VACCINO COVID, UE VERSO BOOSTER OMICRON 1

In Italia ulteriori 23.438 contagi e altri 84 morti - I dati dalle Regioni - Covid Italia, Gimbe: "759 morti in 7 giorni, dati ancora alti"

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Vaccino Covid, Ue verso booster Omicron 1

cms_27287/BOOSTER_OMICRON_1.jpgC’è attesa in Ue per l’approvazione dei primi vaccini anti-Covid aggiornati a Omicron che dovrebbe arrivare l’1 settembre, data in cui l’agenzia europea del farmaco Ema ha annunciato che si terrà la riunione straordinaria del Comitato per i medicinali a uso umano Chmp, per valutare le domande di Pfizer e Moderna. I vaccini che potranno essere autorizzati in quella data sono vaccini bivalenti che includono il ceppo originario del virus, quello di Wuhan, e Omicron 1, la prima versione (oggi soppiantata) della variante di Sars-CoV-2 dominante. La stessa tipologia è già stata approvata in Uk, primo Paese al mondo a dare l’ok a uno dei nuovi booster, quello di Moderna. E c’è dibattito sulle scelte che dovrebbero fare gli enti regolatori in questo contesto: puntare sui vaccini con Omicron 1, che sono più avanti nel percorso regolatorio, oppure sui vaccini adattati a Omicron BA.4-5, quindi mirati alla versione di Sars-CoV-2 attualmente più diffusa, anch’essi in corsa?

L’Ema approverà intanto i booster con Omicron 1 ma, a quanto si apprende, anche in Ue si dovrebbe passare subito dopo a valutare anche il vaccino Pfizer che include Omicron 5. Anche questo è un bivalente che mantiene quindi nella composizione il ceppo di Wuhan. E sembra che l’obiettivo a cui si aspira sia riuscire ad avere il via libera anche per questi booster durante il mese di settembre, in modo da essere nei tempi per le campagne vaccinali d’autunno-inverno. Va capita, però, la fattibilità di questa deadline.

In ogni caso, come emerso da un’analisi esplorativa citata dall’ente regolatorio britannico (Mhra), i vaccini bivalenti contenenti Omicron 1 sembrerebbero generare una buona risposta immunitaria contro tutte le sottovarianti Omicron, inclusa Omicron 5, e coprirebbero dunque meglio dei prodotti scudo attualmente disponibili in termini di risposta anticorpale.

Se questo è l’orientamento europeo, come si stanno muovendo invece gli Usa? Anche Oltreoceano le richieste di autorizzazione ai booster aggiornati sono arrivate sul tavolo dell’ente regolatorio Fda. A presentarle nei giorni scorsi sia Pfizer che Moderna, ma per vaccini bivalenti mirati a Omicron BA.4-5. L’intenzione della Fda è quella di approvarli quanto prima, senza aspettare dati clinici specifici. Un’opzione che "potrebbe essere presa in considerazione anche in Ue", spiegano fonti, "ma solo dopo attenta analisi di tutti i dati clinici generati con diversi vaccini che includono diverse varianti come Beta e Delta".

Anche negli Usa sul tema c’è confronto fra gli esperti. Le aziende hanno presentato dati preclinici, e alcuni hanno obiettato che i dati sugli animali sono troppo preliminari e che le autorità regolatorie dovrebbero attendere i risultati degli studi clinici sull’uomo. Ma lo stesso immunologo Anthony Fauci, il super esperto che ha ispirato la risposta Usa alla pandemia, ha affermato che l’utilizzo dei dati sugli animali "non è niente di diverso da come facciamo sempre" per l’aggiornamento del vaccino antinfluenzale ogni anno, come riporta online il ’New York Times’. Anche Peter Marks, direttore del Center for biologics evaluation and research della Fda, ha evidenziato che fra le prove che si prenderanno in considerazione c’è pure l’ampia mole di dati sui vaccini esistenti e una serie di precedenti studi sull’uomo con formulazioni specifiche di vaccini per varianti.

Sia Moderna che Pfizer hanno al momento presentato dati clinici da studi sull’uomo sui vaccini adattati a Omicron 1. E Moderna ha spiegato di aver iniziato la sperimentazione umana sul nuovo vaccino Omicron 4-5 questo mese, mentre Pfizer ha annunciato che uno studio clinico, che esaminerà la sicurezza, la tollerabilità e l’immunogenicità del vaccino bivalente Omicron BA.4/BA.5 negli over 12, dovrebbe partire sempre questo mese. Secondo i media Usa, i dati iniziali di tali studi sono attesi entro la fine dell’anno.

