BERLUSCONI, SALVINI, MELONI...VIA LIBERA AL PROGRAMMA
Accordo Calenda-Renzi: Terzo polo compila liste - Letta: "Scuola priorità, investire 10 miliardi in 5 anni" - Conte: "Raggi non candidabile in Parlamento"

Berlusconi-Salvini-Meloni via libera al programma
E’ stato approvato dai leader del centrodestra, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni e dagli alleati centristi il programma elettorale in 15 punti, che verrà consegnato domani al Viminale insieme ai simboli del centrodestra.
"I leader dei partiti che compongono il centrodestra hanno condiviso e dato il via libera al programma di governo che la coalizione realizzerà dopo le elezioni del 25 settembre quando, finalmente, l’Italia potrà avere un governo coeso e capace di dare al Paese delle risposte concrete", si legge in una nota congiunta dei leader del centrodestra. "Un programma - viene detto - che si articola in 15 punti, serio e realizzabile, incentrato sulla tutela dell’interesse nazionale e della Patria, sulla crescita economica e sulla difesa del potere d’acquisto delle famiglie".
"Nel documento, elaborato nelle scorse settimane da un tavolo tecnico composto dai delegati di tutte le forze del centrodestra - prosegue il testo condiviso da Berlusconi-Meloni-Salvini e i centristi - vengono ribaditi i nostri valori e la nostra collocazione in Europa, nell’Alleanza Atlantica e in Occidente, la necessità di una profonda riforma fiscale con la Flat Tax, del superamento della legge Fornero con Quota 41, dei Decreti sicurezza, dell’autonomia regionale e del presidenzialismo e di tutti gli altri elementi che sono indispensabili per affrontare i problemi dell’Italia e dare finalmente il via a un rilancio che non può più essere rinviato".
Il centrodestra sottolinea anche i temi delle infrastrutture strategiche, delle riforme come quelle della giustizia e della pubblica amministrazione, passando, ovviamente per la necessità di tagliare il carico fiscale a famiglie e imprese", conclude la nota.
Ecco il programma del centrodestra approvato dai leader:
PER L’ITALIA
Accordo quadro di programma per un Governo di centrodestra
1. Italia, a pieno titolo parte dell’Europa, dell’Alleanza Atlantica e dell’Occidente.
Più Italia in Europa, più Europa nel Mondo - Politica estera incentrata sulla tutela dell’interesse nazionale e la difesa della Patria - Rispetto delle alleanze internazionali e rafforzamento del ruolo diplomatico dell’Italia nel contesto geopolitico - Rispetto degli impegni assunti nell’Alleanza Atlantica, anche in merito all’adeguamento degli stanziamenti per la difesa, sostegno all’Ucraina di fronte all’invasione della Federazione Russa e sostegno ad ogni iniziativa diplomatica volta alla soluzione del conflitto - Piena adesione al processo di integrazione europea, con la prospettiva di un’Unione Europea più politica e meno burocratica - Revisione delle regole del Patto di stabilità e della governance economica al fine di attuare politiche in grado di assicurare una crescita stabile e duratura e la piena occupazione - Tutela degli interessi nazionali nella discussione dei dossier legislativi europei, anche alla luce dei cambiamenti avvenuti nel contesto internazionale, con particolare riferimento alla transizione ecologica - Incentivare il processo di designazione di sedi di enti internazionali sul territorio italiano - Centralità dell’Italia nell’area mediterranea - Piano straordinario europeo per lo sviluppo del continente africano, anche attraverso politiche di cooperazione internazionale finalizzate alla crescita socio-economica e alla stabilità politica - Difesa e promozione delle radici e identità storiche e culturali classiche e giudaico- cristiane dell’Europa
2. Infrastrutture strategiche e utilizzo efficiente delle risorse europee Pieno utilizzo delle risorse del PNRR, colmando gli attuali ritardi di attuazione
