ABITI DA STAMPARE VS BULIMIA FASHION

Fashion alert

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Il mondo del fashion system continua ad interrogarsi sull’impatto della moda sull’ambiente continuando a sfornare idee, più o meno fantasiose, su come rendere il fashion eco friendly. Il fashion system, dopo la promozione del vintage, l’esaltazione della moda circolare, dell’acquisto seasonless e timeless, oggi comincia a pensare ad un futuro su misura, smart e compostabile. In futuro, acquistando una stampante in 3D, si potranno creare a casa propria dei capi perfetti per la nostra body shape, perfetti per il nostro stile e compostabili. Sono molte le aziende che stanno lavorando su materiali e tessuti compostabili che, quando non saranno più indossati, saranno nutrimento per la terra con un impatto pari a zero sull’ambiente. Secondo una recente indagine nel 1980 un americano medio acquistava dodici capi l’anno, nel 2021 è arrivato ad acquistarne sessant’otto capi l’anno con una produzione di circa novanta milioni di rifiuti tessili l’anno. Tonnellate di rifiuti che inquinano non solo l’ambiente, ma anche l’anima dato che molti degli intervistati hanno dichiarato di acquistare capi, prevalentemente a basso costo, con l’unico scopo di postare una foto su Instagram per poi non indossarli più e disfarsene. Sarà l’acquisto di una stampante 3D a porre fine all’acquisto compulsivo? I punti di criticità, a mio parere, di questa versione hi-tech del fashion sono il costo proibitivo della suddetta stampante, le competenze tecniche che ognuno di noi dovrebbe avere, la percezione di falso moralismo del fashion system. Un fashion system che da una parte predica la parsimonia e dall’altra attua una bulimia di collezioni, capsule collection, collaborazioni che incitano all’acquisto.

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Al netto di quello che (forse) auspica per il futuro il fashion system, il cliente medio continua ad amare ed acquistare fast fashion e continua ad essere disposto a fare file chilometriche davanti alle nuove aperture dei suddetti store. E’ quello che è successo a Torino, nel centro commerciale Le Gru, dove Primark, una catena low cost di abbigliamento e complementi d’arredo, ha aperto il suo primo store in Piemonte. Sono state più di tremila persone, che hanno generato una fila chilometrica, a presentarsi, già dalle prime ore del mattino, alle porte dello store per non perdersi l’evento. Con l’inflazione alle stelle, lo scarso potere d’acquisto accompagnati dalla scarsa coscienza ambientale fanno sì che una moda responsabile verso l’ambiente è ancora ben lontana da venire…molto, molto lontana.

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Restando in tema di bulimia fashionista, la maison Balenciaga e il brand sporty Adidas hanno messo in vendita, online e in alcuni store selezionati, una capsule collection presentata alla scorsa fashion week di Parigi. La campagna pubblicitaria ha avuto molti protagonisti vip come la top model Bella Hadid e l’attrice Isabelle Huppert fotografate in un fantomatico ufficio cool di Manhattan che fa apparire l’intera collezione adeguata anche al più formale dei lavori. La collezione, unisex, ha l’oversize come fil rouge e dove i pezzi chiave del mondo sporty acquistano, almeno secondo Balenciaga e Adidas, un mood cool e metropolitano da poter sfoggiare anche al lavoro. Il capo più controverso sono i pantashoes, un capo ibrido, che unisce un pantalone con un paio di scarpe incorporate, provvisto di zip al ginocchio per poterle sfilare. Un capo andato sold out in poche ore anche se il costo di tremila euro non fosse proprio democratico.

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Anche se il fashion system nel post pandemia si era ripromesso di avere un passo più lento, di centellinare le collezioni, i fatti continuano a smentire le parole. La maison Chanel ha presentato a Miami, sulla spiaggia privata dell’hotel Faena, la sua cruise collection 2023 che dallo scorso otto novembre è acquistabile nelle boutique americane e dal prossimo sedici novembre in quelle di tutto il resto del mondo. La location fatta di ombrelloni a righe, sdraio rosse e cabine rievoca splendori d’altri tempi, un gusto retrò per il lusso, un amore per un mondo dello sport più esclusivo come quello dell’automobilismo e del tennis. In omaggio a questi due mondi la palette colori è composta da colori essenziali come il rosso, il bianco, il blu, il nero accompagnata da pattern altrettanto eterni come l’iconico tweed, il quadri, la riga. Nella collezione c’è il tailleur logomania, quello tempestato da paillettes, la jumpsuit da pilota rivisitata in versione chic, la calza nera velata, le perle e l’allure della maison che ha imperversato in Riviera nel primo novecento.

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Se fate parte delle donne che per le loro borse il motto è: “bigger is better”, oppure: “go big or go home” è in arrivo una buona notizia. A contendere lo scettro del fashion trend alle micro bag, quest’inverno, stanno arrivando le big bag dove non si trova mai nulla, ma che dà l’illusione di poter portare con se tutto quello che serve durante la giornata, soprattutto quando non è possibile tornare a casa se non a fine giornata. Il fashion alert lascia ampio spazio alla diversità, che sia a spalla, a mano in versione maxi pochette, a tracolla poco importa, l’importante è che sia maxi anche per outfit serali (anche se il dress code vieta le borse grandi dopo il tramonto). A parte il dress code, la questione più importante è che sia in armonia con la propria body shape, perché una borsa XL può essere un ottimo escamotage per distogliere l’attenzione da una silhouette curvy dove fianchi e gambe passano in secondo piano rispetto alla borsa cattura sguardi. Detto che ognuno di noi può fare quello che vuole con il proprio corpo, qui è la vostra consulente d’immagine che parla, poi sta a voi seguirla o meno.

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Altro fashion alert è la cintura corsetto da indossare sopra una t-shirt o una camicia rigorosamente bianche. Se il corsetto, anch’esso must have di stagione, vi sta stretto o vi sembra troppo, un buon compromesso può essere la cintura corsetto che vi permetterà di seguire il trend, ma essere meno ingabbiate rispetto all’indossare un corsetto. La cintura corsetto è l’alleata perfetta delle body shape clessidra e pera che fanno del punto vita il focal point dei loro outfit.

T. Velvet

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