La Fda, segnala ancora il ’New York Times’, deciderà se autorizzare le dosi aggiornate senza chiedere una raccomandazione al suo gruppo consultivo esterno di esperti, passo che di solito compie prima di rendere disponibili nuovi vaccini. Marks ha argomentato la decisione affermando che una riunione di fine giugno del comitato in questione sulla necessità di rivedere i vaccini aveva fornito alle autorità regolatorie "tutto ciò di cui avevamo bisogno", votando a favore di un aggiornamento dei vaccini finalizzato a farli agire meglio contro Omicron, ma senza prendere in considerazione formulazioni specifiche.

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cms_27287/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 23.438 contagi e altri 84 morti

Sono 23.438 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 84 morti. Sono 154.143 i tamponi, tra molecolari e antigenici, processati nelle ultime 24 ore (174.227 precedenti) che fanno rilevare un tasso di positività al 15,2% (14,6% precedente) . In calo i ricoveri con sintomi per un totale di 6.004 (-166) e le terapie intensive per un totale di 234 (-5).

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I dati dalle Regioni

(Bollettino Covid - 25 Agosto 2022)

LAZIO

Sono 1.699 i nuovi contagi da covid nel Lazio secondo il bollettino di oggi, 25 agosto. Si registrano inoltre altri 4 morti. I nuovi casi a Roma sono 768. "Oggi nel Lazio, su 3.112 tamponi molecolari e 8.955 tamponi antigenici per un totale di 12.067 tamponi, si registrano 1.699 nuovi casi positivi (-125), sono 4 i decessi (+1), 623 i ricoverati (-32), 41 le terapie intensive (+2) e 10.622 i guariti.

Il rapporto tra positivi e tamponi è al 14%", comunica l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Nel dettaglio, questi i numeri delle ultime 24 ore. Asl Roma 1: sono 278 i nuovi casi e 0 i decessi. Asl Roma 2: sono 299 i nuovi casi e 1 decesso. Asl Roma 3: sono 191 i nuovi casi e 1 decesso. Asl Roma 4: sono 112 i nuovi casi e 0 i decessi. Asl Roma 5: sono 139 i nuovi casi e 2 i decessi. Asl Roma 6: sono 143 i nuovi casi e 0 i decessi.

LOMBARDIA

Sono 3.099 i nuovi contagi da coronavirus in Lombardia oggi, 25 agosto 2022, secondo numeri e dati covid del bollettino della regione. I tamponi effettuati sono stati 20.929, per un tasso di positività del 14,8%. I morti sono stati 20, per un totale di 42.154 decessi da inizio pandemia. I ricoveri ordinari negli ospedali lombardi sono 757 (+4) mentre quelli in terapia intensiva 23 (+1).

In provincia di Milano i nuovi positivi sono 837 di cui 294 a Milano città. A Bergamo 297, a Brescia 489, a Como 208, a Cremona 116, a Lecco 97, a Lodi 65, a Mantova 167, a Monza e Brianza 267, a Pavia 168, a Sondrio 66 e a Varese 240.

EMILIA ROMAGNA

Sono 1.721 i nuovi contagi da covid in Emilia Romagna secondo il bollettino di oggi, 25 agosto. Si registrano inoltre altri 9 morti. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, nella regione si sono registrati 1.812.352 casi di positività, 10.242 il totale dei tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 5.502 molecolari e 5.190 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 16,8%. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.791.778 dosi; sul totale sono 3.798.341 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,5%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.951.474.

TOSCANA

Sono 1.025 i nuovi contagi da covid in Toscana secondo il bollettino di oggi, 25 agosto. Si registrano inoltre altri 5 morti. Nella regione sono 1.371.148 i casi di positività al Coronavirus, 231 i nuovi casi confermati con tampone molecolare e 794 da test rapido antigenico. I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 1.278.057 (93,2% dei casi totali).

Oggi sono stati eseguiti 1.145 tamponi molecolari e 6.927 tamponi antigenici rapidi, di questi il 12,7% è risultato positivo. Sono invece 1.654 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 62% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 82.465, -0,2% rispetto a ieri. I ricoverati sono 326 (13 in meno rispetto a ieri), di cui 9 in terapia intensiva (6 in meno). Oggi si registrano 5 nuovi decessi: 2 uomini e 3 donne con un’età media di 86,2 anni. Questi i dati accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

SARDEGNA

Sono 613 i nuovi contagi da covid in Sardegna secondo il bollettino di oggi, 25 agosto. Si registrano inoltre altri 2 morti. ’’In Sardegna si registrano oggi 613 ulteriori casi confermati di positività al Covid (di cui 546 diagnosticati da antigenico). Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 3043 tamponi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 8 ( - 3 ). I pazienti ricoverati in area medica sono 107 ( - 8 ). 13372 sono i casi di isolamento domiciliare ( - 416 ).