- Accordo con la Commissione europea, così come previsto dai Regolamenti europei, per la revisione del PNRR in funzione delle mutate condizioni, necessità e priorità - Efficientamento dell’utilizzo dei fondi europei con riferimento all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime - Garantire la piena attuazione delle misure previste per il Sud Italia e le aree svantaggiate - Rendere l’Italia competitiva con gli altri Stati europei attraverso l’ammodernamento della rete infrastrutturale e la realizzazione delle grandi opere. Potenziamento della rete dell’alta velocità per collegare tutto il territorio nazionale dal Nord alla Sicilia, realizzando il ponte sullo Stretto - Potenziamento e sviluppo delle infrastrutture digitali ed estensione della banda ultralarga in tutta Italia - Difesa delle infrastrutture strategiche nazionali
3. Riforme istituzionali, della giustizia e della Pubblica Amministrazione secondo Costituzione
Elezione diretta del Presidente della Repubblica - Attuare il percorso già avviato per il riconoscimento delle Autonomie ai sensi dell’art. 116, comma 3 della Costituzione, garantendo tutti i meccanismi di perequazione previsti dall’art. 119 della Costituzione - Piena attuazione della legge sul federalismo fiscale e Roma Capitale - Valorizzazione del ruolo degli enti locali - Riforma della giustizia e dell’ordinamento giudiziario: separazione delle carriere e riforma del CSM - Riforma del processo civile e penale: giusto processo e ragionevole durata, efficientamento delle procedure, stop ai processi mediatici e diritto alla buona fama - Riforma del diritto penale: razionalizzazione delle pene e garanzia della loro effettività, riforma del diritto penale dell’economia, interventi di efficientamento su precetti e sanzioni penali - Principio della pari dignità fra Pubblica Amministrazione e cittadino - Delegificazione e deregolamentazione per razionalizzare il funzionamento della Pubblica Amministrazione - Digitalizzazione, efficientamento e ammodernamento della Pubblica Amministrazione - Semplificazione del Codice degli appalti
4. Per un fisco equo
Riduzione della pressione fiscale per famiglie, imprese e lavoratori autonomi - No a patrimoniali dichiarate o mascherate - Abolizione dei micro tributi che comportano eccessivi oneri di gestione per lo Stato - Pace fiscale e "saldo e stralcio": accordo tra cittadini ed Erario per la risoluzione del pregresso - Politiche fiscali ispirate al principio del "chi più assume, meno paga" - Estensione della flat tax per le partite IVA fino a 100.000 euro di fatturato, flat tax su incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti, con la prospettiva di ulteriore ampliamento per famiglie e imprese - Semplificazione degli adempimenti e razionalizzazione del complesso sistema tributario - Rapporto più equo tra Fisco e contribuenti: procedure semplificate, onere della prova fiscale a carico dello Stato, riforma della giustizia tributaria e superamento dell’eccesso di afflittività del sistema sanzionatorio - Introduzione del "conto unico fiscale" per la piena e immediata compensazione dei crediti e dei debiti verso la PA - Diritto al conto corrente per tutti i cittadini
5. Sostegno alla famiglia e alla natalità
Allineamento alla media europea della spesa pubblica per infanzia e famiglia - Piano di sostegno alla natalità, prevedendo anche asili nido gratuiti, asili nido aziendali, ludoteche - Riduzione dell’aliquota IVA sui prodotti e servizi per l’infanzia - Aumento dell’assegno unico e universale - Progressiva introduzione del quoziente familiare - Sostegno concreto alle famiglie con disabili a carico attraverso l’incremento dei livelli essenziali di assistenza sociale - Politiche di conciliazione lavoro-famiglia per madri e padri - Tutela del lavoro delle giovani madri - Ferma tutela della proprietà privata e creazione di un sistema di protezione della casa e immediato sgombero delle case occupate - Agevolazioni per l’accesso al mutuo per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie - Sostegno ai genitori separati o divorziati in difficoltà economica
6. Sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale
