall’omonima zona geografica toscana ma non va confuso con un vitigno. Il Chianti non è un vitigno, questo vino viene prodotto con uve Sangiovese, che in base ai disciplinari di produzione e alle zone di coltivazione viene prodotto in purezza (Sangiovese 100%) oppure in blend con altri vitigni come il Canaiolo, il Merlot e perché no anche la Malvasia, in modeste quantità.

Alla vista si presenta di colore rosso rubino, lucente e a tratti brillante.

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All’olfatto note fruttate di frutti a bacca rossa come l’amarena, la visciola, la ciliegia e note floreali di buon profilo trasmettono sensazioni calde di territorialità spinta. Al gusto si presenta armonico, sapido, caldo con un tannino in fase evolutiva.

E’ un vino che non delude le aspettative, rende omaggio agli abbinamenti di carne e ai formaggi di buona stagionatura.

In linea di massima possiamo dire che esalta perfettamente i territori in cui si produce, donando al frequentatore del momento, intensi percorsi di storia millenaria.

Basti pensare che le prime tracce documentate su questo vino si hanno in alcuni documenti del 1404, mentre nel 1716 il Granduca di Toscana Cosimo III si impegnò profondamente per tutelarne il nome.

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La sua storia si perde nel tempo ed in qualche modo si confonde con la regione Toscana che da sempre accompagna questo vino in una sorta di abbraccio indissolubile. In ogni luogo della regione è possibile degustare questo nettare ed in qualsiasi luogo possiamo imbatterci nella grande bellezza, fatta di paesaggi unici, monumenti storici, letteratura importante, poesia, pittura, scultura; i nostri occhi possono riempirsi della magnificenza storica mentre il nostri sensi degustativi possono lasciarsi accarezzare da uno dei figli di questa terra, il vino Chianti.

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Il vino Chianti sta alla regione Toscana come la regione Toscana sta al vino Chianti.

Buona degustazione.

Carlo Dugo

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