Si registrano 2 decessi: un uomo di 88 anni, residente nella provincia di Sassari e un paziente residente nella provincia di Nuoro’’. Lo comunica la Regione Sardegna.

BASILICATA

In Basilicata sono 353 i nuovi casi di Sars Cov-2, su un totale di 1.146 tamponi eseguiti, e non si registra alcun decesso per Covid-19. Sono i dati del bollettino della task force regionale riferito alle ultime 24 ore. Nello stesso report sono state registrate 338 guarigioni. I ricoverati per Covid-19 sono 43 (+5) di cui nessuno in terapia intensiva: 17 nell’ospedale di Potenza; 26 in quello di Matera. Nel complesso gli attuali positivi residenti in Basilicata sono 7.569.

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Covid Italia, Gimbe: "759 morti in 7 giorni, dati ancora alti"

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Si registra una sostanziale stabilità in Italia sul fronte dei morti Covid: 759 negli ultimi 7 giorni (di cui 80 riferiti a periodi precedenti), con una media di 108 al giorno rispetto ai 107 della settimana precedente. E’ il quadro che emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 17-23 agosto.

cms_27287/Nino_Cartabellotta,_presidente_della_Fondazione_Gimbe.jpgIl dato dei morti, commenta il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta, "rimane molto elevato, alimentando il dibattito sui criteri per definire le morti Covid e addirittura la richiesta di una commissione medica di inchiesta sulla mortalità Covid in Italia".

Secondo i dati pubblicati dall’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità, relativi ai decessi di persone con diagnosi di Covid tra il 24 giugno e il 24 luglio 2022, il tasso grezzo di mortalità per 100.000 persone, segnalano da Gimbe, è molto più elevato tra i non vaccinati che tra i vaccinati con tre dosi: 19,1 contro 5,3 per la fascia 60-79 anni e 327,2 contro 48,2 per gli over 80. Tuttavia, a fronte di questa efficacia molto elevata, negli over 60 che hanno completato il ciclo vaccinale con 3 dosi si rileva un progressivo aumento del tasso grezzo di mortalità: in particolare, dopo aver toccato il valore mimino per i deceduti con diagnosi di Covid nel periodo 20 maggio-19 giugno è aumentato in poco più di un mese da 1,5 a 5,3 nella fascia 60-79 anni (+253%) e da 11,8 a 48,2 negli over 80 (+309%).

"L’attuale numero dei decessi - spiega Cartabellotta - in particolare negli over 80 è dunque fortemente condizionato sia dalla circolazione virale sia dal progressivo declino della protezione vaccinale nei confronti della malattia grave dopo 120 giorni dalla terza dose, indipendentemente da altre variabili quali comorbidità, sottoutilizzo farmaci antivirali, problematiche organizzative, criteri per definire il decesso Covid".

Tornano intanto a salire i contagi da Sars-CoV-2 in Italia: +18,7% in 7 giorni, secondo il monitoraggio Gimbe relativo alla settimana 17-23 agosto. Mentre continua il calo delle terapie intensive (-15,1%) e dei ricoveri ordinari (-15,5%) di pazienti Covid. I casi crescono da quasi 150mila a quasi 178mila. In calo dell’11,9% rispettivamente le persone attualmente positive (752mila contro il dato precedente di 854mila), e le persone in isolamento domiciliare (745mila contro 846mila). In entrambi i casi oltre 100mila in meno in 7 giorni. I ricoverati con sintomi sono -1.166 rispetto alla settimana precedente (6.378 contro 7.544) e le terapie intensive scendono di 45 (254 contro 299).

"Dopo 5 settimane di calo - commenta Cartabellotta - il numero dei nuovi casi settimanali torna a crescere. Un’inversione di tendenza dovuta in parte al ’rimbalzo’ conseguente al minor numero di contagi rilevati nel lungo weekend di Ferragosto, in parte al verosimile aumento della circolazione virale". Nella settimana 17-23 agosto si è registrata una media mobile a 7 giorni di oltre 25 mila casi al giorno. In tutte le Regioni, ad eccezione di Emilia-Romagna (-9,1%) e Umbria (-0,4%), si registra un incremento percentuale dei nuovi casi (dal +8,1% della Liguria al +56,4% della Calabria). Rispetto alla settimana precedente, in 95 Province si rileva un incremento dei nuovi casi (dal +1,8% di Catania e Trapani al +79,4% di Catanzaro), nelle restanti 12 Province si rileva una diminuzione (dal -0,1% di Savona al -25% di Forlì-Cesena). L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 6 Province: Crotone (784), Catanzaro (728), Vibo Valentia (652), Pescara (617), Belluno (528) e Teramo (522).