- Decreti sicurezza - Adeguamento dell’organico e delle dotazioni delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco, fattiva collaborazione di questi con la Polizia locale e le Forze armate per consentire un capillare controllo del territorio - Implementazione della sicurezza nelle città: rafforzamento operazione strade sicure, poliziotto di quartiere e videosorveglianza - Contrasto al fenomeno delle baby gang e alla microcriminalità - Potenziamento delle misure e dei sistemi di cyber-sicurezza - Riqualificazione di quartieri, edifici, stazioni, strade e parchi in stato di degrado e di illegalità diffusa. Norme più severe per gli atti contro il decoro - Azioni incisive e urgenti per il contrasto al crescente fenomeno della violenza nei confronti delle donne - Lotta alle mafie e al terrorismo - Contrasto ad ogni forma di antisemitismo e all’integralismo islamico - Combattere lo spaccio e la diffusione delle droghe con ogni mezzo, anche attraverso campagne di prevenzione e informazione - Piano carceri, maggiore attenzione alla Polizia Penitenziaria e accordi con gli Stati esteri per la detenzione in patria dei detenuti stranieri
- Contrasto all’immigrazione irregolare e gestione ordinata dei flussi legali di immigrazione
- Favorire l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari - Difesa dei confini nazionali ed europei come richiesto dall’UE con il nuovo Patto per la migrazione e l’asilo, con controllo delle frontiere e blocco degli sbarchi per fermare, in accordo con le autorità del nord Africa, la tratta degli esseri umani - Creazione di hot-spot nei territori extra-europei, gestiti dall’Unione Europea, per valutare le richieste d’asilo - Garantire ai Comuni le risorse necessarie per far fronte alle spese per la gestione e la presa in carico dei minori non accompagnati
7. Tutela della salute
- Sviluppo della sanità di prossimità e della medicina territoriale, rafforzamento della medicina predittiva e incremento dell’organico di medici e operatori sanitari - Aggiornamento dei piani pandemici e di emergenza e revisione del Piano sanitario nazionale - Oltre la pandemia: ripristino delle prestazioni ordinarie e delle procedure di screening, abbattimento dei tempi delle liste di attesa - Estensione prestazioni medico sanitarie esenti da ticket - Contrasto alla pandemia da Covid-19 attraverso la promozione di comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali - come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti - senza compressione delle libertà individuali - Riordino delle scuole di specializzazione dell’area medica - Revisione del piano oncologico nazionale
8. Difesa del lavoro, dell’impresa e dell’economia
- Taglio del cuneo fiscale in favore di imprese e lavoratori - Tutela del potere d’acquisto di famiglie, lavoratori e pensionati di fronte alla crisi economica e agli elevati tassi di inflazione - Interventi sull’IVA per calmierare i prezzi dei beni di prima necessità e ampliamento della platea dei beni con IVA ridotta - Riduzione IVA sui prodotti energetici - Defiscalizzazione e incentivazione del welfare aziendale, anche attraverso detassazione e decontribuzione premi di produzione e buoni energia - Maggiori tutele per lavoro autonomo e libere professioni, tutela delle micro e delle piccole medie imprese, lotta alla concorrenza sleale - Estensione della possibilità di utilizzo dei voucher lavoro, in particolar modo per i settori del turismo e dell’agricoltura - Contrasto al lavoro irregolare, rafforzamento della prevenzione degli infortuni e defiscalizzazione dei costi della sicurezza sul lavoro - Rafforzamento dei meccanismi di decontribuzione per il lavoro femminile, gli under-35, i disabili, e per le assunzioni nelle zone svantaggiate - Incentivi all’imprenditoria femminile e giovanile, in particolare nelle aree depresse - Facilitazione per l’accesso al credito per famiglie e imprese - Politiche di sostegno alle aziende ad alta intensità occupazionale - Rafforzamento delle politiche attive per il lavoro - Innalzamento del limite all’uso del denaro contante, allineandolo alla media dell’Unione Europea - Bonus edilizi: salvaguardia delle situazioni in essere e riordino degli incentivi destinati alla riqualificazione, alla messa in sicurezza e all’efficientamento energetico degli immobili residenziali pubblici e privati
9. Stato sociale e sostegno ai bisognosi
