COVID,OMS:15MLN DI MORTI IN ECCESSO NEL 2020-21

Covid, Ema: "Vaccini aggiornati entro settembre" - In Italia ulteriori 48.255 contagi e altri 138 morti - I dati delle Regioni - Mascherina al lavoro, Bassetti: "Protezioni ormai inutili, l’effetto sarà negativo"

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Covid, Oms: 15 milioni di morti in eccesso nel 2020-21

In 2 anni di Covid-19 si sono registrate quasi 15 milioni di morti in eccesso. E’ la nuova stima dell’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui "l’intero bilancio delle vittime associato direttamente o indirettamente alla pandemia (descritta come ’mortalità in eccesso’) tra il 1 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2021 è stato di circa 14,9 milioni" di vite perse (range da 13,3 milioni a 16,6 milioni).

La maggior parte delle morti in eccesso (84%) si concentra nel Sudest asiatico, in Europa e nelle Americhe. Circa il 68% delle morti in eccesso si concentra in soli 10 Paesi a livello globale.

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Covid, Ema: "Vaccini aggiornati entro settembre"

"La nostra priorità è garantire che i vaccini anti-Covid adattati siano approvati al più tardi entro settembre, se i dati presentati ne confermeranno la sicurezza e la risposta immunitaria, per essere pronti per il lancio di nuove campagne di immunizzazione in autunno. Ciò consentirebbe ai produttori di adeguare di conseguenza le proprie linee di produzione". A spiegare come ci si sta muovendo per arrivare ad avere vaccini aggiornati in tempi utili è Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell’Agenzia europea del farmaco (Ema).

cms_25928/Marco_Cavaleri,_responsabile_vaccini_e_prodotti_terapeutici_Covid_.jpg"L’Ema - ha spiegato Cavaleri - sta lavorando a stretto contatto con i produttori per guidare gli sforzi in campo verso lo sviluppo di vaccini adattati per affrontare varianti attuali ed emergenti e offrire una protezione più lunga". Quando si parla di vaccini adattati, ha chiarito l’esperto, ci si riferisce all’operazione di rendere i vaccini attualmente autorizzati più vicini a Omicron e alle altre varianti emergenti. "I vaccini adattati possono anche includere più di un ceppo - ha precisato - E gli sviluppatori stanno in questo momento studiando se i vaccini bivalenti offrano vantaggi rispetto ai vaccini monovalenti. I risultati dei trial clinici in corso sono attesi nei prossimi 2 mesi. Questi vaccini potranno essere somministrati a persone non vaccinate o a vaccinati con un ciclo primario o con ciclo primario e booster".

A livello di Ue, ha aggiunto l’esperto, "stiamo lavorando con la Commissione europea, con l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie Hera e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc. A livello globale, ogni decisione su vaccini adattati verrà presa in partnership con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e con la Coalizione internazionale degli enti regolatori dei farmaci (Icmra). Questi vaccini dovranno dimostrare superiorità rispetto a quelli attualmente disponibili in termini di quantità di anticorpi neutralizzanti contro Omicron, ma anche nel mantenimento di un’immunizzazione contro altre varianti di preoccupazione che hanno circolato di recente".

E poi c’è un futuro meno imminente. "I vaccini attualmente disponibili sono un’ottima opzione, ma comunque l’innovazione non si ferma mai e - ha riferito Cavaleri - stiamo lavorando con ricercatori e produttori per lo sviluppo di una seconda generazione di vaccini. L’obiettivo è supportare lo sviluppo di vaccini che conferiscano una più lunga e ampia protezione. Alcuni di questi sono costruiti per fornire una protezione a prova di varianti, mentre altri puntano a essere protettivi contro un ampio range di coronavirus accanto a Sars-CoV-2. In aggiunta, alcuni sviluppatori stanno studiando vaccini in grado di prevenire infezione e trasmissione del virus e altri stanno anche lavorando su vaccini combinati contro Covid e influenza stagionale. In ogni caso - ha avvertito l’esperto - è improbabile che questi vaccini con concept altamente innovativi siano pronti per una valutazione regolatoria da parte dell’Ema prima del prossimo anno".