Sul fronte degli ospedali al 23 agosto, evidenzia Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe, il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 9,9% in area medica (dal 4,9% del Piemonte al 24,3% dell’Umbria) e del 2,8% in area critica (dallo 0% della Provincia autonoma di Bolzano e della Valle D’Aosta al 5,6% della Calabria). "Rimangono stabili gli ingressi in terapia intensiva - puntualizza - con una media mobile a 7 giorni di 23 ingressi/die rispetto ai 25 della settimana precedente".

La campagna per la somministrazione della quarta dose di vaccino anti-Covid "sconta un clamoroso ritardo". A osservarlo è ancora il presidente della Fondazione Gimbe.

Secondo quanto disposto dalla Circolare del ministero della Salute dell’11 luglio, si ricorda nel report, la platea di persone candidate a ricevere il secondo richiamo è di oltre 17,1 milioni di persone, di cui più di 1,85 milioni non eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni. Al 24 agosto (aggiornamento ore 06.16) sono state somministrate 2.185.380 quarte dosi, con una media mobile di 9.999 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 11.417 della scorsa settimana (-12,4%), e molto lontane dal target di 100 mila somministrazioni fissato dalle linee di indirizzo dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale. Gimbe segnala che al momento, dunque, risultano scoperti dalla quarta dose 14,3 mln di over 60 e fragili.

In base alla platea ufficiale (che comprende 5,4 mln di 60-69enni, 4,4 mln di 70-79enni, quasi 3,7 mln di over 80, 3,4 mln di pazienti fragili e 88mila ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 27 luglio, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 16,7% con nette differenze regionali: dal 6,4% della Provincia Autonoma di Bolzano al 32,3% del Piemonte. Sostanzialmente ferme le percentuali di chi ha ricevuto almeno una dose di vaccino (88,2% della platea) e di chi ha completato il ciclo vaccinale (86,7% della platea). Restano ancora 6,82 milioni di non vaccinati, di cui 1,31 milioni di guariti protetti solo temporaneamente. E 7,63 milioni di persone non hanno ancora ricevuto la terza dose, di cui 2,56 milioni di guariti che non possono riceverla nell’immediato.

"Se nella campagna elettorale che ha monopolizzato l’informazione pubblica la pandemia ha trovato posto solo per strumentalizzazioni politiche, i dati mostrano che ci affacciamo alla stagione autunno-inverno in una situazione non favorevole". Senza "un adeguato piano di preparazione" per l’autunno-inverno, "il rischio concreto è quello di trovarsi in piena stagione autunnale ad inseguire il virus per l’ennesima volta, compromettendo la salute e la vita delle persone più fragili e ritardando l’assistenza sanitaria per i pazienti con altre patologie", il monito di Cartabellotta.

"Innanzitutto - osserva ancora - la discesa della quinta ondata sembra essersi arrestata e in piena estate la circolazione virale rimane ancora molto elevata rispetto agli anni precedenti: al 23 agosto oltre 750 mila positivi (numero ampiamente sottostimato), un tasso di positività dei tamponi antigenici al 17,4% e una media di oltre 25 mila nuovi casi al giorno. In secondo luogo, la popolazione a rischio di malattia grave è molto numerosa: al 24 agosto, prendendo in considerazione over 60 e fragili, al lordo delle persone guarite temporaneamente protette, si contano 893 mila non vaccinati, 1,91 milioni senza terza dose e 14,3 milioni senza quarta dose la cui campagna di somministrazione sconta un clamoroso ritardo".

Questo lo scenario. Mentre, fa notare Cartabellotta, "non è ancora stato reso pubblico alcun piano di preparazione per la stagione autunno-inverno, fortemente invocato dalla Fondazione Gimbe sulla scia delle raccomandazioni dell’Oms Europa: aumentare le coperture vaccinali (con tre dosi) nella popolazione generale; offrire la quarta dose alle persone a rischio dopo 120 dalla somministrazione della terza; promuovere l’utilizzo delle mascherine al chiuso e sui mezzi pubblici; aerare gli spazi pubblici affollati, quali scuole, uffici, bar e ristoranti, mezzi di trasporto pubblico; applicare rigorosi protocolli terapeutici per le persone a rischio di malattia grave. In assenza di certezze su quando sarà pienamente operativo il nuovo esecutivo, il rischio concreto è quello di trovarsi in piena stagione autunnale ad inseguire il virus per l’ennesima volta, compromettendo la salute e la vita delle persone più fragili e ritardando l’assistenza sanitaria per i pazienti con altre patologie".

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