- Ridefinizione del sistema di ammortizzatori sociali al fine di introdurre sussidi più equi ed universali - Sostituzione dell’attuale reddito di cittadinanza con misure più efficaci di inclusione sociale e di politiche attive di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro - Innalzamento delle pensioni minime, sociali e di invalidità - Flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e accesso alla pensione, favorendo il ricambio generazionale - Controllo sull’effettiva applicazione degli incentivi all’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro - Piano straordinario di riqualificazione delle periferie, anche attraverso il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica - Potenziamento di politiche mirate alla piena presa in carico delle persone con disabilità, anche attraverso l’incremento delle relative risorse - Maggiori tutele in favore dei lavoratori fragili, immunodepressi e con disabilità grave
10. Made in Italy, cultura e turismo
- Valorizzare la Bellezza dell’Italia nella sua immagine riconosciuta nel mondo - Tutela e promozione del Made in Italy, con riguardo alla tipicità delle eccellenze italiane - Italiani all’estero come ambasciatori dell’Italia e del Made in Italy: promozione delle nostre eccellenze e della nostra cultura attraverso le comunità italiane nel mondo - Costituzione di reti di impresa del comparto turistico, per la promozione e commercializzazione del settore, anche a livello internazionale. Sostegno al settore dello spettacolo e incentivi per l’organizzazione di eventi a livello nazionale - Sostegno alla presenza dell’Italia nei circuiti dei grandi eventi internazionali - Tutela della nautica e delle imprese balneari: 8000 km di litorale, 300.000 addetti del settore, un patrimonio che va tutelato - Tutela e promozione del patrimonio culturale, artistico, archeologico, materiale e immateriale, e valorizzazione delle professionalità culturali che costituiscono il volano economico e identitario italiano - Valorizzazione e promozione di un’offerta turistica diversificata - Supporto alla digitalizzazione dell’intera filiera del settore turistico e della cultura - Contrasto all’esercizio abusivo delle professioni e delle attività del turismo e della cultura
11. La sfida dell’autosufficienza energetica
- Transizione energetica sostenibile - Aumento della produzione dell’energia rinnovabile - Diversificazione degli approvvigionamenti energetici e realizzazione di un piano per l’autosufficienza energetica - Pieno utilizzo delle risorse nazionali, anche attraverso la riattivazione e nuova realizzazione di pozzi di gas naturale in un’ottica di utilizzo sostenibile delle fonti - Promozione dell’efficientamento energetico - Sostegno alle politiche di price-cap a livello europeo - Ricorso alla produzione energetica attraverso la creazione di impianti di ultima generazione senza veti e preconcetti, valutando anche il ricorso al nucleare pulito e sicuro
12. L’Ambiente, una priorità
Rispettare e aggiornare gli impegni internazionali assunti dall’Italia per contrastare i cambiamenti climatici - Definizione ed attuazione del piano strategico nazionale di economia circolare in grado di ridurre il consumo delle risorse naturali, aumentare il livello qualitativo e quantitativo del riciclo dei rifiuti, ridurre i conferimenti in discarica, trasformare il rifiuto in energia rinnovabile attraverso la realizzazione di impianti innovativi e sostenibili - Piano straordinario per la tutela e la salvaguardia della qualità delle acque marittime e interne ed efficientamento delle reti idriche per limitare il fenomeno della dispersione delle acque - Programma straordinario di resilienza delle aree a rischio dissesto idrogeologico con interventi mirati - Salvaguardia della biodiversità, anche attraverso l’istituzione di nuove riserve naturali - Promozione dell’educazione ambientale e al rispetto della fauna e della flora - Rimboschimento e piantumazione di alberi sull’intero territorio nazionale, in particolare nelle zone colpite da incendi o calamità naturali - Incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico e promuovere e favorire politiche di mobilità urbana sostenibile
13. L’Agricoltura: la nostra storia, il nostro futuro
