LA DANZA È PER TUTTI!
Ensemble internazionale oggi presso la cattedrale di Ruvo di Puglia (Bari), per abbattere ogni tipo di barriera
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Spiegare in poche battute cos’è la danza, si rischia di essere retorici senza, alla fine, dare il giusto risalto a una forma artistica esistente, probabilmente, sin dagli albori dell’umanità. “La danza, in misura maggiore delle altre attività artistiche dell’uomo, concede questa sensazione estrema del possibile”, dice Paul Valery. Ed è possibile ai nostri tempi, vedere danzare anche artisti con disabilità.
Grazie a Gerda König, direttrice artistica della compagnia tedesca DIN A 13 Tanzcompany di Colonia, oggi 28 ottobre, presso la cattedra romanica di Santa Maria Assunta (XII sec.) di Ruvo di Puglia, andrà in scena un ensemble di danza di livello internazionale costituita da danzatori con e senza disabilità fisiche. Durante la serata saranno presentate al pubblico le coreografie preparate durante le ore di lavoro collettive, con l’aggiunta di proiezioni video e interventi della coreografa per raccontare la straordinaria esperienza sviluppata negli anni dalla compagnia DIN A 13 a livello internazionale.
Il progetto è coordinato dal Goethe-Institut di Napoli e dalla compagnia Menhir diretta da Giulio De Leo, patrocinato dal Comune di Ruvo di Puglia e realizzato nell’ambito delle iniziative promosse dalla sezione internazionale della NID PLATFORM - New Italian Dance (Ministero della Cultura), con il supporto di iDAS Tanzhouse NRW, Goethe Institut di Napoli, Istituto Italiano di Cultura a Colonia, Teatro Pubblico Pugliese e Associazione Culturale Menhir. Il lavoro svolto in residenza nei giorni scorsi presso la sala “Carrante” dell’istituto scolastico I Circolo Didattico “Giovanni Bovio” di Ruvo di Puglia, prima della rappresentazione in Cattedrale, si basa sullo studio del simbolismo, ambiguità emotiva e dinamiche contradditorie del colore rosso.
Dal 1995, la DIN A 13 tanzcompany e la sua direttrice artistica e coreografa Gerda König, in collaborazione con la coreografa Gitta Roser, arricchiscono il mondo della danza con nuove categorie estetiche che sfidano e mettono continuamente in discussione i consueti modi di vedere la danza contemporanea. ARTE, ACCESSIBILITÀ e NUOVE ESTETICHE sono le fondamenta di questa esperienza artistica. Il progetto si conclude nella scuola Bovio, sabato 29 e domenica 30 ottobre, con un workshop gratuito aperto ad un numero massimo di 20 persone e rivolto a professionisti e amatori, artisti con e senza disabilità, operatori e docenti, per sperimentare, ancora una volta, la partecipazione della collettività a pratiche coreografiche accessibili e in grado di farsi strumento di integrazione.
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