NUXIS

I borghi più belli d’Italia

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Il comune di Nuxis (Prov. di Carbonia Iglesias) la cui economia si basa prevalentemente sull’agricoltura e sull’allevamento, si trova nella parte sud-occidentale della Sardegna e comprende la frazione di Acquacadda.

cms_27195/0.jpgRacchiuso da due corsi d’acqua Nuxis possiede due miniere molto importanti, monte Tamare e "Truba niedda", dalle quali si estraggono minerali preziosi.

Il nome di Nuxis deriva probabilmente dalla presenza nella località di alberi di noce particolarmenti diffusi nella località.

Nel corso del tempo il nome del Paese ha subito numerose trasformazioni; intorno all’anno 1000 il nome del paese era Nugis o Nughes ma a seguito della dominazione aragonese prese il nome attuale, Nuxis, intorno al 1300.

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Il territorio possiede un ricco patrimonio archeologico e sono presenti testimonianze della presenza dell’uomo fin dalla Preistoria. Di notevole importanza è la necropoli nella grotta di S’acqua cadda, risalente alla civiltà prenuragica di monte Claro.

Altra testimonianza dell’età nuragica è il pozzo sacro, edificato attorno all’XI secolo a.C. e i nuraghi sparsi nell’agro. In località "Is pillonis" e in quella "pranedda", sono state individuate diverse Domus de Janas.

Nell’Alto Medioevo una notevole influenza da parte dei monaci benedettini fu esercitata sulla cultura di Nuxis.

Dopo la cacciata dei pisani da Cagliari, gli Aragonesi abbandonarono queste località facilitando le continue scorrerie da parte dei predoni nordafricani. Nuxis restò spopolato dal 1397 e divenne un feudo concesso a Giacomo Aragall quando in Spagna si unificarono i regni di Aragona e Castiglia.

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Nel 1492 il feudo di Nuxis passò al visconte Gessa di Iglesias e sino al ’700 la popolazione locale continuò ad affrontare, oltre alle consuete scorrerie dei pirati, anche le pretese dei nuovi feudatari.

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Agli inizi del ’700, sotto i primi vicerè del regno di Sardegna, si notò un discreto ripopolamento delle campagne preludio, nel XVIII secolo, al fatto che Nuxis diventò uno dei piu’ importanti centri del Sulcis.

Nascono i primi "Is furriadroxius" e "Is cussorgias", necessari per difendersi dalle scorrerie e per riuscire a soddisfare le richieste dei feudatari della diocesi di Iglesias. Nel 1839, ci fu l’abolizione dei feudi che furono riscattati da parte delle comunità locali e dei comuni.

Nella seconda metà dell’Ottocento il paese passò sotto il comune di Santadi per tornare Comune autonomo nel 1957.

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Per quanto concerne le tradizioni Nuxis vi è grande interesse per l’artigianato grazie a persone ancora capaci di tessere, tingere filati, intrecciare cestini, fabbricare coltelli o strumenti musicali utilizzando antichi attrezzi da lavoro.

Diana Filippi

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