Promozione di una Politica Agricola Comune e di un piano strategico nazionale, capaci di rispondere alle esigenze di oggi, per uno sviluppo che coniughi indipendenza e sostenibilità ambientale ed economica - Salvaguardia del comparto agroalimentare, lotta al nutri-score e all’italian sounding - Tutela delle specificità e delle eccellenze agricole italiane e loro promozione sui mercati esteri - Rifinanziamento della misura "Più Impresa" a favore dei giovani agricoltori e dell’imprenditoria femminile - Innalzamento dei massimali degli aiuti in regime de minimis per le imprese agricole, allineandoli a quanto previsto negli altri settori economici - Promozione di una filiera italiana per l’innovazione in agricoltura - Rafforzamento degli strumenti di garanzia sui finanziamenti a favore delle imprese agricole, degli allevamenti e della pesca - Potenziamento degli strumenti di contrasto al caporalato e al lavoro irregolare - Riconoscimento e valorizzazione delle piccole produzioni locali di qualità - Interventi di contrasto al fenomeno della proliferazione della fauna selvatica e alla diffusione delle epidemie animali - Interventi per un "piano nazionale invasi" per l’irrigazione agricola
14. Scuola, università e ricerca
- Rivedere in senso meritocratico e professionalizzante il percorso scolastico - Piano per l’eliminazione del precariato del personale docente e investimento nella formazione e aggiornamento dei docenti - Ammodernamento, messa in sicurezza, nuove realizzazioni di edilizia scolastica e residenze universitarie - Valorizzazione e promozione delle scuole tecniche professionali volte all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro - Allineamento ai parametri europei degli investimenti nella ricerca - Incentivare i corsi universitari per le professioni STEM - Maggiore sostegno agli studenti meritevoli e incapienti - Riconoscere la libertà di scelta educativa delle famiglie attraverso il buono scuola - Favorire il rientro degli italiani altamente specializzati attualmente all’estero
15. Giovani, sport e sociale
Valutazione dell’impatto generazionale delle leggi e dei provvedimenti a tutela delle future generazioni - Sostegno allo sport quale strumento di crescita e integrazione sociale e promozione di stili di vita sani - Potenziamento degli strumenti di finanziamento per esperienze formative e lavorative all’estero per giovani diplomati e laureati, finalizzate al reimpiego sul territorio nazionale delle competenze acquisite - Supporto e valorizzazione degli enti del Terzo settore e delle associazioni sportive dilettantistiche, nell’ottica del principio di sussidiarietà - Reintroduzione e rafforzamento del sistema del prestito d’onore per studenti universitari - Programma di investimento e potenziamento dell’impiantistica sportiva, anche scolastica e universitaria - Introduzione di borse di studio universitarie per meriti sportivi - Promozione e rilancio dell’artigianato e dell’impresa come prospettiva lavorativa per le nuove generazioni- Supporto all’imprenditoria giovanile, incentivi alla creazione di start up tecnologiche e a valenza sociale
Accordo Calenda-Renzi: Terzo polo compila liste
Alla fine l’atteso sì tra Matteo Renzi e Carlo Calenda è arrivato. "Abbiamo deciso di provarci", ha annunciato il leader di Iv su Facebook. "Nasce un’alternativa seria e pragmatica", gli ha fatto eco l’ex ministro dello Sviluppo su Twitter. Il ’pacchetto’ era stato già definito negli ultimi giorni dagli sherpa dei due partiti, ma mancavano da limare solo alcuni dettagli. Il ’cuore’ dell’intesa prevede la leadership a Calenda, la lista unica, una presenza "paritaria" di candidati di Iv e Azione e il simbolo con il nome di Calenda in evidenza.
Quest’ultimo particolare, tra l’altro, ha reso un po’ più complessa la chiusura dell’intesa, quando lo stesso Renzi si è trovato a dover fare i conti con il nervosismo dei ’suoi’ per lo spazio ceduto all’alleato. Tanto che, per chiarire il concetto che "la politica è generosità", l’ex premier ad accordo chiuso ha pubblicato un post su Instragam con un vecchio video di una partita di calcio in cui lui stesso (maglia numero 10 della nazionale dei parlamentari) serve a Luca Lotti un assist per andare in gol.
"Ci sono dei momenti in cui le ambizioni personali lasciano il passo ai sogni collettivi. Servono gli assist per fare i gol", ha poi scritto su Fb. Tra i dettagli dell’accordo ("che verrano diffusi un po’ per volta", come ha spiegato Calenda) c’è lo spazio lasciato nel simbolo a Renew Europe (presente all’Europarlamento grazie all’impegno di Sandro Gozi) ma non alla Lista civica di Federico Pizzarotti: "Dovete chiedere a Renzi", ha liquidato la questione Calenda.