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cms_25928/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 48.255 contagi e altri 138 morti

Sono 48.255 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 138 morti.

Da ieri sono stati effettuati 327.178 tamponi con un tasso di positività del 14,7%. Attualmente sono ricoverati con sintomi 9.384 pazienti, mentre 369 sono in terapia intensiva.

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I dati delle Regioni

(Bollettino Covid-19 delle ore 18,00 - 5 Maggio 2022)

VENETO - Sono 5.344 i nuovi contagi da coronavirus oggi 5 maggio in Veneto, secondo i dati dell’ultimo bollettino Covid-19 di Azienda Zero. Si registrano 5 morti. Il totale dei casi da inizio pandemia è arrivato a 1.689.640, mentre gli attualmente positivi sono 63.094. Il totale dei decessi da inizio pandemia è 14.492. Negli ospedali veneti sono ricoverate 565 persone in area medica e 17 in terapia intensiva. Negli ospedali di comunità i ricoverati positivi sono 110. Nella giornata di ieri sono state effettuate 760 vaccinazioni anti-Covid.

LAZIO - Sono 3.951 i nuovi contagi da coronavirus e 8 i morti registrati oggi, 5 maggio, nel Lazio, secondo i dati del bollettino Covid della Regione. Nello specifico "su 6.462 tamponi molecolari e 22.573 tamponi antigenici per un totale di 29.035 tamponi, si registrano 3.951 nuovi casi positivi (-808). Sono 8 i decessi (-7), 1.115 i ricoverati (-56), 60 le persone nelle terapie intensive (+2) e 5.354 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 13,6%. I casi a Roma città sono a quota 1.967"

BASILICATA - Sono 518 i nuovi casi di contagio da coronavirus oggi, 5 maggio, in Basilicata su un totale di 2.085 tamponi (molecolari e antigenici), e si registra 1 decesso per Covid-19. Sono i dati del bollettino regionale della task force Covid riferito alle ultime 24 ore. La persona deceduta è un 80enne di San Severino Lucano. Nella stessa giornata sono state registrate 481 guarigioni. I ricoverati per Covid-19 sono 113 (+1) di cui 3 (-1) in terapia intensiva: 80 (di cui 3 in TI) nell’ospedale di Potenza; 33 in quello di Matera. Nel complesso gli attuali positivi residenti in Basilicata sono 29.899. Per la vaccinazione, ieri somministrate 219 dosi.

Finora 468.135 lucani hanno ricevuto la prima dose del vaccino (84,6 per cento della popolazione che ammonta a 553.254 residenti), 441.809 hanno ricevuto la seconda (79,9 per cento), 355.788 sono le terze dosi (64,3 per cento) e 2.288 le quarte dosi (0,4 per cento), per un totale di 1.268.020 somministrazioni effettuate.

FRIULI VENEZIA GIULIA - Sono 858 i contagi da coronavirus in Friuli Venezia Giulia oggi, 5 maggio 2022, secondo numeri e dati covid del bollettino della regione. Registrati 4 morti. Nel dettaglio, su 4.459 tamponi molecolari sono stati rilevati 612 nuovi contagi con una percentuale di positività del 13,7%; sono inoltre 3.514 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 246 casi (7%). Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 9, mentre i pazienti ospedalizzati in altri reparti sono 171, ha comunicato il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute. Per quanto riguarda l’andamento della diffusione del virus tra la popolazione, la fascia più colpita è la 50-59 anni (18,07%), seguita dalla 40-49 (16,67%) e dalla 30-39 (12,24%).

TOSCANA - Sono 2.712 i nuovi contagi da coronavirus oggi 5 maggio in Toscana, secondo i dati dell’ultimo bollettino covid-19. Si registrano altri 14 morti. I nuovi casi, 692 confermati con tampone molecolare e 2.020 da test rapido antigenico, portano il totale a 1.109.558 dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Coronavirus e sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,3% e raggiungono quota 1.053.877 (95% dei casi totali).

