UN BARI SPETTACOLARE PASSA IN RIMONTA A VERONA (1-4) E AVANZA IN COPPA ITALIA
In evidenza una tripletta di Cheddira e un paio di parate straordinarie di Caprile
Si ferma nel proprio stadio, il “Bentegodi”, l’avventura del Verona in Coppa Italia, mentre continua quasi inaspettatamente quella del Bari. Finisce, infatti, 4-1 per i galletti al termine di una prova maiuscola di squadra.
Una vittoria più che meritata per personalità, determinazione, organizzazione e qualità. Eppure, dopo i primi venti minuti - e soprattutto dopo il vantaggio veneto - la gara sembrava essere indirizzata diversamente. Gli scaligeri, in effetti, consci della propria forza, iniziano meglio sfoggiando un calcio propositivo grazie in particolare alle giocate di Lazovic, il più presente nelle azioni pericolose del primo tempo.
Ma dopo il vantaggio realizzato da Lasagna (15’), il Bari pian piano si prende la scena e ribalta il risultato con Folorunsho (29’) e Cheddira (43’, 53’ e 79’), autore di una tripletta e ispiratore della rete del pareggio.
Ordinato, corto tra i reparti e compatto, il Bari cerca in alcuni frangenti di contenere gli avversari per poi affidarsi alle ripartenze, mentre in altri cerca di imporre il proprio gioco costringendo i veneti nella propria metà campo. Si difende con ordine e rischia davvero poco.
Buona l’intesa della squadra nonostante il turnover, quasi obbligato, effettuato dal tecnico biancorosso per consentire a quasi tutti gli effettivi di mettere minuti nelle gambe in vista del campionato di Serie B ormai alle porte. Tanti, dunque, i nomi eccellenti in panchina. Motivo in più per esaltare il gruppo oltre che la qualificazione.
Ma oltre alla prova di squadra sembra giusto elogiare le prestazioni di Walid Cheddira - autentico mattatore della serata veronese - e di Elia Caprile, il talentuoso ventenne proveniente dal Leeds che ha dimostrato in queste due prime gare ufficiali di essere un portiere di sicuro affidamento. Anche questa volta si è reso protagonista di almeno due interventi straordinari.
Un Bari, insomma, già in palla e con una condizione atletica invidiabile. E non era certamente facile giocare contro una squadra che aveva chiuso lo scorso campionato di Serie A al nono posto (e con il quinto attacco più prolifico con 65 reti all’attivo).
Nonostante l’ottima prova, tuttavia, sarà bene attendere ancora un po’ prima di dare giudizi definitivi perché è pur sempre calcio d’agosto e dunque sono gare da prendere con le dovute cautele.
Ma se le premesse sono queste...
(Foto legaseriea.it, Rino Lorusso e sscalciobari.it – si ringrazia)
Lascia un commento
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.