E poi, in Parlamento il Terzo polo avrà un gruppo unico. In tv, lo spazio maggiore sarà concesso a Calenda come "leader della campagna elettorale", rispetto a Renzi. Definita la cornice, anche il Terzo polo può entrare nel vivo in vista del voto del 25 settembre. Cioè, la compilazione delle liste. "Io sarò in campo (e in qualche circoscrizione al Senato) per dare una mano e farlo vincere", ha subito chiarito Renzi confermando l’intenzione di candidarsi in più collegi.
La questione candidature è già sul tavolo dei big dei due partiti (Matteo Richetti e Andrea Mazziotti da una parte e Ettore Rosato e Maria Elena Boschi dall’altra, tra gli altri). Ma sui territori i rappresentanti di Iv e Azione e si stanno già confrontando da giorni. La Toscana, feudo renziano, occupa gran parte delle discussioni. Per Iv sono pronti da giorni la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi (in un listino), Stefano Scaramelli a Siena, Gabriele Toccafondi a Firenze, Alessandro Cosimi a Livorno.
Qui la sopresa potrebbe essere il fatto che alcuni big di Iv, come la Boschi e Francesco Bonifazi, potrebbero cedere spazi per candidarsi in un listino in un’altra regione. Per Azione scalpitano Barbara Masini e Marco Remaschi. Altra regione, altre questioni. In Campania Azione punta forte su Mara Carfagna, che dovrebbe guidare la lista in uno o più collegi proporzionali alla Camera. Per i calendiani dovrebbero trovare spazio anche alcuni nomi vicini alle posizioni della ministra del Sud, come Paolo Russo e Gigi Casciello. Dentro Azione aspirerebbe ad un ’upgrade’ il segretario regionale Giuseppe Sommese.
Ma in Campania Iv vanta molti uscenti, nomi di primo piano come quello di Gennaro Migliore, per cui la candidatura parrebbe scontata. Tra le altre, ci sarebbe anche l’ipotesi di una corsa di Rosato in più collegi. Restando ai ’pesi massimi’ del Terzo polo, Maria Stella Gelmini dovrebbe misurarsi in un plurinominale a Milano mentre l’altra ministra (di Iv) Elena Bonetti non avrebbe difficoltà a trovare spazio.
Tra la curiosità, in Sardegna il Terzo polo potrebbe dare un tetto agli ex M5s Maria Evangelista e Nardo Marino, mentre in Veneto (dove Iv vanta alcuni uscenti di peso come Daniela Sbrollini e Sara Moretto), in quota Calenda potrebbero correre l’imprenditore Alberto Baban e il sociologo e docente universitario Stefano Allevi.
Letta: "Scuola priorità, investire 10 miliardi in 5 anni"
"Stiamo definendo gli ultimi dettagli del nostro programma per le elezioni del 25 settembre. Per noi davanti a tutto, trasversalmente, ci sarà la scuola, con il piano ’Conoscere è potere’, con cui vogliamo investire 10 miliardi di euro in 5 anni. Quando si parla di ’democrazia a rischio’ ci si concentra solo sulle riforme istituzionali o sui regolamenti parlamentari. Sono interventi utili e necessari, ci mancherebbe. Ma la riforma prioritaria, una cura per l’Italia, oggi è la scuola". Lo scrive su Facebook il segretario del Pd Enrico Letta.
"Il Pd e il centrosinistra hanno fatto diversi sbagli, compresa una riforma sciatta e non condivisa con la comunità scolastica. Io da presidente del Consiglio avevo preso l’impegno di non tagliare di un euro la spesa in istruzione. E l’ho fatto", scrive ancora il leader dem parlando del programma elettorale.
"Guardando al 2027 non ci accontenteremo di non tagliare, ma dovremo investire. Il piano Conoscere È potere prevede molti interventi", aggiunge Letta. Tra gli 8 punti elencati, ci sono "Aumentare gli stipendi degli insegnanti. Dobbiamo restituirgli la dignità e il ruolo che meritano, non dimentichiamo di come hanno affrontato la DAD senza strumenti adeguati per via del divario digitale. Garantiremo la formazione continua e riporteremo, in cinque anni, gli stipendi in linea con la media europea. Costerà tra i 6 e gli 8 miliardi, da finanziare a partire dai 75 miliardi della programmazione europea 2021-2027, da considerare al netto dei fondi già previsti nel Pnrr".