Oggi sono stati eseguiti 3.412 tamponi molecolari e 15.733 tamponi antigenici rapidi, di questi il 14,2% è risultato positivo. Sono invece 2.712 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 100% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 45.775, -1% rispetto a ieri. I ricoverati sono 567 (25 in meno rispetto a ieri), di cui 25 in terapia intensiva (stabili). Oggi si registrano 14 nuovi decessi: 6 uomini e 8 donne con un’età media di 82,1 anni.

VALLE D’AOSTA - Sono 80 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 5 maggio 2022 in Valle d’Aosta, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri non c’è stato alcun morto nella Regione, il totale delle vittime resta a 533 da inizio pandemia. Nelle ultime 24 ore sono guarite 93 persone. Gli attuali positivi sono 1442 di cui 27 ricoverati in ospedale. Nessun paziente risulta ricoverato in terapia intensiva.

ABRUZZO - Sono 1.693 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 5 maggio 2022 in Abruzzo, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 4 morti, portando il totale delle vittime a 3.233 da inizio pandemia. Da ieri sono guarite 1.972 persone. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 3.535 tamponi molecolari e 8.034 test antigenici con un tasso di positività al 14.63 per cento. I ricoverati in area medica sono 316, 10 in meno rispetto a ieri; 9 le terapie intensive occupate, 2 in meno rispetto a ieri. In isolamento domiciliare 56.017 persone. Tra le province con il maggior numero di nuovi casi L’Aquila a 305, Chieti a 502, Pescara a 437 e Teramo a 408.

EMILIA ROMAGNA - Sono 4.041 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 5 maggio 2022 in Emilia Romagna, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 9 morti nella Regione. Da ieri sono guarite 4.961 persone. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 19.778 tamponi, di cui 10.535 molecolari e 9.243 test antigenici rapidi, con un tasso di positività del 20,4%.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 34, 2 in più rispetto a ieri. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.330, uno in meno rispetto a ieri. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 893 nuovi casi, seguita da Modena a 750, poi, Reggio Emilia a 445 e Ravenna a 410.

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Mascherina al lavoro, Bassetti: "Protezioni ormai inutili, l’effetto sarà negativo"

cms_25928/Bassetti,Infettirologo.jpgLa proroga dei protocolli di sicurezza anti-contagio per i dipendenti privati, che prevede tra le altre cose la mascherina ancora obbligatoria in uffici e nelle aziende, "è l’ennesima dimostrazione che i provvedimenti riguardanti l’ambito sanitario, oggi, in Italia, non vengono presi dagli esperti e dai medici, ma dalla politica. Di questo passo, per superare le limitazioni che ci ha imposto il covid, ci vorranno dieci anni. Altro che ritorno alla normalità". Lo afferma il virologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova, in un’intervista al quotidiano ’Libero’ spiegando che "il nostro sistema è andato in tilt, è come un flipper impazzito. Così non ne usciamo".

"È il solito pasticcio. Un esempio banalissimo, però terra-terra. Prenda uno che di mestiere aggiusta caldaie. È un lavoro importantissimo. Magari gli capita di andare in una casa privata e allora si copre la faccia con una Ffp2. Ma, subito dopo, ha una chiamata urgente in una scuola dove non è obbligato a indossarla. Qual è la ragione di tutto questo? Non si ottiene proprio niente, adesso, a maggio del 2022, a proseguire con l’obbligo delle mascherine nei luoghi di lavoro privati. E le dirò di più: se avremo qualche conseguenza sarà in negativo. A continuare su questa linea il rischio è che questi strumenti di protezione individuale verranno visti come un qualcosa di vessatorio. In poche parole li stiamo svilendo. Senza contare che la gente perderà fiducia nelle istituzioni sanitarie".

"Quando la bella stagione finirà e, forse, avremmo bisogno di dover fare una dose di vaccino in più o di mettere in campo altre misure per contrastare il virus, la maggior parte degli italiani potrà pensare: ’Ancora? Ma come, ci hanno costretto a mettere le mascherine quando neanche serviva e ora cosa è cambiato?’ - continua Bassetti - Lo vogliono capire, una volta per tutte, i nostri politici, che a continuare a battere il tamburo su questa tiritera eccessivamente precauzionista non sarà solo la nostra salute psichica a pagarne il conto ma anche l’economia nazionale".

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