Poi "La scuola dell’infanzia obbligatoria e gratuita. Oggi in Italia 1 bambino su 10 non frequenta la scuola dell’infanzia, iniziamo a lasciarli indietro prima ancora di insegnargli a leggere e scrivere, creando le prime odiose diseguaglianze nell’accesso a un sistema educativo idoneo e ad un’alimentazione sana. La scuola, invece, deve accompagnare tutti i genitori, le bambine e i bambini, dai primissimi anni di vita". E anche, al punto 7, le mense gratuite, "Garantiremo l’accesso universale e gratuito di bambine e bambini alle mense scolastiche".

Quanto all’altro ’big’ non candidato, per sua scelta, Alessandro Di Battista "me lo aspettavo - afferma - perché ci siamo parlati alcune volte nei giorni scorsi, abbiamo parlato della linea politica del Movimento e abbiamo registrato qualche divergenza. Forse questa è la ragione principale che ha portato poi a questa decisione di Alessandro". Di Battista, ha proseguito Conte, "è una persona che ha avuto un ruolo importante nella storia del Movimento, lui ha detto una cosa che a me piace molto: voglio comunque fare politica e creare un’associazione. Io sono convinto che la politica sia dappertutto". Quanto alle parole dell’ex deputato pentastellato su Beppe Grillo definito un padre-padrone, Conte non afferma: "Non entro nel loro rapporto personale, mi sembrano assolutamente parole ingenerose nei confronti di Grillo. E’ una sua opinione. Con Grillo ci sentiamo quasi tutti i giorni. Siamo tutti e due concentrati per rilanciare l’azione del Movimento". Sul palco insieme in campagna elettorale? "Sicuramente organizzeremo qualcosa. Ogni movimento attraversa delle varie fasi, questa è una fase nuova in cui però Grillo rimane assolutamente indispensabile", assicura l’ex premier.
Secondo Conte "il M5S può essere una sopresa perché - afferma - c’è un forte astensionismo. I cittadini devono capire che se non si schierano e rimangono a casa per coltivare un disimpegno, lasceranno che in Italia non cambi nulla. Devono andare a votare. Quando l’astensionismo si ridurrà, sono convinto che cresceremo. Siamo l’unica forza politica che può vantarsi di aver realizzato almeno l’80% del programma elettorale presentato nel 2018", rivendica Conte.
"Quando il governo Conte 2 è caduto c’era la fila all’ambasciata americana di politici italiani che andavano e venivano. Tutti andavano lì a raccomandarsi. Io garantisco a Washington e a tutti gli alleati dell’alleanza euro-atlantica la massima lealtà. Però loro mi conoscono e conoscono il M5S: noi difendiamo gli interessi nazionali in modo serio, concreto e diamo un contributo costruttivo per leggere con attenzione e interpretare il quadro geopolitico".
E sull’accordo Calenda-Renzi ironizza: "Qual è il balletto di oggi? Mi sono distratto anch’io, non ci capisco più nulla... Mi verrebbe da commentare con il titolo di quel famoso film ’Una poltrona per due’. Girano dei video in cui, qualche giorno fa, Calenda dichiarava che gli faceva orrore far politica con chi ha cercato di sponsorizzare il rinascimento saudita, oggi invece li vediamo affianco. Vediamo quanto durerà e se riusciranno ad andare d’accordo almeno in campagna elettorale", attacca il leader M5S.
Quanto a un suo possibile riavvicinamento al Pd "non vedo la prospettiva, in questo momento, di una alleanza dopo il voto - afferma - vedo la prospettiva di un progetto del M5S che sollecita i cittadini, anche quelli astensionisti, ad andare a votare, e vedo degli obiettivi", insiste.
Che effetto fa vedere la foto di Di Maio nella sede del Pd? "Ha uno sguardo un po’ furtivo... Mi fa un certo effetto, però non voglio parlare di Di Maio. Ho detto quello che pensavo, lasciamogli la possibilità di inseguire le sue ambizioni politiche".
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